STAMPA – Marino e CLN accettano la sconfitta

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

«Catania bravo a reagire» (La Gazzetta dello Sport)

“Maran «Dallo 0-1 abbiamo trovato la forza per rimontare e vincere»

“Otto punti. E non sentirne la pressione. Rolando Maran fa finta di nulla e parla del gruppo. Lo esalta, ed a ragione. Lo incoraggia così come ha fatto dopo il gol rocambolesco beccato da Andujar che pure aveva salvato il risultato nel primo tempo. «Questo gruppo ha coraggio, ha voglia di giocare al top, e la partita vinta contro l’Atalanta è la dimostrazione di quel che dico. Gli avversari si chiudevano bene, pronti a ripartire, per gli attaccanti non era facile trovare gli spazi. E se il 2-1 è nato da una triangolazione fra i tre del reparto avanzato, i meriti vanno evidenziati». Il presidente Pulvirenti ha lasciato lo stadio senza parlare ma visibilmente soddisfatto. Così Maran parla di futuro: «Prepariamo Bologna, faremo in modo di farci trovare pronti, lucidi perché abbiamo portato a termine due partite semplici sul piano della corsa, della totale organizzazione del gioco. Insomma, abbiamo vissuto una bella giornata, favoriti anche dall’incitamento del nostro pubblico, decisivo. Anche nei pur brevi momenti di difficoltà. Dopo lo 0-1 abbiamo trovato la forza per rimontare e vincere».

NICOLAS SPOLLI «Il gol in regalo a tutti i catanesi e a mia moglie» (La Sicilia)

“«Ho detto ad Andujar di non preoccuparsi avremmo rimontato subito: così è stato»

“«Sono stati bravissimi tutti quanti i miei compagni, non soltanto chi ha fatto centro»

Dove va il gigante rossazzurro? Corre, non vuole perdere, sull’angolo, il treno della felicità. Salta in alto, colpisce, gioisce. Come cambia il destino d’un giocatore? Prima era a un passo di Andujar, che s’impappina e apre involontariamente la porta a Moralez. Qualche istante di tempo, eccolo esultare e salutare la moglie che, intanto, in tribuna riceve il regalo di compleanno. Un gol, merce rara per i difensori. Non per quelli che saltano su calci d’angolo e piazzati. Avevamo seguìto Nicolas dopo le esultanze atalantine. Era stato il primo a battere le mani, a incoraggiare gli avversari, a parlare, da centrocampo con Andujar, gridandogli qualcosa di positivo. Che cosa, “Nico”? Che cosa ha gridato al suo compagno di reparto? «Ho detto di stare sereno, sentivo che il Catania avrebbe rimediato. Si, il Catania, tutta la squadra». Non è un caso: ha segnato lei. «Poteva farlo chiunque». Lei è stato il primo a ridestarsi dall’incubo. Pochi istanti e «daje» con il pareggio. «Nel primo tempo avevamo creato altre azioni da gol. Meritavamo il successo». Arrivato da un altro connazionale. «Bravi tutti: Barrientos, Gomez, «Pitu », che ha calciato bene quella palla ».

Andujar, dalla paura alla liberazione «Chiedo scusa ai tifosi e ai compagni» (La Sicilia)

“Il portiere rossazzurro, a fine match, ritrova il sorriso grazie alla vittoria

“Perdono. «Ringrazio tutti, per me è stata una liberazione. Avrei potuto compromettere la partita»

“Deja vu alla bergamasca. Guglielmo Stendardo e Thomas Manfredini centrali difensivi, Ciro Polito ed Ezequiel Schelotto in panchina, Stefano Colantuono a dirigere le operazioni a bordo campo. Quasi una serata tra amici. Niente pizza e birra, però. Il primo turno infrasettimanale di campionato è un incrocio tra vecchie conoscenze che non lascia spazio ai tempi andati. L’unico che sembra intenerirsi è Mariano Andujar. Il regalo confezionato in avvio di ripresa dal portiere rossazzurro è di quelli tanto inattesi da poter spiazzare lo stesso destinatario. Non Maxi Moralez. Che accetta di buon grado il dono del connazionale e non perdona. Ci penseranno poi Spolli e Barrientos a cancellare l’episodio permettendo al Massimino e all’estremo difensore etneo di archiviare senza danni l’incidente. A fine gara, il numero uno catanese – che non ama particolarmente i microfoni – si presenta in zona mista per metterci la faccia: «Chiedo scusa a tutti. Volevo ridare la palla a Spolli, ma ho sbagliato a giocarla in quel modo. Ho messo a rischio una partita, per fortuna abbiamo vinto. Voglio ringraziare i compagni e il pubblico per essermi stati vicino. Cercherò di fare in modo che in futuro non accadano più infortuni simili

