STAMPA – Non sarà ‘Pellegrino’

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Una squadra che sbanda in rettilineo (La Sicilia 08-04-2014)

“Che peccato. Quel gol dopo appena due minuti di Gonzalo sembrava davvero avere riaperto – se non spalancato – i giochi. I tifosi, dopo la dura contestazione casalinga contro il Napoli, sposando la causa rossazzurra e, soprattutto, accogliendo l’accorato invito del presidente Pulvirenti ad aiutare la squadra nel momento di maggiore difficoltà, si sono fatti sentire con il calore di sempre incitando la squadra, tifando sin dal primo minuto. Credendo davvero che finalmente, nonostante le poche giornate ormai a disposizione, ci fosse ancora il tempo per compiere quel salto triplo che poteva significare salvezza. Niente da fare. La cosa che disarma maggiormente è l’atteggiamento della squadra. Scoppia, floscia, mentalmente scarica. Nessuno osa rimproverare ai ragazzi scarso impegno. Questo assolutamente no. Ma permetteteci di domandarci (senza forse avere una risposta esaudiente) come si sia potuta sciupare l’ennesima occasione. Nel secondo tempo, domenica, i rossazzurri non solo non sono riusciti a rendersi almeno una volta pericolosi provando a chiudere il match, ma hanno con il passare dei minuti arretrato il baricentro, mostrandosi incapaci di ripartire, abbandonando Bergessio lì davanti al suo destino. Dove sono finite quelle ubriacanti ripartenze che erano diventate il “marchio di fabbrica” della squadra di Maran? […]Questione fisica o questione mentale? L’una e l’altra probabilmente, insieme a tanti altri errori gestionali impossibili da correggere in corsa. E se a tutto ciò aggiungiamo anche il calo registrato in quei giocatori che in questi anni sono stati gli “uomini simbolo” di questa squadra, ecco che il quadro è completo. E adesso? Il campionato non è ancora finito, mancano ancora sei giornate. Chiudere quantomeno con dignità è un dovere al quale questa squadra, guidata dal nuovo tecnico Maurizio Pellegrino, non può assolutamente mancare.

Pellegrino un uomo di assoluta fiducia per la transizione (La Sicilia 08-04-2014)

“Sbagliato pensare che Maurizio Pellegrino sia soltanto un tecnico-traghettatore. Possiamo definirlo, piuttosto, un tecnico di transizione, con l’importanza che si deve annettere e riconoscere a questo ruolo. Pellegrino era stato, infatti, chiamato un anno fa alla guida dell’impegnativo e promettente settore giovanile della società rossazzurra e seppure il presidente Pulvirenti lo conosceva molto bene, prima di farlo entrare dalla porta principale aveva temporeggiato. Perché Pulvirenti da quando è alla guida del Catania, ma lo faceva anche in passato nel calcio e lo fa puntualmente e immancabilmente nelle altre sue aziende, quando sceglie un uomo cui affidare un ruolo strategico di responsabilità vaglia con grande attenzione. Professionalità, stile, discrezione, massima discrezione, capacità di stare al proprio posto, collaborare con lo staff, suggerire, cooperare, ma rispettando ruoli, competenze, livelli di responsabilità […]Oggi Maurizio Pellegrino è chiamato a guidare la transizione, da qui a giugno. Non è robetta, prima di tutto perché il presidente Pulvirenti è stato molto chiaro con tutti anche lunedì sera: dobbiamo onorare gli impegni che restano, poi si vedrà. Intanto, però, c’è da lavorare per capire quanti pezzi di questa squadra possono essere riutilizzati, quanti dovranno cambiare aria, quanti sono davvero utili e quali, eventualmente, dannosi. E tutte queste indicazioni e scelte non potranno non incidere sulle scelte che verranno fatte per costruire la prossima squadra che verrà affidata ad un nuovo allenatore.


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