STAMPA – Nessuna rivoluzione a Catania

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Catania 2013-14, nessuna rivoluzione tattica Freire regista, Tatchsidis custode della difesa (La Sicilia 07.07.2013)

Oltre che con il tridente offensivo, Maran lavorerà su più soluzioni, compresa la difesa a tre, con Izco cursore di fascia, capace di piazzarsi sulla fascia per avanzare fino all’area avversaria. Il ruolo del reparto arretrato e i movimenti in uscita non appena il mosaico sarà completato dall’arrivo di un laterale sinistro che sostituisca Marchese

“Il 4-3-3, arma contundente del Catania, non si tocca. Semmai, per esigenze tattiche, o per emergenze varie, verrà modificato e diventerà un 4-2- 3-1 ampiamente verificato con l’efficacia delle vittorie ottenute dai rossazzurri nello scorso campionato. Ecco l’importanza di ripartire con un allenatore che è lo stesso della stagione passata: Maran conosce pregi e difetti del gruppo, farà inserire i nuovi acquisti così come è accaduto con Castro, che sembrava un… Izco, talmente calato nella parte del protagonista, da non sembrare una matricola. Abbiamo fatto riferimento della difesa a quattro: ma quante volte, il Catania ha utilizzato il modulo formula 3, approfittando della duttilità di Mariano Izco, capace di agire come «falso» terzino fino ad avanzare sulla linea dei centrocampisti. E proprio Izco, come accennato più volte, sarà l’ago della bilancia del gioco prossimo venturo, con le capacità di accelerazioni che ha. Il punto è questo: Tachtsidis sarà una sorta di custode della difesa, un play basso alla De Rossi. E utilizziamo il paragone con capitan futuro perché rende l’idea di quanta protezione potrebbe dare la presenza del greco in un contesto, quello rossazzurro, che poi dovrà mantenere l’equilibrio nel possesso di palla. Con Izco esterno e Freire regista, potrebbe toccare ancora ad Almiron (ammesso che non venga ceduto, ma questo lo sapremo alla fine del ritiro presumibilmente) presidiare la fascia sinistra, tenendo sempre d’occhio la trattativa del rinnovo possibile di Marco Biagianti, protagonista di un ottimo finale di campionato. Insomma se fosse 3-5-2, Izco si staccherebbe dalla difesa nella fase di possesso, Tachtsidis agirebbe alla Carboni o alla Edusei, davanti alla difesa, Freire fungerebbe da regista puro, un po’ come faceva Lodi, Almiron o Biagianti occuperebbero la parte interna di sinistra. Bergessio, Barrientos e, se dovesse entrare subito in forma fisica accettabile, Leto potrebbero diventare i tre attaccanti, senza dimenticare Castro. Uno dei tre, Castro o Barrientos soprattutto, partirebbe dalla linea di centrocampo per dare, successivamente, man forte al Toro Bergessio. Ipotesi che Maran studierà direttamente sul campo, ecco perché la prima parte del ritiro, come consuetudine, si terrà a porte chiuse e a Torre del Grifo. Le prove generali, al di là delle amichevoli con le squadre minori, si potranno mettere in atto durante la settimana di lavoro a Novarello, centro sportivo che ospiterà i rossazzurri dal 2 al 6 agosto. Novara e Varese saranno gli avversari di un Catania non certo sperimentale, perché i rossazzurri partiranno da schemi consolidati, ai quali si aggiungeranno varianti tattiche interessanti, sicuramente atte a migliorare la fluidità del gioco, soprattutto la copertura e le uscite della difesa, reparto che, a parte il terzino sinistro prossimo venturo, avrà gli stessi identici protagonisti, perché il rinnovo di Legrottaglie, la conferma di Spolli, in barba ai corteggiamenti argentini (che si verificano ogni anno, durante le sue ferie in patria), i prossimi rinnovi di Alvarez e di Bellusci, permetteranno a Maran, che in porta avrà ancora Andujar e quasi certamente anche Frison, di oliare meglio i meccanismi della retroguardia.


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