STAMPA- Pulvirenti “capo”, Cosentino “partecipe”, Delli Carri..

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Caso Catania, ecco i deferimenti. Stralcio per Daniele Delli Carri (Il Centro)

“ Il procuratore federale Figc Stefano Palazzi ha deferito al Tribunale Federale Nazionale il patron del Catania Antonino Pulvirenti, l’ex ad Pablo Gustavo Cosentino, Piero di Luzio, Fernando Antonio Abbotti e il club etneo. La decisione è stata presa in relazione al filone di indagine della Procura di Catania per le partite comprate dal club etneo per evitare la retrocessione in Lega Pro. Per il Catania il deferimento è arrivato sia per responsabilità diretta che per responsabilità oggettiva. Stralciata invece la posizione dell’ex ds Daniele Delli Carri e di Giovanni Impellizzeri. Secondo la procura Pulvirenti era il «capo e promotore» dell’attività illecita mentre Delli Carri ed Arbotti avevano il ruolo di «organizzatori» ed Impellizzeri quello di «finanziatore». Pablo Cosentino invece viene definito «partecipe»

Calcio Catania, ecco le accuse della Figc Sei combine contestate, Pulvirenti «il capo» (La Sicilia)

“Il procuratore federale, Stefano Palazzi, ha deferito il patron del Catania, Antonino Pulvirenti, e l’ex ad del club etneo, Cosentino, nell’ambito dell’inchiesta “I Treni del Gol” condotta dalla Procura catanese e approdata poi anche alla Procura della Figc. Deferito anche il club rossoazzurro per responsabilità diretta a causa dei comportamenti posti in essere da Pulvirenti e Cosentino che avrebbero comprato alcune parite del campionato di Serie B per evitare la retrocessione in Lega Pro del Calcio Catania che adesso però rischia di finire addirittura in Serie D. Oltre a Pulvirenti e Cosentino, deferiti anche Piero Di Luzio, titolare di un contratto con il Genoa con riferimento al quale all’epoca dei fatti ha percepito il relativo compenso «pur essendo stato esonerato dal prestare attività in favore della medesima società», e Fernando Antonio Arbotti, agente di calciatori fino al 31 marzo 2015 e successivamente «soggetto che svolge attività rilevante nell’ordinamento federale in conseguenza dei mandati ricevuti». Stralciate le posizioni dell’ex ds Daniele Delli Carri e dell’agente di scommesse Luca Impellizzeri. Il processo dovrebbe tenersi il 10 e l’11 agosto. A tutti è contestata la violazione dell’articolo 9 del codice di giustizia sportiva (associazione finalizzata alla commissione di illeciti disciplianari, fra i quali illeciti sportivi e effettuazione di scommesse illecite): a questa preunta associazione la Procura contesta una distribuzione di ruoli predeterminata. In particolare, Antonino Pulvirenti «in qualità di capo e promotore», l’ex ds Daniele Delli Carri e Arbotti, «in concorso con Di Luzio e M. », con il ruolo di organizzatori, Giovanni Luca Impellizzeri con il ruolo di finanziatore, «Cosentino in qualità di partecipe». Per Pulvirenti, Delli Carri, Impellizzeri, Arbotti e Di Luzio è contestata l’aggravante dell’ex articolo 9 comma 2 che prevede l’aggravante nei confronti di coloro che promuovono, costituiscono o gestiscono l’associazione, nonchè per i dirigenti federali e gli associati all’Aia. Secondo la Procura federale le “condotte” dell’associazione erano «finalizzate ad alterare il regolare svolgimento e il risultato di gare del campionato di calcio di serie B» nel quale era impegnato il Catania «mediante dazioni di denaro costituente il compenso per l’illecita attività posta in essere ovvero mediante scommesse dall’esito sicuro perché realizzate su gare combinate. Programma perseguito con un assetto stabile e con una distribuzione di ruoli predeterminata», come si legge nel dispositivo.