CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.
Catania alla svolta Pellegrino si gioca tutto (Blog Sicilia)
“A Perugia il Catania è chiamato a cambiare rotta, contro la formazione sorpresa del campionato, ma chi si gioca davvero tutto è Maurizio Pellegrino. I novanta minuti al Curi decideranno il suo futuro: una sconfitta vorrebbe dire quasi sicuramente esonero(Marino in pole, Sannino, Di Carlo e Nicola i nomi più gettonati); un risultato positivo, possibilmente accompagnato da almeno timidi segnali di cambiamento sotto il profilo dell’equilibrio di squadra e della mentalità con cui si va in campo, gli varranno almeno un’altra possibilità [..]Ne è consapevole Pellegrino, che rischia di essere il capro espiatorio al di là dei suoi demeriti. Ne sarà consapevole anche Cosentino, l’ad nuovo uomo forte del Catania – il presidente Pulvirenti sembra essere uscito di scena -. A lui la tifoseria contesta la presunzione mostrata in sede di costruzione della squadra, impostata sul gruppo degli argentini protagonisti della retrocessione dell’anno scorso e con alcuni giocatori che hanno dimostrato sin qui di non essersi calati nella mentalità della categoria, così come la scelta di non intervenire sul mercato negli ultimi giorni per colmare le lacune che le prime tre partite (con Sud Tirol, Cagliari e Lanciano) avevano evidenziato. Sono discussioni che solo una decisa inversione di rotta, proprio da Perugia, potrà interrompere. Altrimenti la settimana prossima il compito di rimettere insieme i pezzi del giocattolo, probabilmente, spetterà ad un altro tecnico.
Crisi Catania: Pellegrino si gioca tutto Idea Sannino (La Gazzetta dello Sport)
“C’era un logo che diceva tutto: #RipartiAmo. Dopo la retrocessione lo slogan ha richiamato diecimila tifosi del Catania. Se ne sono abbonati molti di più rispetto alla stagione precedente ed è stato un segno di fiducia che la squadra non ha ripagato in campo. Un punto in due partite hanno relegato il Catania in una posizione anonima, peggio ancora pericolosa. Così, non potendo aggiustare l’organico, a rischiare è l’allenatore. Maurizio Pellegrino, che lavora bene e ama rischiare come fa Zeman («mi interessa vincere segnando un gol in più rispetto all’avversario ») ma con qualche accorgimento in più deve sbancare Perugia per non abbandonare la panchina: «Non ci penso, anche se qualche collega s’è addirittura proposto». Intanto Sannino (in pole in questo momento), Di Carlo, Marino, Liverani tendono l’orecchio anche se giocatori e società vorrebbero non arrivare a soluzioni estreme
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