STAMPA – Parole incredule ed arrabbiate

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Nick il parafulmine «Scusate, colpa mia… ne abbiamo presi 4!» (La Sicilia)

“«Eppure più volte siamo andati vicinissimi al gol ma Agliardi ha parato di tutto, sembrava Buffon»

“«Ora meglio pensare alla prossima col Parma. Ci sarà da stare attenti, ma a casa nostra sarà tutta un’altra storia»

“Colpa mia», ripete Nicola Legrottaglie. Insomma, il difensore centrale del Catania fa schermo su tutta la squadra e si mette in prima linea. In salastampa, fra l’altro, ci mette anche la faccia. Certo non lo fa a cuor leggero, ma intuendo il momento, dopo una scoppola così esagerata, il più esperto giocatore della rosa di Maran parla e non accusa. Si boccia quasi da solo: «Ci assumiamo tutte le responsabilità, io per primo. Sì, mi prendo tutta la colpa della sconfitta». In realtà, sarebbe meglio suddividere in parti uguali lo 0-4. «In fase difensiva non si può perdere beccando molti gol. E visto che io faccio parte della difesa, è giusto dire che non sono stato all’altezza». Severo con sé stesso, Legrottaglie. «Sono quello che dovrebbe dare di più, no? Per un tempo ho dato, mi sono mosso, ma esamino il resoconto finale. Sì, sono uscito stremato, ho cercato di dare il massimo, ma a volte non significa che si fanno le cose per bene». Come si spiega questa sconfitta? «Siamo stati poco attenti in generale e in particolare su alcuni palloni che arrivavano dalle nostre parti». E dire che, in avanti, il Catania ha creato ma non realizzato… «Ci siamo deconcentrati, ecco tutto. Se esaminiamo con calma la partita, la conferma sarà che l’abbiamo condotta noi, dettando il ritmo per 90’. Tanto è vero, a mio giudizio, che il portiere avversario ha compiuto tre grandi parate».

MARAN «Troppi errori e li abbiamo pagati tutti» (La Sicilia)

“Il tecnico: «Sul piano del gioco abbiamo sempre dominato ma già da domenica dobbiamo eliminare le nostre sbavature»

“Profondo rosso. E non perché siamo nella roccaforte dell’idealismo di sinistra. La politica, per una volta, non c’entra. Il calcio Catania resta pulito, in tal senso. Il fatto è che ha perso (e male) contro un Bologna che ha subito per un’ora il ritmo dei rossazzurri. Sembra un controsenso – quasi una difesa d’ufficio, ma non lo è – però, per chi ha visto dal vivo la partita, un senso ce l’ha. Rolando Maran arriva non certo sereno, tutt’altro, in salastampa. Arrabbiato, il tecnico rossazzurro. Si frena e in questo è abile e signore. Però, Maran, commentare uno 0-4 è difficile. Cominciamo dall’atteggiamento tattico della squadra. «Sul piano del gioco abbiamo dominato anche dopo aver beccato il terzo gol». Come si fa a spiegarlo a chi non ha visto e legge? «Con le occasioni create, con il possesso palla, con le idee che non mancavano». Tuttavia… «Abbiamo concesso e pagato tutto quel che era possibile. Capitano partite del genere». Quanti errori commessi in fase di filtro… «Siamo coscienti, purtroppo, degli errori, ma bisogna voltare pagina, perché domenica contro il Parma si deve tornare alla… normalità». Prima, ce lo permetta, analizziamo la partita. Errori, sì, troppi, anche in fase d’attacco. «Abbiamo creato molto in ogni angolo del terreno di gioco, poi analizzi la partita e guardi il risultato e sembra di vedere due cose differenti, diametralmente opposte».

«Una brutta giornata, da dimenticare in fretta» (La Sicilia)

“«All’inizio sembrava che potessimo segnare da un momento all’altro e invece poi siamo stati puniti dagli episodi»

“Gli uomini di mare dicono che è giusto che il capitano affondi con la propria nave. Nel giorno della disfatta del Dall’Ara, Mariano Izco mostra con orgoglio la fascia e ci mette subito la faccia: «Brutta giornata, da dimenticare – attacca – Abbiamo rimediato un risultato pesantissimo, che forse ci punisce, però, oltre i nostri demeriti». Primo tempo per voi, poi, nonostante qualche colpo di coda, è il Bologna che dilaga. «Analisi condivisibile. All’inizio abbiamo fatto il nostro gioco, messo in difficoltà i nostri avversari: sembrava che potessimo passare da un momento all’altro. Il bello del calcio, però, è che vive sugli episodi: loro hanno avuto due palle favorevoli, hanno fatto rete e hanno saputo indirizzare la partita verso i binari più favorevoli al Bologna». Che con il Catania sembra avere ormai un conto in sospeso. «E’ vero. Sono anni che ci va male da queste parti e anche nell’ultima gara al Massimino il Bologna è stato capace di vincere in casa nostra. Diciamo pure che la tradizione è sfavorevole, ma che noi intendiamo cambiarla e che speriamo di restituire la cortesia agli avversari in occasione del ritorno».

