STAMPA – Nodo Lopez e.. cura dimagrante

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Torino-Maxi Lopez: fase di stallo col Catania (Calciomercato.com)

“Sembrava l’operazione dell’estate e soprattutto sembrava un’operazione già conclusa: invece tra Torino e Catania sono sorti alcuni problemi per definire il trasferimento di Maxi Lopez in granata. Il costo del cartellino dell’argentino si è svalutato e non poco dopo l’ultima stagione alla Sampdoria, ma Pulvirenti non accetta questo giudizio e continua a chiedere quasi sei milioni per la punta. Dal canto suo, Cairo non intende spendere una cifra simile per un attaccante che, al di là del proprio valore, ha avuto qualche problema di troppo durante la stagione appena conclusa: con questi presupposti, il Torino non percorrerà questa strada e punterà su altri attaccanti.

l Catania che verrà 40 atleti in organico ora cura «dimagrante» (La Sicilia 24.06.2013)

Specie in attacco la «scrematura» è davvero necessaria dodici elementi sono troppi. Il vero nodo è Maxi Lopez

“In crescendo, nei numeri e nella considerazione. Tanto da pensare che l’ultima stagione, quella dei record, non possa essere un punto d’arrivo. Legittimo sognare, allora? È vero che a ridosso dell’ottavo posto, che ha nobilitato il percorso di una società e di una squadra che sono cresciute tantissimo negli ultimi anni, c’è la zona-Europa, ed è quasi naturale che orgoglio legittimo e un pizzico di insaziabilità ti spingano a guardare proprio lì, con il rischio magari di perdere il senso della misura e non fare più caso all’eccezionalità del percorso di crescita, che è stato compiuto. Giusto, così, il monito di Pulvirenti («illusioni zero, piedi a terra, non promettiamo niente»), giusto il richiamo alla realtà di un torneo in cui – per l’ottava volta di fila – il Catania è giusto, invece, che corra con la stessa mentalità e con lo stesso atteggiamento che l’hanno fin qui sostenuto, e facendo leva sulla stessa sinergia di risorse – ricordate le cinque componenti? – che l’ha fatto grande. Pronti a partire. Da qui all’11 luglio, quando la squadra si ritroverà in sede per l’avvio della preparazione, e comunque fino a quando il mercato sarà aperto (2 settembre), la società sarà chiamata nella selezione delle risorse da impegnare a sostegno del progetto (una quarantina le unità in organico, compresi i ragazzi che rientrano dalle Serie minori), non senza trascurare la possibilità di incrementarle, in cifra e in campionatura, magari attingendo a quel ricco serbatoio ch’è diventata la Primavera.  PORTA SBARRATA. La qualità e l’esperienza di Andujar, protagonista di una grande stagione, la migliore nei suoi passaggi in Italia tra Palermo e Catania, le potenzialità non ancora pienamente esplorate di Frison, ma anche la voglia di crescere di Terracciano e la freschezza del giovane Messina soddisfano i requisiti di affidabilità. Punto fermo, Andujar, il Catania dovrà, però, scegliere tra Frison e Terracciano chi dovrà momentaneamente lasciare la compagnia e magari provare a investire sul primavera Messina, gia nell’area della prima squadra.  CRITICITÀ. Discorrendo di mercato nei giorni scorsi, Pulvirenti non ha esitato a riconoscere che qualche criticità ci sia nel reparto difensivo. Così, all’urgenza di trovare un erede a Marchese, s’è sovrapposta l’esigenza di intervenire pure sulla fascia opposta dove, tolto Alvarez, peraltro in scadenza come lo stesso Bellusci, non c’è chi abbia piena dimestichezza con il ruolo: Bellusci s’adatta e fa del sul meglio, Izco, quelle volte in cui Maran e, prima di lui, Montella, l’hanno proposto da esterno basso, ha risposto alla grande: ma serve togliere Marianito al centrocampo? Al centro, punti fermi Spolli, che ha comunque mercato, e Legrottaglie, s’attende che emergano le grandi doti di Rolin: superato non senza difficoltà il periodo di ambientamento, il difensore uruguaiano deve dare prova delle sue grandi potenzialità. Nel reparto, che registra il ritorno di Calapai, la novità è Gyomber, nazionale slovacco Under 20, un giovanottone di 190 cm d’altezza su cui il Catania giura di credere.


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