STAMPA – Paletta leader, Amauri pronto, Biabiany?

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Nel Parma in difesa il leader resta Paletta (La Sicilia)

“Nonostante le belle parole del suo allenatore e la convincente prestazione contro i rossoneri, Musacci potrebbe riaccomodarsi in panca a vantaggio di Valdes, che ha scontato la squalifica, per cui il cileno ricoprirebbe il ruolo di playmaker davanti alla difesa. Intermedi Parolo e Galloppa, due cursori «sette polmoni» ma anche dotati di ottima tecnica. In attacco aleggia ancora il fantasma dell’indimenticato Giovinco e nessuno dei nuovi, in particolare Pabon, è riuscito a farlo dimenticare. Tuttavia Donadoni può contare, in avanti, su una coppia molto ben assortita: il ritrovato Amauri, punta centrale, che oltre all’innato senso del gol, è capace di fare da torre e sponda per gli inserimenti dei centrocampisti; accanto a lui svaria il giovane Biabany. Il francese è una delle seconde punte più veloci del nostro campionato; contropiedi sta per eccellenza, è capace di mandare in tilt le difese avversarie, liberando il compagno Amauri e permettendogli così di stazionare in aerea, in agguato, senza svariare sugli esterni come in passato. Alternativa in attacco è Belfodil, abile nell’uno contro uno, ma da lui Donadoni esige meno prevedibilità, il che gli consentirebbe di essere più pericoloso.

Donadoni spinge il Parma «Non ci difendiamo in otto» (La Sicilia)

“Il tecnico della squadra emiliana ha preparato una partita non soltanto di contenimento

“Non mollare. Roberto Donadoni ci ha pensato con anticipo a dettare le regole per il Parma chiamato, a Catania, a dare continuità al suo buon momento. Tre risultati utili di fila, il pari in trasferta con il Genoa dopo avere condotto l’incontro fino a due minuti dal termine (vantaggio di Lucarelli, poi rigore di Borriello) e quelli in rimonta su Fiorentina e Milan, ma soprattutto prestazioni di buon profilo, sotto l’aspetto tattico e caratteriale, che hanno soddisfatto il tecnico, dandogli la convinzione che la strada è quella giusta. «I punti sono sei, qualcosa forse ci manca, ma il modo in cui la squadra si propone e la convinzione che esprime nella ricerca del risultato sono elementi che rafforzano la fiducia. E non va nemmeno dimenticato con quali avversari ci siamo fin qui confrontati». La lista, sotto quest’aspetto, è piuttosto nutrita, a volerci fare caso, il Parma, nelle prime sei giornate, ha dovuto vedersela con Juventus e Napoli in campo esterno e con Fiorentina e Milan al Tardini, come dire che gli avversari di prima fascia l’undici crociato le ha già saggiati, in buona parte. Ciò non vuole dire – e Donadoni è il primo a dirsene convinto – che la strada da qui in poi sarà in discesa, in un campionato così livellato come questa Serie A una valutazione siffatta comporterebbe rischi elevatissimi. «Noi dobbiamo andare in campo con atteggiamento sempre uguale, poco o nulla considerando l’avversario che di volta in volta ci toccherà affrontare, non dobbiamo pensare di avere di fronte il Milan, la Juve o il Catania, l’atteggiamento mentale e l’impegno in campo dovranno essere sempre adeguati».

Amauri, la testa d’ariete del Parma (La Sicilia)

Tornato a Parma, il centravanti spera di vivere una grande stagione. E’ a quota 71 gol, ma mira ai 100 in Serie A

“A gennaio il prestito al Parma che aveva creduto dieci anni prima nel brasiliano di Curitiba, dal 2010 italiano a tutti gli effetti e prima apparizione nella nazionale azzurra. Un gol in rovesciata e una prodezza di tacco fanno gridare al ritorno dell’Amauri rosanero. E nonostante i problemi fisici chiude la stagione con 7 reti in 11 partite. Decisivo per la salvezza del Parma. Nella Juve di Conte però non ha spazio. Finisce fuori rosa nella squadra futura campione d’Italia. Anche il prestito alla Fiorentina si rivela una parentesi tribolata del calvario del poderoso attaccante italo-brasiliano. Parma segna la rinascita. Contratto biennale con opzione per il terzo anno. Il debuto contro la Fiorentina nella ripresa al posto di Pabon. Un attaccante ritrovato. Magari non ha più la forza fisica non è più dirompente di Palermo e del primo anno alla Juventus. Ma anche impiegato part-time è un attaccante ancora da temere.

