STAMPA- «Partite comprate per paura»

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

“Per la Ternana pagati 50.000 euro per paura” (Sport Terni)

“l Gip ha ritenuto attenuate le esigenze cautelari per Pulvirenti e Cosentino dato che è da ritenere “cessato il rapporto associativo” e la reiterazione del reato. Per entrambi, però, il Giudice ritiene “sussistere il pericolo concreto e attuale di fuga”. Per questo gli ha ritirato i passaporti e imposto il divieto di espatrio e l’obbligo di presentarsi alla polizia di Stato la mattina di lunedì, mercoledì e venerdì, ma anche la sera del sabato. Pulvirenti, scrive si24.it riportando le parole del Gip, ha ammesso di avere pagato 100.000 euro ciascuno per le partite vinte con Varese e Trapani, e 50.000 euro ciascuno per ottenere il successo su Latina e Ternana. L’allora presidente del Catania, rileva il Giudice per le indagini preliminari, “nonostante i dubbi avrebbe continuato i pagamenti per il timore che i personaggi coinvolti nella vicenda potessero utilizzare il medesimo metodo ai danni della sua squadra”, vista la “riconosciuta capacità degli stessi di alterare, contattando di volta in volta i giocatori, i risultati delle partite”. Lo stesso Pulvirenti si era rivolto in autunno a uno degli indagati, l’agente di scommesse Impellizzeri, per “un consiglio e, soprattutto, una chiave di lettura sui risultati negativi, altrimenti inspiegabili della propria squadra”. Durante la conferenza stampa di presentazione della nuova dirigenza della Ternana Calcio, il presidente Masoni ha dal canto suo ribadito quanto già espresso nel comunicato stampa uscito nei giorni immeditamente successivi allo scoppio dell’inchiesta, ovvero la totale estraneità della Ternana Calcio e dei suoi tesserati nella vicenda ribadendo come, dopo aver proceduto ad un’opportuna verifica interna, non sia emersa da parte di alcuna componente del club rossoverde una qualsivoglia condotta illecita nel merito della questione.