MARAN «Con la difesa a tre s’è corso di meno sfiorando il 3° gol» (La Sicilia)

“Il momento giusto. «Non era facile trovare la giusta velocità contro un’Atalanta che tira da fuori: abbiamo dato il massimo al momento giusto» Tango argentino. «La triangolazione fra le tre punte è stata determinante e anche bella a vedersi, in occasione del raddoppio»

“«Il pubblico ci ha trascinato ancora una volta alla meritata rimonta bello l’applauso ad Andujar che ha chiesto scusa alla fine del match»

“E qualcuno ancora parla di Montella, con qualche rimpianto? Ok, l’Aeroplanino decollerà fino, un giorno, a raccogliere il testimone da Prandelli per guidare gli azzurri. Magari. Ma oggi, fermiamoci all’attualità, il Catania di Rolando Maran ha gli stessi punti della Fiorentina. Serve a qualcosa ricordarlo? Forse, anche se i paragoni restano antipatici. Maran, per esempio, compie sforzi sovrumani per non commentare la classifica. All’indomani del pari con il Napoli, aveva detto che un successo sui bergamaschi avrebbe consentito al Catania di mettersi comodo. E, dunque, comodo più che mai, su quella seggio la imbottita collocata in salastampa, l’umile lavoratore, il dispensatore di tranquillità, schemi, vittorie serali, giudica il Catania: «Non era semplice affrontare una squadra del valore dell’Atalanta, abile a coprire il campo e a ripartire». Per di più, il gol avversario avrebbe potuto compromettere la partita. «Era difficile trovare la giusta velocità, limitare una squadra, ancora l’Atalanta, che tira da fuori. Abbiamo, invece, dato il massimo nel momento difficile».

Colantuono: «Bella reazione, non posso che fare i miei complimenti al Catania» (La Sicilia)

“Maxi Moralez illude l’Atalanta ma accendere il Catania. Spolli-Barrientos, l’uno-due è perentorio, il sogno nerazzurro di invertire la tendenza negativa al Massimino (con quella di ieri, sono tre le sconfitte subite dai nerazzurri negli ultimi 4 passaggi sul terreno di gioco catanese) sfuma sul più bello. Stefano Colantuono è lesto ad arrivare in sala stampa, c’è un aereo che lo aspetta ma c’è, forse, la voglia di liberarsi di un peso, di chiudere il discorso su una partita dalla quale si attendeva sicuramente qualcosa di più. Non cerca alibi, il suo giudizio è tanto sincero quanto onesto. «La partita è stata equilibratissima, non ho visto, nel primo tempo, una squadra che prevalesse nettamente sull’altra. Certo, la supremazia territoriale è stata del Catania che ha tenuto più palla ma non dovete dimenticare che la migliore occasione da gol è stata dell’Atalanta, con quella conclusione da pochi passi di Troisi». Atalanta in gol in avvio di ripresa, ma, paradossalmente, la squadra nerazzurra s’è fermata lì. «Il Catania ha avuto una bella reazione, io non posso che fare i miei complimenti alla formazione di casa che è stata brava a indirizzare a suo favore la partita. Noi ci abbiamo provato a riprenderci il pari e, nel finale, siamo pure riusciti a procurarci una buona opportunità, peccato che Ferri, bravo a liberarsi sotto rete, sia scivolato al momento della conclusione»

SERGIO GASPARIN «Noi bravi a domare chi è stato capace di sbancare S. Siro» (La Sicilia)

“«L’errore di Andujar ha cambiato la gara lui s’è dimostrato serio chiedendo scusa»

