STAMPA – Opinioni rossazzurre

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

“Mio nonno Angelo e il suo sesto senso nei derby” (Live Sicilia)

“Parla Alessandro Russo, nipote del presidentissimo Angelo Massimino. “Aveva una capacità sorprendente di azzeccare i pronostici dei derby di Sicilia: il gol di Cantarutti nell’83 ed il trionfo di Palermo dieci anni più tardi.”

“Angelo Massimino vive ancor’oggi nei ricordi di tutti i tifosi rossoazzurri. Il presidentissimo del Catania, a cui è stato intitolato lo stadio dove domenica andrà in scena il derby di Sicilia. E proprio Massimino col derby aveva un feeling particolare, come racconta col sorriso sulle labbra il nipote Alessandro, autore peraltro dell’enciclopedia rossazzurra “Tutto il Catania minuto per minuto”. “Ho dei ricordi nitidi di mio nonno sin da quando ero ragazzo – ha confessato a Live Sicilia Alessandro Russo –, specialmente delle sue premonizioni pre-derby. Aveva come delle illuminazioni che mi lasciavano stupefatto. Il primo episodio risale esattamente a 30 anni fa: avevo 17 anni nell’anno della promozione in Serie A, in occasione del derby di ritorno che si giocava a Catania mio nonno Angelo pronosticò ad Aldo Cantarutti un gol nel derby. Ciò nonostante il bomber del Catania non fosse al meglio della condizione: come volevasi dimostrare vinse il Catania 2-0 con le reti di Mosti e neanche a dirlo di Cantarutti.” Ma le illuminazioni di Angelo Massimino non si fermarono a quel derby dell’82/83. “Dieci anni più tardi, nel 1993, Angelo Massimino sorprese tutti, compresi gli organi di stampa, dichiarando che il Catania avrebbe vinto in casa del Palermo capolista. Mi riferisco chiaramente al derby deciso dal missile di Cipriani e dal raddoppio di Palmisano. Mio nonno era certo che il Catania uscisse vittorioso dalla Favorita, tutti gli diedero poi atto di quel pronostico che pareva azzardato.

Gino Astorina: «Derby? Spettacolo unico» (Lavika)

Mancano un giorno al “derby di Sicilia” con Catania e Palermo che si sfideranno per la diciottesima volta in Serie A. Vediamo come si sta preparando ad affrontare questo match Gino Astorina: famoso comico e attore del palcoscenico catanese. Gettando uno sguardo allo scorso anno, con l’addio di Lo Monaco e Montella, avrebbe mai immaginato di vedere il Catania in questa stagione così in alto in classifica e con una salvezza acquisita già a Febbraio? «Credo che il merito di questa stagione vada al presidente Pulvirenti che ha organizzato attorno a sè uno staff competente e di tutto rispetto, che non ha assolutamente fatto rimpiangere la figura di Lo Monaco e che anzi ha contribuito pienamente a costruire qualcosa di importante nell’immediato». Abbiamo imparato a conoscere Maran e Maraner, allenatore e vice, una coppia davvero vincente. Ma qual è il segreto, secondo lei, di questo Catania che naviga a ridosso delle grandi? «Sono convinto che un solo calciatore non possa fare la differenza. Secondo me, è la forza del collettivo il vero segreto di questo Catania. Seguendo le partite dei rossazzurri possiamo notare come nessuno di loro si senta una riserva: anche chi entra dalla panchina, infatti, si sente pienamente motivato. Penso proprio che il collettivo ha veramente fatto la differenza e che in questo campionato il Catania abbia avuto 25 titolari che potevano benissimo sostituirsi nel corso della stagione senza andare ad intaccare più di tanto la prestazione della squadra in campo». «Mister Maran? Ha di straordinario l’ordinarietà. Ha dimostrato che la normalità è la cosa più straordinaria che possa avere un allenatore: semplicemente lascia parlare il campo».

Mascara: ‘Non si faranno calcoli’ (Calciomercato.com)

“Azzera le ipotesi fantascientifiche di rossazzurri sazi di una classifica splendida e arrendevoli di fronte ai rosa derelitti. Beppe Mascara, da Dubai, segue il campionato italiano più di quando giocava in Serie A. ‘Non scherziamo – assicura Mascara -, i derby si giocano alla morte, non si fanno calcoli e non si mette nulla in preventivo, tranne che dare l’anima. Penso che il Palermo troverà il solito ambiente caldissimo di sempre. A Catania ancora brucia la sconfitta dell’andata e credo che i tifosi l’abbiano detto chiaro e tondo alla squadra. In questi anni le due formazioni non si sono mai fatte favori, com’è giusto che sia. Nel 2008 il Catania era nella bagarre per la salvezza a poche giornate dalla fine e Miccoli con una punizione vinse da solo il derby al Barbera’.