J’ACCUSE DELL’AD L’ira di Gasparin «Tre gol frutto di disattenzioni» (La Sicilia)

“«Ne parleremo nello spogliatoio prima di concentrarci sul Parma, e pensare a batterlo domenica»

“«Sorpreso in negativo da questi errori in Serie A nessuno ti perdona niente»

“Mai visto Sergio Gasparin così nero in volto dal giorno del suo arrivo a Catania. A Firenze, di fronte alla sconfitta, aveva abbozzato, ma il rospo ingoiato a Bologna è difficile da mandare giù: «Al di là di alcune cose positive che si sono viste – esordisce l’amministratore delegato – rimango sorpreso negativamente dagli errori e dalle disattenzioni che ci hanno portato a incassare il secondo, il terzo e il quarto gol. In Serie A nessuno ti perdona il benché minimo calo di attenzione, se poi di questi cali se ne registrano in serie nel corso della stessa partita, beh, capite bene che diventa impossibile tornare a casa con un risultato positivo. La fatica col Napoli? La vittoria in rimonta con l’Atalanta? Sono solo alibi di cui nessuno qui vuol dotarsi. Se abbiamo perso con il Bologna è perché nel secondo, terzo e quarto gol abbiamo permesso ai nostri avversari di godere di più spazio di quel che avrebbero dovuto ». Difesa sulla graticola, quindi. «Sbagliato! Questa non è stata una prestazione negativa della difesa, bensì una prestazione da dimenticare di tutta la squadra. Certo, poi ci sono state alcune amnesie dei singoli a cui non mi ha fatto piacere assistere, ma questi, come ho già ripetuto in altre occasioni, sono argomenti che andranno valutati nella sede opportuna: lo spogliatoio ».

Catania senza alibi «Errori gravissimi» (La Gazzetta dello Sport)

“Gasparin «Le disattenzioni in difesa hanno rovinato la gara» Maran «Eppure anche noi abbiamo fatto soffrire il Bologna»

“Il tecnico: «Ora rimbocchiamoci le maniche». Ammutolito in tribuna Pulvirenti

“Cocente anche la delusione di Mariano Izco. «Siamo molto amareggiati perché nel primo tempo abbiamo fatto la partita noi pur andando sotto 2-0. Ogni tanto capitano gare del genere, ci è mancato solo il gol e l’abbiamo sfiorato almeno un paio di voltema solo loro hanno sfruttato le occasioni », ribadisce il capitano rossazzurro, che non si spiega perché Bologna sia così indigesta al Catania. «Ogni volta che veniamo qui facciamo molta fatica ma non abbiamo giocato male. Tutti siamo stanchi ma non è una scusa perché anche loro hanno giocato 3 partite in 8 giorni. Il turn-over non ha inciso perché anche chi entra dalla panchina può far bene. Dobbiamo dimenticare subito questa sconfitta, capire i nostri errori e pensare ad una gara molto importante come quella con il Parma», sprona Izco per poi cedere la parola a Nicola Legrottaglie. «Oggi mi prendo io tutte le responsabilità in fase difensiva perché in una partita così non si possono subire 4 gol. Non ero all’altezza ma ho dato tutto come i miei compagni, senza le nostre deconcentrazioni — conclude il difensore del Catania —, il Bologna non avrebbe mai segnato e Agliardi sembrava Buffon».

PIOLI: È QUESTO IL MIO BOLOGNA (Il Corriere dello Sport)

«Complimenti a tutti, interpretazione perfetta»

Alla fine della battaglia navale (colpito, affondato) che ha lasciato sul campo svariati feriti, il Bologna centra la prima vittoria stagionale al DallAra, dà fiato alla classifica (i rossoblù sono a quota 7) e chiude con 5 onorevoli punti il tris di partite in sette giorni. Non è stato facile, perché – come detto – i rossoblù cadevano come foglie dautunno eppure segnavano con il giocatore resuscitato (Guarente), si portavano oltre la soglia sicurezza con il cannoniere-seriale (Gilardino) e infine concedevano gloria anche a Kone, uno che non segna mai. Anzi no: ha segnato lanno scorso, proprio al Catania, inutile gol della bandiera in una giornata buia per il Bologna


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