Il Parma a Catania vuole sfatare il tabù (La Gazzetta di Parma – Prima pagina)

Il Parma a Catania vuole sfatare il tabù (La Gazzetta di Parma)

Crociati mai vittoriosi in casa degli etnei. Donadoni ha parecchie alternative e il dubbio-Zaccardo. Minaccioso il tridente avversario

“Sulla carta parrebbe la difesa il reparto più debole del Catania che oggi ospita il Parma. Centrocampo e attacco sono infatti ricchi di talento e rapidità. La terza linea sarà priva di Spolli e ha in Legrottaglie il suo «regista ». Insomma, non c’è da farsi tremare i polsi se non fosse che lo stesso ragionamento staranno facendo a Catania di fronte all’attacco del Parma, capace di produrro in sei gare una sola rete di una punta (Belfodil) e cinque di centrocampisti e difensori. Al Massimino dunque, sia pur di fronte a difensori non irresistibili, davanti ai quali due centrocampisti su tre propendono più per la fase d’attacco che per l’interdizione, il Parma dovrà mostrare netti progressi nella fase offensiva. Intanto deve crescere Amauri: in tono fisico, in furore agonistico, in fame di gol. Poi serve al suo fianco qualcuno che possa, con i movimenti o con la palla al piede, mettere in ambasce i difensori avversari. Finora non lo ha fatto Pabon, talvolta c’è riuscito Belfodil, oggi potrebbe toccare a Biabiany. Se infatti il Catania ha sulla coda il sale del 4-0 subito a Bologna potrebbe volersi riscattare davanti al suo pubblico e questo, sperano in casa gialloblù, potrebbe indurlo a sbilanciarsi un po’ in avanti: Biabiany non chiederebbe di meglio.

Donadoni: «In queste gare dobbiamo dimostrare molto, soprattutto a noi stessi» (La Gazzetta di Parma)

“Roberto Donadoni è partito per Catania con i dubbi di sempre. Qualche acciaccato e una fase offensiva da perfezionare. Se solo una delle sei reti segnate sino ad ora porta la firma di un attaccante, un motivo ci sarà. I dubbi si chiamano Zaccardo, Belfodil e Pabon. Il primo soffre per un’infiammazione al ginocchio, i due attaccanti invece, pur per motivi diversi, hanno dei problemi. Belfodil è reduce da un infortunio al ginocchio e Pabon stenta ad inserirsi. «Abbiamo Palladino e Santacroce che stanno ancora recuperando – spiega il tecnico, parlando delle condizioni fisiche della squadra -, abbiamo Zaccardo che ha qualche problemino da valutare bene però è chiaro che arriva da una settimana dove si è allenato poco. Poi grossi problemni non ce ne sono, Benalouane ha recuperato e gli altri sono più o meno tutti a posto». Stavolta allora la formazione sarà frutto esclusivamente di scelte tecniche, dopo una settimana completa di allenamenti. «E’ chiaro che quando si arriva da un periodo di tre gare in otto giorni, avere poi la possibilità di allenarsi per una settimana in modo regolare, è indubbiamente importante. Però le tossine, sia fisiche che nervose, che uno si porta dietro dopo tre gare non sono così facili da smaltire. Comunque la squadra sta bene, non ci sono particolari problemi. Andremo a Catania con la convinzione di avere la squadra migliore, nelle condizioni sia fisiche che mentali».


Be the first to comment on "STAMPA – Paletta leader, Amauri pronto, Biabiany?"

Leave a comment