STAMPA – Ricchiuti, che storia! Marchese, spiragli di..

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Ricchiuti con la valigia: ma alla fine resta alla base (La Sicilia 19.02.2013)

“. Da quattro stagioni si verifica sempre lo stesso, curioso, caso

“L’uomo con la valigia e con un sorriso grande così. Adrian Ricchiuti sembra vivere quel film «Ricomincio daccapo» nel quale il protagonista ogni mattino s’alza dal letto e vive sempre la stessa, identica giornata. Il centrocampista argentino, adottato dai riminesi, del Catania calcio da quattro stagioni viene quasi annunciato come ceduto ai (molti) corteggiatori. Alla fine della sessione del mercato di riparazione rimane, gioca, fa bene, fa soprattutto gruppo e si fa voler bene da tutti: compagni, tifosi, tecnici, dirigenti. Riassumiamo brevemente. Arrivato nel ritiro di Ferrara, sede in cui il Catania preparava, in estate, l’amichevole con la Spal quattro stagioni fa (gestione Atzori), Ricchiuti visse anche il cambio di allenatore. Con l’avvento di Mihajlovic, a gennaio, il Catania preparò una curiosissima trasferta di una settimana per affrontare il Genoa due volte (una in Coppa) e la Samp nel giro di appena otto giorni. S’era chiuso l’accordo per il passaggio di Ricchiuti al Padova, la società acquirente l’aveva anche annunciato. Adrian aveva i bagagli pronti, le lacrime agli occhi, aveva salutato i compagni, ma… «A Mihajlovic – ricordò all’epoca dei fatti – serviva un mediano in Coppa Italia. Mi chiese se ero disponibile, dissi di sì. Andò bene, giocai tutta la stagione in quel ruolo». E che prestazioni, quelle di Ricchiuti, adattato da fantasista a mediano. L’anno successivo la stessa musica. Giampaolo non prevedeva, nel suo modulo, un fantasista. E, allora, Ricchiuti può essere ceduto. Poi arriva Simeone e il «Cholo» blocca tutto. Ha bisogno di Adrian che, al solito, gioca e fa bene, raccogliendo applausi a non finire. Ancora una volta, il Padova, che s’era prenotato, resta a mani vuote. E anche un po’ perplesso.

Marchese, dopo la pace c’è la firma per il rinnovo? (La Sicilia 19.02.2013)

“La società apre uno spiraglio, ma gli accordi sembrano fatti La volontà del ragazzo? Restare alla base, ma i corteggiatori…

“E se il commissario tecnico Cesare Prandelli lo chiamasse in Nazionale al pari di Lodi? I due farebbero certamente comodo

“I titoloni sui giornali, le pagelle che lo giudicano all’unisono il migliore in campo di Catania-Bologna. Il giorno dopo, per Giovanni Marchese, è stato un lunedì come molti altri. Famiglia, amici, il suo cane fedelissimo, il riposino, l’organizzazione della settimana di lavoro che comincerà oggi, con la ripresa degli allenamenti, obiettivo il Parma. Al momento dei commenti post partita, Marchese non credeva proprio che il presidente avesse accennato ai percorsi europei, questa volta sì, accessibili al Catania: «Ma veramente? » chiedeva ai cronisti. Pensava a una nostra esagerazione, poi ha visto immagini e letto i primi commenti… Umile, misurato, mai fuori dalle righe, Marchese e il Catania sembrano avere riallacciato un rapporto che sembrava essersi non solo sfilacciato, ma compromesso in maniera definitiva. Ma adesso come stanno le cose? Il presidente Pulvirenti ha lasciato intendere che c’è uno spiraglio per allungare il rapporto tra il terzino sinistro e il Catania. «Alla fine della stagione so come andrà a finire, ma non ve lo dico». Quando il presidente dice così, qualcosa cosa sotto. In realtà, difficilmente Marchese rimarrà in rossazzurro, anche se nel calcio accade di tutto e l’esatto contrario nel giro di poche ore. Una certezza, che fa piacere ai tifosi, è dettata dal verdetto emerso dal campo: Marchese, che sia in partenza, o che rinnovi, che giochi o che subentri in corsa, è sempre lì, pronto a dare il suo contributo. E non è un particolare comune a tutti i calciatori che si trovano nella sua posizione. Mettetevi nei panni di Marchese. E’ a scadenza con il Catania. Se dovesse farsi male, andrebbe in infermeria, non certo in società per la firma. E se è vero che il procuratore ha allacciato discorsi per la stagione successiva, di fronte a un imprevisto potrebbe saltare tutto quanto. Insomma, Marchese, in queste 25 giornate di campionato, che abbia giocato e meno, ci ha messo la faccia e soprattutto le gambe. E’ un professionista legato al Catania e deve fare il suo dovere. Sai che c’è di nuovo?


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