«Pronostico? Vince il Catania 2-0» (Gol Sicilia)

“«La gente di Catania ha una marcia in più e questo è un dato di fatto inconfutabile. Sicuramente la gente deve stare vicino alla squadra anche se magari si può essere delusi dagli ultimi risultati però il Catania ha fatto delle cose eccezionali, la squadra e tutto lo staff stanno facendo un ottimo lavoro e quindi è giusto che ci sia grande presenza allo stadio. Dire chi saranno i giocatori decisivi è molto limitativo a mio avviso. Al di là del collettivo il Catania ha delle qualità importanti, ognuno nel suo ruolo può essere determitante in questa squadra. L’importante è che il Catania prosegua su questo andamento, a questa partita ci tengono tutti e auguro con tutto il cuore che riescano a vincerla. Pronostico? Vincerà il Catania due a zero

Davide Lanzafame su Perinetti e Catania-Palermo (Calciomercato.it)

Il centrocampista piemontese doppio ex del confronto tra le due compagini siciliane

“Prevedo un derby molto tattico nel quale la paura di perdere potrebbe esser decisiva. A Catania arriva un Palermo in corsa per la salvezza, ma che potrebbe pagare la pressione legata alla necessità di fare risultato a tutti i costi. La stagione disputata dalla squadra di Maran non mi ha sorpreso perché conosco il valore di quel gruppo e da giocatore ancora di proprietà del club di Pulvirenti, tifo per una loro vittoria nel derby”. Questo il pensiero di Davide Lanzafame […] Il Catania sente profumo d’Europa mentre dall’altra parte il Palermo prova a mantenere la categoria. “Non credo sia cosi facile per il Catania riuscire a raggiungere la qualificazione in Europa. Essendo legato al gruppo e alla tifoseria, auguro ai miei ex compagni di tagliare un traguardo che segnerebbe la storia del club. Per il Palermo credo che il risultato del derby possa esser determinante. Dopo lo scontro del ‘Massimino’ infatti mancherebbero cinque giornata e in caso di sconfitta domenica e di vittoria del Siena contro il Chievo, le porte della massima serie potrebbero chiudersi forse in maniera definitiva”.

Il derby in famiglia dei Sorrentino (La Sicilia 19.04.2013)

Papà Roberto, un big rossazzurro, mentre il figlio Stefano è l’attuale portiere rosanero

“Il papà Roberto è stato un idolo, portiere e capitano el Catania. Capelli lunghi e baffoni quando difendeva la porta etnea. Oggi però suo figlio Stefano difende la porta del Palermo. Quando il derby di Sicilia è un affare di famiglia. «Ma sarò imparziale, non tiferò per nessuno e spero che sia una festa dello sport». Roberto Sorrentino esce dai pali e racconta il suo derby speciale. Lei è stato un’eroe del Catania della promozione in serie A del 1983. La mette a disagio che suo figlio indossi la maglia rosanero? «Non nascondo che mi sarebbe piaciuto che Stefano giocasse nel Catania, ma la squadra etnea ha due ottimi portieri, in quel ruolo sono coperti. E comunque Palermo è una piazza importante ed appassionata per la sua squadra». Allora non tiferà per nessuno? «Avrò il cuore diviso a metà. Spero che sarà una partita bella e spettacolare. E alla fine mi piacerebbe che il Catania andasse in Europa, anche se mi sembra tagliato fuori dopo gli ultimi risultati, ma resta la sua grande stagione. E spero che il Palermo resti in Serie A». Che derby si aspetta? «Un derby tirato, con il Catania abile nella profondità e più propenso a fare la partita e il Palermo pericoloso nelle ripartenze». E sugli spalti? «Un tifo caldo, ironia, sfottò. Questo è il sale del derby siciliano. Il mio desiderio, da quando ero calciatore, è che Palermo e Catania abbiano buoni rapporti. Una santa alleanza contro lo strapotere dei grandi club del Nord. Questo derby deve diventare come Milano o Genova. Le due società hanno fatto passi da gigante, il Palermo in Europa, il Catania ci andrà molto presto».


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