«Mettiamola così – sorride il “direttore” – Però sull’argomento qualcosa mi va di dirla ugualmente. A cominciare dal fatto che Andujar ha dimostrato di essere una persona seria: al termine della partita, quando il responsabile della comunicazione e stampa ha comunicato nello spogliatoio i nomi dei giocatori che avrebbero parlato in mix zone, Andujar si è alzato e ha detto “Ci vado io a parlare”. E’ un gesto che ritengo importante, perché si sbaglia tutti, società per prima, ma non tutti sono in grado di riconoscere i propri errori». «Allo stesso tempo – incalza l’ad – mi piace sottolineare anche il gesto di Almiron, che dopo i gol di Spolli e Barrientos è andato a consolare Andujar ed a ricordargli che le cose si erano aggiustate». Talmente giusto che la classifica è quasi scintillante. «E’ vero, la classifica ci riempie di soddisfazione e ci fa, per il momento, rimanere molto soddisfatti di quello che abbiamo fatto, ma è anche vero che ad oggi è molto parziale e che va vista e rivisitata al termine della stagione. Indubbio che i segnali siano positivi, ma non deve mutare per nessuna delle componenti che fanno parte di questo progetto – società, squadra, staff tecnico, tifoseria e pure rappresentanti degli organi di informazione – l’atteggiamento verso i nostri obiettivi: per noi la salvezza equivale a quello che per una grande squadra è la qualificazione alla Champions league. Ancora di più in un campionato che, per la parte bassa della classifica, è forse il più competitivo degli ultimi anni».

«Peccato, si poteva gestire meglio quel vantaggio» (L’Eco di Bergamo)

“Il dg Marino: «C’è poco da fare, qui alla fine perdi e però non capisci nemmeno perché succede Ma abbiamo giocato una buona partita»

“«E’ stata la solita partita di Catania. Ripeto quello che avevo detto l’anno scorso: vai via, non sai perché ma hai perso». Per Pierpaolo Marino è un film già visto. Il campo di Catania si è confermato uno dei più difficili della serie A. «A Catania ci sta di perdere – ha poi aggiunto il dg nerazzurro – perché qui è sempre dura per chiunque e loro fanno sempre tanti punti in casa. Rispetto all’anno scorso stavolta abbiamo anche giocato meglio, però esci sempre sconfitto. Ma per prestazione e occasioni siamo stati pari al Catania». Il rammarico è per come la squadra non abbia saputo gestire il vantaggio di Moralez dopo un tempo comunque giocato con personalità. «Non siamo stati capaci di tenere il risultato. Probabilmente se non avessimo segnato sarebbe finita 0- 0, invece il nostro gol ha pungolato il Catania che nel giro di una decina di minuti ha ribaltato la partita. Ma si è trattato di gol episodici e noi nel finale siamo andati vicinissimi al pareggio ».

Maran: Reazione convincente Andujar: Chiedo scusa a tutti (Il Corriere dello Sport)

“Il tecnico: «Mi è piaciuto lo spirito di gruppo dopo lo svantaggio, che bravo Barrientos». Il portiere: «Non accadrà mai più»

“Si asciuga il sudore sulla fronte, Maran. Sorride per il pericolo scampato, ma anche perché la classifica, per il suo Catania, comincia a farsi davvero interessante. Quanta sofferenza, però, per lui e per la gente del Massimino. «Tanta, tantissima perché siamo venuti a capo di una partita difficile in partenza e che si era complicata strada facendo. Per fortuna siamo riusciti a reagire e lo spirito di gruppo ha fatto sì che ne sia venuta una vittoria sofferta» . Cosa ha pensato dopo la papera di Andujar? «Niente di quel che voi immaginate. Ho solo pensato a cosa bisognava fare per provare a rimettere le cose per il verso giusto». Tante occasioni da gol nel primo tempo, poi nel secondo sotto allimprovviso. Queste partite, in genere, si perdono. «Cera ancora un tempo a disposizione era più giusto pensare a trovare il rimedio a quellerrore. Che, fra laltro, fosse stato commesso da un difensore nessuno ci avrebbe fatto caso. Ma quando sbaglia il portiere lerrore diventa macroscopico»

 


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