STAMPA – ‘Presidente.. vorremmo avessi ragione”

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Pazzo presidente… quanto vorremmo che avessi ragione! (La Sicilia)

“Pazzo presidente! Ci hai regalato otto anni meravigliosi, facendoci esaltare calcisticamente e facendoci innamorare, ancor di più, dei colori rossazzurri. Pazzo presidente! Ci hai costretto ad una stagione di patimenti, in cui il tuo Catania non ne ha azzeccata una e in cui adesso, non a caso, si sta ritrovando sull’orlo del precipizio, per di più con una pletora di gente alle spalle – avversari, tifosi disamorati, invidiosi, storici e meno storici appartenenti al partito dell’«io l’avevo detto» – che non vede l’ora di assestare l’ultima spintarella. Perché appena questo, diciamolo francamente, può bastare per fare rotolare rovinosamente la squadra da te affidata a Rolando Maran. Pazzo presidente! Sembra ieri, ma era inizio estate, che gonfiavi il petto di orgoglio e ci preparavi alle imprese future del «gruppo più forte che ha mai vestito la maglia rossazzurra»; sembra ieri che ci riferivi dell’abilità in fase di mercato del nuovo vicepresidente Pablo Cosentino e della sua capacità di dirottare a Catania giocatori di primo livello e/o di grande prospettiva: qualcuno come Gino Peruzzi, in verità, è arrivato davvero, qualcun altro – e facciamo il nome di Tachtsidis e Freire solo perché non fanno più parte di questo gruppo e di loro se ne sono perse sportivamente le tracce – ha rappresentato soltanto uno degli ingranaggi di quella fabbrica degli orrori che ha prodotto questa situazione di classifica. E poi l’esonero di Maran, l’arrivo di De Canio, la nuova chiamata recapitata nuovamente a Rolando Maran…. Pazzo presidente! Erano tentativi non ancora disperati di dare il colpo di timone in grado di modificare definitivamente la rotta del Catania. Invece sono state soluzioni che non hanno fatto altro, forse, che aumentare la confusione in seno al gruppo, dove non tutto deve filare liscio da tempo, a differenza di quello che dall’interno si vuole far apparire all’esterno. Pazzo presidente! Ti sei fidato del tuo vice durante l’ultimo mercatino di riparazione e in effetti, a parte Lodi e la speranza Fedato, è arrivato quel Rinaudo che ha dimostrato di essere un gran giocatore. Ma l’attaccante vero, quello che poteva essere gettato nella mischia nei momenti di difficoltà, non è mai arrivato. E visto che di momenti di difficoltà – assenze per infortunio e squalifiche comprese – ce ne sono stati tanti, anche recentissimi, alla fine la gente si è imbufalita. E contro il Napoli ha contestato. Quella contestazione che, fors’anche giustamente, tu stesso hai lasciato intendere essere, attraverso chi ti sta vicino, non soltanto inutile, ma addirittura dannosa. Perché è innegabile che a tre giorni dalla gara ben giocata e persa di misura contro la Juventus, a tre giorni da una prestazione in cui la tua squadra dimostrava segnali di risveglio che autorizzavano a coltivare le ultime speranze, era lecito attendersi ben altro sostegno da parte di un pubblico che si è sempre detto innamorato, come te, dei colori rossazzurri. Invece fischi e insulti durante il riscaldamento, fischi e insulti durante la gara, fischi e insulti dopo il triplice fischio di Massa (per chi era rimasto…).

Pulvirenti, un inguaribile ottimista (Trinacria News)

” Che fosse un tipo davvero ostinato era caratteristica ormai nota e in ambito calcistico questa determinazione lo ha portato a prendere in mano le redini del Catania Calcio nel 2004, al secondo tentativo dopo quello portato avanti nel 2000 ma vanificato dall’arrivo alla presidenza di un certo Luciano Gaucci. Le sue passioni sono sempre state tante, dalla distribuzione alimentare alla gestione di lussuose catene di alberghi, fino a quella parecchio deludente e dispendiosa relativa alla compagnia aerea Wind Jet; ma in realtà la sua inclinazione più genuina è da sempre orientata verso il calcio e la squadra che, grazie anche ai suoi sforzi, e riuscito a riportare nella massima serie e a mantenere dalla stagione 2006-2007 a oggi, stabilendo un record di permanenza della società. Già, fino a oggi: si direbbe che, conti alla mano, il campionato del Catania rappresenti il punto più basso della sua gestione e non faccia intravedere nessuno sprazzo di luce, ma il presidente Pulvirenti non è per nulla rinunciatario. In un ambiente in cui a sonore sconfitte susseguono silenzi stampa, l’unico highlander pronto ancora a scommettere sulla salvezza sembra essere proprio il patron catanese, che si dichiarerà sconfitto solo quando la matematica non sarà più benevola […] Incidente di percorso dunque. Ma, a quanto pare, per Pulvirenti si può ancora sperare di rimanerne illesi.


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