STAMPA – Montella contento, riecco Pizarro

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Larrondo: «Svolta Firenze, imparo da Toni» (La Gazzetta dello Sport)

“Oggi arriva in città l’uruguaiano Vecino ma il tesseramento slitta forse a giugno Wolski, pista calda

“L’ATTACCANTE EX SIENA PRONTO A GIOCARE NELLA FIORENTINA DOPO AVERE SCONTATO LA SQUALIFICA PER LE SCOMMESSE

“La Viola ieri non si è allenata, lui sì. Deve accelerare e recuperare la giusta condizione. Domani si unirà al gruppo, contro il Catania verrà convocato. «Voglio diventare il calciatore che non sono stato a Siena. Con un po’ di continuità e fiducia, farò bene». Tifoso del River Plate, squadra nella quale ha giocato prima di arrivare in Italia, ha trovato un folto gruppo di sudamericani. «Tutti bravi ragazzi, sono contento». Quello che adesso è gioia, poche settimane fa era incubo. Visto che ha scontato 3 mesi e 20 giorni di squalifica (patteggiando l’omessa denuncia) per il calcioscommesse. «È stato un periodo difficilissimo, nel quale sono maturato. Ringrazio tutte le persone che mi sono state accanto, compresi i miei ex compagni a Siena: anche perché non avevo fatto niente di male. Perché ho patteggiato? Per tornare prima a giocare». Per un uruguaiano appena partito,Olivera andato al Genoa, un altro che arriva.

«A FIRENZE PER IMPORMI» (Il Corriere dello Sport)

Larrondo spiega: «E’ una chance da non sprecare»

“E’ il classico centravanti argentino, cresciuto nel mito di Gabriel Omar Batistuta. «Il mio passaggio è stato rallentato dal fatto che le due società non trovavano l’accordo, già dalla prossima gara sarò a disposizione». Non c’è scaramanzia dietro la scelta della maglia numero 18 – « era libera, speriamo mi porti fortuna» – ma assoluto divertimento nell’aver arricchito la colonia argentina di questa squadra (Larrondo è il 23° argentino della storia viola): « Io sono tifoso del River – ha detto ridendo – ma ho subito legato con Roncaglia tifoso del Boca, e Gonzalo del San Lorenzo. Mi sono sentito subito a casa. L’aggressione denunciata dal presidente del Siena Mezzaroma? Ho parlato con i miei ex compagni, faranno di tutto per conquistare la salvezza».

Pizarro, un ritorno fondamentale (Il Corriere dello Sport)

Rientrerà a Catania, Montella lo attende per ridare brillantezza al gioco della Fiorentina

“Stavolta potrebbe essere davvero la volta buona di rivedere il “Pek” in campo, perché è sotto gli occhi di tutti la resa inferiore nel gioco e nella qualità del gioco stesso da parte della Fiorentina senza il suo punto di riferimento a dettare i tempi. Adesso l’ottimismo prevale davvero e i giorni che rimangono alla gara del Massimino saranno sufficienti per trasformarlo in fatti concreti, cioè nel recupero a tutti gli effetti. Pizarro, appunto, anche ieri ha aggiunto qualche altra certezza perché le cure specifiche e una uova seduta mirata gli stanno ormai permettendo di eliminare il dolore alla caviglia nei cambi di direzione, dolore che è stato la causa del rinvio del rientro: ci si aspettava che fosse contro il Napoli, è stato spostato al Catania.

Domenica Montella al «Cibali» schiera Larrondo (La Sicilia)

“Sotto esame continua a essere Emiliano Viviano, sostenuto dai tifosi viola come dimostrano i cori e gli striscioni di ieri, ma da 7 gare in panchina a conferma che Montella ha ormai scelto il brasiliano Neto. Su Viviano c’è da tempo il pressing del Bologna mentre tra i nomi di possibili sostituti circolano quelli di Ujkani e Rosati. Intanto, per cercare di avere più alternative in un attacco che ultimamente sta facendo fatica, Montella domenica a Catania potrà contare su Larrondo presentato ieri al Franchi dal club manager Guerini: «Ho fame di rivincita, voglio diventare quel giocatore che a Siena, dove ho avute poche occasioni, non ho mai dimostrato di essere. La Fiorentina rappresenta un grande sogno, un’opportunità da sfruttare. In bianconero sono stato 4 anni, sono maturato ma qualcosa non ha funzionato. Ora dipende tutto da me. Un gol alla Juve di Conte mio allenatore a Siena? Sarebbe bello ma voglio segnare a chiunque, compresa la mia ex squadra»

Pizarro pronto a Catania può giocare (Repubblica – FI)

“UNA doppia giornata di riposo. La settimana di lavoro della Fiorentina riprenderà domani (con una doppia seduta) anche se già ieri sono arrivate indicazioni importanti. Al centro sportivo infatti si sono visti quei giocatori che nelle ultime settimane han dovuto fare i conti con problemi fisici di varia natura. C’erano, soprattutto, Larrondo e Pizarro. Il Pek viaggia spedito verso il recupero. Il dolore alla caviglia è quasi sparito, e domenica non ha giocato per evitare pericolose complicazioni. A Catania però, sarà quasi sicuramente al suo posto. Restano da valutare le posizioni di Cassani e Mati Fernandez rimasti addirittura fuori dai convocati per la gara col Napoli.

L’attacco che non punge e quegli osservatori in tribuna (Repubblica – FI)

Tutti ad aspettare Jo-Jo, anche all’estero

“È STEVAN, ma sembra una versione lievemente aggiornata di Adem. Lui prende la palla e la porta a spasso come si fa col cane. Tocchi, tocchetti, ricerca disperata di spazi impossibili. Un po’ frustrato, un po’ stordito e parecchio solo. E adesso tutti si chiedono, affidandosi alle definizioni del calcio parlato e modaiolo: ma Jovetic sarà davvero un top player? Domanda un po’ cattiva, per un ragazzo che a calcio sa giocare eccome. Certo che però pure lui da settimane la porta non la vede nemmeno con immensi sforzi di immaginazione. Neanche gli altri attaccanti, vero. Ma lui è Jo Jo, mica uno dei tanti. Lui era quello che la Juve ci metteva 25 milioni, quello che il City voleva a tutti i costi. Stritolato da un’estate di pensieri, Jovetic ne è uscito fuori con la solita chiacchierata con Adv, proprio come aveva fatto Toni, quello con la scarpa d’oro. Ancora un anno e poi si vedrà. Intanto ti facciamo la squadra. Promessa mantenuta, anche se adesso là davanti il ragazzo non sembra più lui. Tiri impossibili, uno-due che sono uno e mezzo, rarissimi lampi di calcio felice in un cielo colorato di grigio.


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