STAMPA – “Non sparate!” o “Su la testa!”?

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Catania, su la testa (La Sicilia Web)

In cerca di una vittoria dopo 9 giornate, gli etnei recuperano Peruzzi ma difficilmente ritroveranno Bellusci. Intanto fa il giro del web il video della contestazione di un tifoso in aeroporto a Milano

“Mentre fa il giro del web il video della contestazione di un tifoso all’aeroporto di Milano con successivo battibecco con Pellegrino, il Catania cerca a Torre del Grifo la concentrazione necessaria per affrontare al meglio la partita di sabato contro la Sampdoria al Massimino, in occasione della quale la società ha deciso di mettere in vendita i biglietti a prezzi ultrapopolari (2 euro in curva, 6 in tribuna B, 12 in tribuna A, 50 in tribuna elite). L’intento è quello di riempire lo stadio e far sì che un pubblico numeroso possa aiutare la squadra quanto meno a chiudere in modo dignitoso la stagione, magari ritrovando la vittoria dopo nove giornate nelle quali gli etnei hanno raccolto un solo punto. I rossazzurri perdono per squalifica Rinaudo e Rolin ma recuperano Peruzzi, che ha scontato lo stop impostogli dal giudice sportivo. Il rientro del laterale destro argentino potrebbe propiziare il ritorno al centro di Gyomber in coppia con Spolli. Pare difficile il recupero di Bellusci, rimasto a casa per infortunio domenica scorsa e anche oggi sottopostosi a terapie insieme con Almiron.

Pellegrino e Pulga: storia di due traghettatori (Sport Café 24)

Chiamati lo stesso giorno sulle panchine di Catania e Cagliari, i due tecnici hanno ruoli ed obiettivi differenti

““Ci arrendiamo, non sparate!”. Il cartello campeggia immaginariamente all’ingresso dello stadioMassimino di Catania, che quest’anno ha fatto da teatro ad una stagione disastrosa, per certi versi tragicomica. Il vulcanico presidente Pulvirenti ha distrutto in meno di dodici mesi una macchina perfetta, capace nella scorsa stagione di raggiungere l’ottavo posto finale inSerie A (miglior risultato nella storia del club). L’inspiegabile arrivo sulla panchina della prima squadra di Pellegrino (già a Catania nel ruolo da coordinatore dei tecnici delle giovanili), ed il nuovo benservito dato al poveroMaran (regista del miracolo del 2012/13), sono i segnali di una resa incondizionata, che la città etnea non avrebbe meritato. Il termine “traghettatore” si adatta perfettamente al ruolo assunto da Pellegrino, unCaronte calcistico chiamato a trasportare dalle fatate rive della A a quelle melmose della B il derelitto cadavere della bella Catania. Perché ci si possa togliere qualche soddisfazione, si dovrà attendere il prossimo anno.


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