STAMPA- Parlano i giudici «accuse rafforzate»

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Giudice Calabrò a SI: “Da anni segnaliamo partite” (TMW)

“Ospite negli studi di Sportitalia per loSpeciale Scommesse, il Giudice Piero Calabrò ha parlato del recente scandalo legato al Catania: “L’errore è aspettare l’inchiesta ed il processo penale. Il Pm deve raccogliere le prove per provare la colpevolezza e tutto questo ha tempistiche e modalità che non si conciliano con il calcio e lo sport che vuole certezze, magari meno granitiche, ma più rapide. Noi è da due anni che con Federbet, anche sotto il parlamento europeo, che abbiamo parlato di questo proprio per evitare gli scandali facendo prevenzione. Basterebbe pochissimo per creare una struttura di prevenzione, ma nessuno ci ha chiesto qualcosa quando segnalavamo pericoli riguardanti anche singole partite, Federbet da tempo ha il polso della situazione di alcune partite che cambiano chiaramente tendenza all’intervallo. In queste cose poi può entrare anche la criminalità organizzata ed ora tutti sembrano aver capito la disattenzione. A Palazzi dovranno passare qualcosa per condurre entro un mese un processo sportivo, quando lì c’è una inchiesta lunghissima. Catania? Sarebbe uno dei casi più semplici, considerando che ci sarebbe la confessione del suo presidente, ma in altri casi non è così e si attende pure un anno per capire la loro sorte. Inoltre, vi preannuncio che l’inchiesta potrebbe spostarsi a breve a Roma”.

‘I treni del gol’, il gip: «Quadro rafforzato» (Umbria on)

Revocati gli arresti domiciliari per Pulvirenti e Cosentino nell’inchiesta che sfiora la Ternana: per loro c’è obbligo di firma

“Il gip del tribunale di Catania, Fabio Di Giacomo, sembra avere le idee chiare: «Il quadro indiziario emerso dalle indagini nell’ambito dell’inchiesta della Dda di Catania, ‘I treni del goal’, anche alla luce degli interrogatori di garanzia, deve ritenersi rafforzato, a differenza delle esigenze cautelari che appaiono indubbiamente ridimensionate. Restano invece immutate per altri quattro indagati». Pulvirenti Per farla breve: il gip ha disposto la revoca degli arresti domiciliari del presidente dimissionario Catania, Nino Pulvirenti e dell’ex ad, Pablo Cosentino. «Pulvirenti – scrive il Gip – ha ammesso di avere pagato 100 mila euro ciascuno per le partite vinte con Varese e Trapani e 50mila euro ciascuno per ottenere il successo con Latina e Ternana (tra i calciatori chiamati in causa c’è anche Jens Janse; ndr)». La società rossoverde ha sempre mostrato grande tranquillità al riguardo, dichiarandola propria completa estraneità. I dubbi L’allora presidente del Catania, dice ancora il giudice Di Giacomo, «nonostante i dubbi» avrebbe continuato i pagamenti «per il timore che i personaggi coinvolti nella vicenda potessero utilizzare il medesimo metodo ai danni della sua squadra», vista la «riconosciuta capacità degli stessi di alterare, contattando di volta in volta i giocatori, i risultati delle partite». Impellizzeri Lo stesso Pulvirenti, secondo il gip, si era rivolto in autunno a uno degli indagati, l’imprenditore Gianluca Impellizzeri, anche lui indagato nell’ambito del procedimento giudiziario per «un consiglio e, soprattutto, una chiave di lettura sui risultati negativi, altrimenti inspiegabili della propria squadra».