STAMPA – Pronta la “Gabbia” per Lodi

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Pandev è essenziale nel gioco di Mazzarri Cavani utile anche in fase di non possesso (La Sicilia)

“Il Napoli continua a volare ad ali spiegate in campionato ed ora anche in Europa League, ma Mazzarri vola basso, anzi tiene saldamente i piedi a terra e ha chiesto alla squadra maggiore cinismo nel chiudere la partita, senza correre inutili rischi. Partenopei a punteggio pieno in testa alla classifica, e meritatamente, grazie anche ad un eccellente Pandev, in forma smagliante, che non sta facendo rimpiangere il pocho Lavezzi. Il macedone è, infatti, essenziale per i meccanismi di gioco ed esalta il 3-5-1-1, modulo che interpreta alla perfezione la filosofia attendistica del tecnico toscano: come fa il gatto con il topo, la squadra di Mazzarri aspetta l’avversario e poi lo trafigge con micidiali ripartenze. I partenopei presentano tra i pali la sicurezza De Santis, molto reattivo e abile nel neutralizzare le situazioni più difficili; da vero leader incontrastato, Morgan dirige con competenza e carisma i movimenti della fase difensiva. La linea a tre rappresenta un caposaldo del credo calcistico di Mazzarri: Campagnaro, Cannavaro e Aronica, terzetto collaudatissimo di grande temperamento, assicurano precisione e tempestività nelle chiusure centrali e, soprattutto, laterali; abili nel gioco aereo, evidenziano qualche rara distrazione solo sulle palle inattive

Tornano i titolarissimi nel 3-4-1-2: Hamsik danzerà ai fianchi del regista etneo (Il Corriere dello Sport)

“Mazzarri prepara la gabbia per Lodi

“Riecco Cavani e Pandev in avanti, sugli esterni Zuniga e Maggio. Da monitorare il polpaccio malandato di Inler

“Tanto è tutto scritto ed è (dunque) inutile parlarne, almeno per una volta: il Catania è un tarlo nella testa, scatena allergie, risucchia energie, toglie punti, ed è persino superfluo star lì a ricordare che «toccherà» ai «soliti noti» . E’ vigilia densa, viva, da attraversare sgomberando il campo da qualsiasi distrazione: e avendo avuto modo di esprimersi varie volte, stavolta s’alza il telo su Castelvolturno e cala il silenzio. Tutti attenti al 3-4-1-2, evitando divagazioni dialettiche d’una conferenza stampa nella quale ci sarebbe da annunciare il ritorno al passato recentissimo: largo ai titolarissimi, perché ormai così si fa, e in campionato – aspettando ribaltoni gerarchici, è sempre l’ora del Napoli costruito per stupire e per giocarsela fino in fondo, standosene un filino distante dall’Europa non per spocchia ma per calcolo.

Napoli mai ok a Catania Mazzarri, niente turnover (Tuttosport)

“Porte sbarrate e niente conferenza stampa. Mazzarri si è stufato di questo lungo tabù e ha deciso di concentrarsi sul lavoro per provare a sorprendere il Catania a casa sua. Una vittoria degli azzurri avrebbe un doppio effetto: primato in classifica consolidato e consapevolezza di poter restare lassù. In più, linterruzione della striscia negativa in casa degli etnei, lì dove il Napoli non è mai riuscito a vincere in serie A. Per spezzare lincantesimo, riecco in campo i titolarissimi??, a cominciare da Cavani, prossimo a un traguardo storico: oggi a Catania festeggerà le 100 presenze con la maglia del Napoli (74 in campionato, 7 in coppa Italia, 1 in Supercoppa, 18 in Europa). Quale regalo migliore se levento fosse festeggiato anche con un gol, perché no, magari della vittoria? Mazzarri punta molto sugli stimoli del Matador. Se dovesse andare a segno, raggiungerebbe a quota 70 gol Vinicio e Canè.

Cavani, il bomber ne fa cento (Il Corriere del Mezzogiorno – Prima pagina)

Tornano i titolari A te, Napolissimo (La Gazzetta dello Sport)

“Campagnaro, Maggio e Dzemaili da battaglia Giocatori freschi per fare il colpo a Catania

“Walter Mazzarri ieri non ha parlato, ma una frase importante l’aveva detta alla vigilia della gara con l’Aik Solna e riguardava i prossimi impegni in campionato: «Ci attendono tre partite dopo le quali capiremodavvero chi siamo». La prima è in programma oggi al Massimino di Catania, stadio tabù per gli azzurri in A (6 sconfitte e 5 pareggi). Di conseguenza tornerà il Napoli… ssimo. Titolari tutti in campo perché, a differenza dello scorso anno, la priorità spetta al campionato e proprio la sfida di Catania ne è la dimostrazione lampante. Dodici mesi fa era sceso in Sicilia un Napoli rabberciato. Mazzarri aveva deciso di far riposare Campagnaro, Aronica, Maggio, Gargano ed Hamsik perché quattro giorni dopo c’era l’impegno di Champions in casa del Bayern Monaco ed allora era necessario schierare le seconde linee per provare poi a non far brutta figura all’Allianz Arena. Così, Santana giocò nell’inedita posizione di mediano e si beccò una ingenua espulsione. Il Napoli, in dieci uomini per oltre metà gara, perse e quei punti alla fine pesarono sulla rincorsa al terzo posto. Mazzarri è l’uomo del «turn over scientifico e delle scelte strategiche», ma ha cambiato diametralmente rotta rispetto al recente passato.

QUATTRO MOSCHETTIERI(Il Corriere dello Sport)

“Il Napoli a Catania punta sui veterani

“In difesa il trio Campagnaro-Cannavaro-Aronica per allontare le insidie rossazzurre da De Sanctis

“Sull’onda dell’entusiasmo, affinché la stessa possa diventare anche un po’ anomala. Il tutto in effetti si può spiegare così: il tris d’inizio campionato non è già cosa da tutti i giorni, figuriamoci la quaterna. E, proprio l’entusiasmo che al momento circonda e carica tutti gli uomini del Napoli (tifosi compresi), potrebbe diventare la catapulta più efficace per il raggiungimento del quarto centro in altrettante uscite. L’onda giusta che perciò diventerebbe anomala se cavalcata da un Napoli corsaro al Massimino, un Napoli che solo poche volte nella sua storia s’è concesso il lusso di calare il poker, di partire in quarta (nel senso di vittorie consecutive) e, quindi, per quattro giornate crogiolarsi di sicuro sulla vetta della classifica. Bisogna risalire parecchio addietro, ai tempi del Pibe (cinquina nell’87/88) e prima ancora a quelli di un altro Napoli molto divertente. Quello dei Sivori, Altafini, Bianchi e Canè (1966/67).


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