STAMPA – Niente fischi preventivi, “il Catania tornerà in A”

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

“CATANIA, altra chance niente fischi preventivi ma ora cambia marcia (La Sicilia 10 Ottobre 2014)

 

“Contro il Bari non ci sarà una contestazione prima del via ma la squadra deve battersi e deve dimostrare quanto vale

“L’ultimo dibattito in corso in ordine di tempo, l’ultimo dubbio prima di presentarsi, comunque, puntuali allo stadio perché il Catania è, prima di tutto, dei tifosi. La storia è vecchia, si ripresenta ogni volta che le cose vanno male, quando la squadra barcolla, quando sorgono forti dubbi sulla resistenza del gruppo, sulla validità dell’assetto, sulla competitività globale e collettiva. Come accogliere i giocatori domenica al Massimino? Che tipo di atteggiamento assumere, come sfogare la rabbia che monta, la delusione che cresce, la diffidenza che prende il sopravvento su tutto? Fischiare? Non fischiare? Mandare subito e preventivamente tutti a quel paese, oppure… Oppure dimostrare ancora una volta che il tifo è passione, che la maglia si difende a prescindere da chi la indossi, e che per onorare quella maglia, per provare a scongiurare nuove figuracce, per suonare la carica, si può anche non fischiare. Ovvero, per essere chiari chiari, non cominciare la domenica già con le scatole girate, nella speranza che gli eventi, poi, girino secondo un copione aggiornato, modificato e corretto, sostenuto da una prova più che buona e da un risultato più che positivo, molto ma molto positivo, per dare un senso anche al sacrificio che viene profuso e sparso a piene mani e pieni polmoni da chi sta sugli spalti e là soffre. Non è detto che prevalga una linea sull’altra, nel senso che la delusione accumulata è tanta, ma di sicuro con l’avvicinarsi della partita molta di quella delusione finisce con l’essere convertita in tifo rinnovato, in sostegno che si deve replicare perché il Catania, anche questo Catania, non si può abbandonare al suo destino.

A tu per tu con.. …con Imborgia (TMW)

“Verso il Cotonou Agreement nel calcio. Così da equiparare i calciatori degli stati ACP ai comunitari. “Ho letto pareri contrastanti. Ho letto di mercanti, di giocatori scarsi e tante altre cose”, dice a TuttomercatoWeb l’ex responsabile del mercato del Parma, Antonio Imborgia che interviene per dire la sua. Fatica anche il Catania, che insegue la promozione dalla B alla A. “Sta pagando una sorta di ambientamento alla categoria. Andare a giocare a Vercelli, Chiavari o Cittadella non è la stessa che giocare a San Siro. Sotto il profilo tecnico è più difficile giocare contro la Juventus, ma il calciatore che viene dalla serie A magari approccia in modo diverso alla B. È successo anche al Palermo con Gattuso. Questo può essere curato da una struttura sportiva che conosce la categoria, il campionato. Ma paradossalmente per il Catania, affrontare la B è la prima volta. Per tutti. Tranne che per Pellegrino e adesso Sannino. Ma alla fine il Catania andrà in serie A”.

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