STAMPA- Moriero: «Pulvirenti e il 3-5-2…»

Fonte: CalcioCatania.it
Redazione

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“Checco Moriero arrivò a Catania proprio un anno fa, i primi di marzo. «Mancavano dieci partite alla fine. È stata un’esperienza stupenda. C’era una situazione particolare con la squadra che faceva fatica a salvarsi. Ce la facemmo evitando i play out. C’è una grande voglia di grande calcio e si fa fatica a vivere la Lega Pro, proprio come qui a Lecce». Il colpo di scena del Catania con le clamorose dimissioni di Petrone dopo solo tre partite, l’incarico passato a Pulvirenti, allenatore della Berretti, che guiderà la prima squadra a Lecce, è una sorpresa per Moriero. «Bisogna starci dentro per capire i motivi profondi per i quali l’allenatore arrivato dopo Rigoli va subito via. Pulvirenti lo conosco bene, l’ho seguito l’anno scorso nella Berretti, che faceva sempre giocare con il 3-5-2. Ha fatto bene. Certo, allenare la prima squadra è diverso che lavorare con i ragazzi. La squadra comunque è forte, completa, magari manca di concentrazione. Ha giocatori di grande valore: Marchese, Russotto, Di Grazia, Di Cecco, Pisseri che è forse il miglior portiere del girone, Mazzarani. Bergamelli l’ho avuto l’anno scorso, è uno dei difensori più forti in assoluto. C’erano con me anche Russotto e Parisi, uno che spinge molto sulla fascia, ho visto un Catania garibaldino contro il Messina, adesso conta anche su un bomber come Pozzebon ».

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“Coincidenza: «Subentrai a dieci turni dalla fine, come è accaduto oggi a Pulvirenti. Lavorai subito sulla testa dei calciatori. La salvezza della stagione scorsa fu un’impresa, adesso Russotto e compagni devono lottare per ben altri traguardi […] conosco bene Giovanni Pulvirenti, mi piace come lavora, ha fatto sempre grandi cose coi giovani, sono contento per lui. Ed è giusto dare fiducia a una persona che ha lavorato sempre al top e conosce ambiente e giocatori. Sa come comunicare in una grande piazza. Con al fianco il direttore Lo Monaco avrà più tranquillità».