STAMPA- Mazzata a Varese e Brescia

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Un’altra mazzata sul Brescia «Ma crediamo nella salvezza» (La Gazzetta dello Sport)

“Q uando tocchi il fondo, puoi sempre scavare. Al Brescia e al Varese mancava giusto una mazzata in classifica sotto forma di penalizzazione: ¬6 per i biancoazzurri, ancora ¬1 per i biancorossi. È derby a chi sta peggio, tra le lombarde di B. Un duello con vista sulla Lega Pro. TUTTO PREVISTO In realtà la decisione affrontata ieri in udienza dal Tribunale federale nazionale era nell’aria dall’estate, per il club biancazzurro. Il minimo sindacale, questo ¬6, per una società che ha danzato sull’orlo del baratro per mesi, sospesa fra tracollo e fallimento. Alla fine l’operazione salvataggio è stata compiuta da Profida, con il supporto di Marco Bonometti e di Ubi Banca. La penalità per le inadempienze dell’ultima fase dell’era Corioni, il ¬6 arrivato ieri, era un male necessario da assorbire in questa missione per il rilancio. Che a livello societario è già avvenuto: stipendi e contributi in regola, prospettive incoraggianti per il futuro. Il problema è il campo. Si tratta di rimontare per non retrocedere. Di vincere domani a Crotone per sperare ancora nella salvezza, a 11 turni dalla fine della stagione regolare. Alessandro Calori, priUn’altra mazzata sul Brescia «Ma crediamo nella salvezza» 1Dopo la penalizzazione di 6 punti i biancoazzurri diventano ultimi con il Varese (altro -1) Il tecnico Calori: «Dobbiamo risalire, diamoci da fare». Il capitano Zambelli: «Non è finita» La preoccupazione di Andrea Caracciolo e Daniele Corvia FOTOGRAMMA ma di partire in treno per la Calabria ieri sera, ha voluto incontrare la stampa allo stadio Rigamonti insieme a Marco Zambelli e Andrea Caracciolo: «Il capitano e il giocatore più rappresentativo, li ho voluti con me per far capire che sappiamo cosa dobbiamo fare. Con la penalizzazione ci togliamo di dosso un fantasma che aleggiava da tempo. Dobbiamo cercare dentro di noi la strada che ci possa condurre fuori da tutto questo. Ho vissuto questa maglia anche da giocatore, ricordo una salvezza in serie A nel 2002 alla fine di un’annata in cui successe di tutto, morì anche il nostro compagno Vittorio Mero. Una tragedia vera. Adesso si tratta solo di far andare le cose bene sul campo. Abbiamo toccato il fondo, diamoci da fare per risalire».

Brescia stangato: -6 Ultimo con il Varese «Sistema ingiusto» (La Gazzetta dello Sport)

“L’a.d. Sagramola: «Paghiamo colpe non nostre» Il Tribunale dispone un altro -1 per i biancorossi

“L a batosta era nell’aria, magari non proprio di questa entità. Sei punti di penalizzazione, che sprofondano il Brescia in coda alla classifica a 27, a braccetto col Varese decurtato di un punto, sono una montagna forse troppo alta da scalare. Pure per una buona squadra, che da qualche mese ha ritrovato solidità (economica) e serenità (in campo). Certamente, la decisione del Tribunale federale nazionale viene vissuta come una profonda ingiustizia da chi, a febbraio, ha pagato gli arretrati e rimesso la società in carreggiata. «Il sistema è sbagliato e ingiusto — denuncia Rinaldo Sagramola, amministratore delegato del nuovo corso — Paghiamo ora per responsabilità dello scorso anno. Possibile che non si riesca ad avere sentenze in tempi un po’ più reali? Per esempio, ricevere dei solleciti nel corso della stagione e venire penalizzati se non si è sanato tutto a fine campionato? La nostra situazione si fa dura a questo punto, ma ci rimboccheremo le maniche e proveremo a salvarci», giura Sagramola. Undici giornate a disposizione per colmare il gap di 5 punti dalla quart’ultima (Crotone e Catania sono a quota 32) e sperare almeno di acciuffare il playout: difficile, ma non impossibile. I PROCEDIMENTI La squadra ha saputo della pesante penalizzazione mentre raggiungeva in treno Napoli, dove ha trascorso la notte e da dove stamattina partirà per Crotone. La scelta di non viaggiare in aereo, per qualche malizioso una necessità economica, in realtà è figlia del timore di restare incagliati in qualche sciopero. Il morale della squadra, del resto, è già ampiamente sotto i tacchetti. Al -6 il Tribunale è arrivato mettendo insieme due distinti procedimenti: per il primo, che conteneva il deferimento di Corioni (sei mesi di inibizione) relativo ai mancanti pagamenti di stipendi e contributi fino all’aprile 2014, il Tribunale ha disposto la penalizzazione di 3 punti e un’ammenda di 3.000 euro; per il secondo, che pendeva sulla testa del commercialista Luigi Ragazzoni (cinque mesi di inibizione), relativo agli stipendi di settembre e ottobre e ai contributi da luglio a ottobre 2014, disposti altri 3 punti di penalità