STAMPA – Ribaltone in casa Foggia

Redazione

CATANIA –Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Foggia, il ribaltone di Ferragosto Esonerato De Zerbi, c’è Stroppa (La Gazzetta dello Sport)

“R ivoluzione di Ferragosto a Foggia: esonerato il tecnico Roberto De Zerbi, al suo posto arriva Giovanni Stroppa. Alla base della decisione una serie di divergenze tra la società e l’allenatore bresciano sul mercato. De Zerbi aveva scelto di rimanere a Foggia per riuscire a centrare la promozione in B, dopo averla sfiorata nell’ultimo campionato, rifiutando anche proposte importanti da Crotone, Verona e Ascoli. A giugno, subito dopo la finale playoff persa con il Pisa, il tecnico aveva rinnovato (contratto triennale) e dato una serie di indicazioni per rinforzare l’organico. STRAPPO In realtà da alcune settimane il rapporto con la società si era incrinato. Alcune attese sul mercato non avevano convinto l’allenatore, che premeva per avere a disposizione un centravanti che potesse sostituire il bomber Iemmello (29 gol nell’ultima stagione), tornato per fine prestito allo Spezia. Dei grandi obiettivi individuati per l’attacco ne sono sfumati diversi (Cacia e Maniero su tutti). Il mancato arrivo di Zito dalla Salernitana, due giorni fa, ha creato le ultime tensioni e causato l’ultima dura lite con i dirigenti, terminata poi con l’esonero di ieri mattina. Il tecnico ieri si è lasciato andare a uno sfogo per chiarire la propria posizione: «Sul mercato ho chiesto alla società di allestire una squadra importante. Il mancato rinnovo di Gigliotti, il non aver ancora sostituito Iemmello e Di Chiara da tempo partenti, alcune trattative saltate per ragioni futili o la mancanza di attenzione, sono alcune tra le cause della mia insofferenza. Ho rinunciato a categorie superiori perché mi sento questa squadra una questione di pelle e non sono pentito. Ritengo di essere a posto con la mia coscienza».