STAMPA – Punizione e zona retrocessione

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Profondo rosso…azzurro Il Catania subisce il poker (Blog Sicilia)

“Il Catania regge l’urto della Juve per venticinque minuti, l’entusiasmo della linea verde schierata da De Canio si infrange sul destraccio di Vidal sporcato da Rolin e sulla pennellata sontuosa di Pirlo che, di fatto, chiude i giochi nel primo tempo. I rossazzurri partono forte, senza timore, ispirati dalla spensieratezza di Keko e Petkovic, con lo spagnolo “in miniatura” in grado di disorientare la difesa bianconera. La beata incoscienza della squadra varata da De Canio produce un risultato splendido, quanto inaspettato: limitare la Juve e tenerla sempre in allerta. Il Catania, però, non possiede la classe e il cinismo della squadra di Conte, quella spietata cattiveria sotto porta che dopo 15’ inibisce Bergessio a pochi passi da Buffon, con Chiellini in recupero miracoloso. Un’occasione sciupata clamorosamente.

Debacle Catania, Juve a valanga: adesso è zona retrocessione (Catania Today)

“Finisce 4-0 per i bianconeri. Dalle stelle alle stalle rispetto alla passata stagione. Il Catania piomba in piena zona retrocessione a tre lunghezze dalla quart’ultima e alla vigilia della sfida contro il Napoli al San Paolo“

“Dalle stelle alle stalle. Il Catania piomba in piena zona retrocessione. Tre le lunghezze dalla quart’ultima e alla vigilia della sfida contro il Napoli al San Paolo. La squadra di De Canio deve inoltre fronteggiare gli infortuni di Barrientos e Plasil, gli uomini più rappresentativi della squadra. Chi più ne ha più ne metta insomma. Questa sera in campo non c’è stata storia. Almeno dalla mezz’ora in poi. Prima infatti i rossazzurri hanno dato filo da torcere alla Juventus. Poco, troppo poco. SOLO 30 MINUTI. E’ il Catania della stagione odierna. Parte bene nella parte iniziale della gara. Così anche contro il Sassuolo. Poi sparisce del tutto dal terreno di gioco in balia della forza degli avversari. Condizione fisica precaria? Sembra proprio di no. A mancare sono le idee e le trame di gioco. Eppure oggi De Canio era riuscito a trovare una soluzione interessate con un modulo inedito, 3-4-1-2, e un Keko in grande forma e capace di spaventare la retroguardia bianconera. Illusione questa che dura quasi mezz’ora, quando una sfortunata deviazione regala la rete a Vidal. Il vantaggio bianconero è il via libera per la disfatta rossazzurra. Poco dopo ci pensa Pirlo con una parabola da calcio piazzato a bissare il risultato prima del fischio di chiusura dei primi 45′ minuti.

Punizione pesante allo Stadium Juventus-Catania finisce 4-0 (Live Sicilia)

“Il responso dello Juventus Stadium è impietoso per un Catania volenteroso ma inconcludente. La Juventus seppellisce i rossazzurri con quattro gol (due per tempo) acuendo una crisi che sembra irreversibile per la squadra recentemente affidata a De Canio. Il tecnico materano deve fare i salti mortali per mettere insieme una formazione accettabile, considerata anche l’indisponibilità di Plasil che si aggiunge a quella di Barrientos. Eppure l’inizio potrebbe sorridere agli etnei solo se Bergessio tirasse al volo da ottima posizione invece di tentare un improbabile stop. Poi lo stesso Bergessio, ben servito da uno sgusciante Keko, vede la sua conclusione finire incredibilmente sul fondo dopo una deviazione fortuita di Bonucci. Il Catania spreca la sue chance mentre la Juventus colpisce al 26 quando nessuno contrasta Vidal al limite dell’area e la conclusione del centrocampista viene deviata in porta dal tardivo tentativo di opposizione di Guarente. I rossazzurri accusano il colpo e Pirlo segna il comodo raddoppio con la sua specialità, ossia una perfetta punizione dal limite che si spegne alle spalle di Andujar dopo aver scavalcato la barriera ospite. Ad inizio ripresa, Petkovic sbaglia una clamorosa occasione per riaprire il match, emulato poco dopo da Almiron che non approfitta di uno scivolone di Bonucci e si fa recuperare da Chiellini che salva la sua porta in scivolata. Gol sbagliato…gol subito: anche stavolta la regola si conferma quando Tevez approfitta di un’indecisione di Legrottaglie, salta Andujar e deposita in fondo al sacco.

Il Catania sotto la valanga (La Sicilia Web)

“Valanga bianconera sul Catania. Quatto reti che lasciano la squadra di De Canio in una situazione di classifica a dir poco complicata (penultimo posto insieme con il Sassuolo, in attesa dell’impegno del fanalino di coda Chievo nel posticipo contro la Roma capolista) e non aiutano certo il morale di una squadra in vistosa difficoltà. 30 MINUTI. Che non fosse una partita semplice era chiaro a tutti. Come era chiaro che una sconfitta in casa dei campioni d’Italia in carica, da affrontare per di più in formazione d’emergenza, potesse essere messa in qualche modo in preventivo. Quel che magari ci si auspicava, era, se non il colpaccio, quanto meno una prestazione incoraggiante, che potesse fornire segnali di ripresa sia sul piano del gioco che della tenuta fisica e mentale. Il Catania ci prova, ma dura meno di mezz’ora. Sino al gol, peraltro episodico, di Vidal, a segno con la complicità di una doppia deviazione di Guarente e Rolin, gli etnei riescono a tenere botta alla Juventus. La squadra di Conte non ha l’intensità esibita contro il Genoa e il 3-4-1-2 varato da De Canio pare reggere. KEKO. La vivacità di Keko è il collante che permette ai rossazzurri di non patire troppo gli avversari. Piazzato tra le linee a dare sostegno al duo formato da Bergessio e Petkovic (sorpresa di giornata) e a infastidire Pirlo in fase di non possesso, lo spagnolo si fa apprezzare per dinamismo e intraprendenza dando al Catania quei cambi di ritmo che altrimenti mancherebbero. Non è un caso che sia proprio l’iberico a dare vita all’offensiva più importante degli etnei con un’accelerazione in contropiede che non viene sfruttata a dovere da Bergessio. CROLLO. Quando però i bianconeri trovano il vantaggio, seppur in modo casuale, il Catania si smarrisce


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