STAMPA – Rabbia Cellino, Cagliari non al top

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Cellino: “Il Cagliari è solo” (La Gazzetta dello Sport)

Due giorni di riposo dopo la gara di Udine e appuntamento ad Assemini mercoledì pomeriggio. Il Cagliari sfrutta la sosta per tirare il fiato, prima di riprendere a lavorare in vista della gara col Catania del 19 ottobre. I tifosi si augurano che quella con i siciliani possa essere la gara del ritorno al Sant’Elia, anche se il presidente Cellino, in un’intervista nel dopo gara del Friuli, si è detto preoccupato: “Il Cagliari è solo, non gioca più per nessuno. Io stesso non sono potuto andare a Udine per tenere la candela accesa e far così lavorare gli operai anche di notte. Ho spaccato il televisore, già avevo intuito l’andazzo prima che segnasse l’Udinese. Ma se il Cagliari non ha motivo di esistere, chiudiamo tutto e non se ne parla più”. Nel frattempo i lavori vanno avanti, con la speranza di aprire le porte almeno per 5mila tifosi, come confermato qualche giorno fa da Achille Serra, in rappresentanza della Lega Calcio. La squadra, come detto, si ritroverà mercoledì ad Assemini. Mancheranno i tre nazionali (Astori, Ibraimi e Pinilla), mentre sono da valutare le condizioni di Cossu e Pisano, che potrebbero tornare disponibili. certo il recupero di capitan Conti, che ha scontato la squalifica, come certa anche l’assenza di Ekdal, che ne avrà fino a dicembre.

È un Cagliari col freno a mano tirato (La Nuova Sardegna)

I rossoblùgiocano benema hanno difficoltà a finalizzare. La classifica non è esaltante e col Catania sarà già spareggio

“Il Cagliari gioca bene. E’ una squadra che può stare nella parte sinistra della classifica. Puòessere lamina vagantedel campionato. Quanti complimenti hanno ricevuto i rossoblù in questi mesi. Poi vai a guardare la classifica e ti accorgi ched dopo sette giornate la formazione di Diego Lopez non è poi così lontana dalla zona retrocessione.Una sola vittoria finora, quattro pareggi e due sconfitte, l’ultima delle quali, a Udine, figlia di un atteggiamento mentale che la squadra deve modificare. E’ bello sul piano estetico provare a giocare come il Barcellona (con i dovuti distinguo), ma poi nel calcio bisogna fare anche gol, altrimenti i risultati non arrivano e le cose si complicano. Niente di allarmante, sia chiaro. La stagione è appena alle prime schermaglie, però già dopo la sosta, quella col Catania sarà una sfida delicatissima, da non sbagliare per non aprire il capitolo crisi che non si samai quali risvolti può avere.Massimo Cellino non si sogna nemmeno dimettere in discussione l’allenatore. E’ una sua scelta e la difenderà sempre. Però è un presidente che sa guardare oltre e se si renderà conto che la musica noncambia, allora ledecisioni da assumere potrebbero


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