STAMPA – Ripartire con Pellegrino e più tifosi di prima

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Pellegrino, il ragazzo diventato saggio (La Sicilia 14 Agosto 2014)

Tranquilli, il ragazzo è cresciuto. E’ cresciuto, maturato, ha fatto esperienza, ha pagato i conti che doveva pagare, ha capito, ha svoltato. Conserva il viso da ragazzino, ma che ci vuoi fare, così è, un po’ il bello della natura, anche se quei tratti continuano a farti passare per un pischello e non lo sei. Ma sotto quel viso oggi c’è l’uomo che si è dovuto riconquistare la fiducia di un ambiente difficile, quello del calcio, e la fiducia di una famiglia molto esigente e per nulla facile, il Catania di Nino Pulvirenti. Non dimenticare, alla vigilia del fischio d’inizio della nuova stagione rossazzurra, la scommessa che si sta giocando Maurizio Pellegrino, una sorta di “all in”, tutto dentro, tutto sul tavolo, un piatto che ha un valore gigantesco. Non dimenticarlo, perché molto dipenderà quest’anno da quel che il ragazzo che s’è fatto uomo, saprà fare, riuscirà a combinare, saprà tirar fuori da una squadra che sembra stratosferica e, proprio per questo, diventa maledettamente difficile da governare, un’impresa attimo dopo attimo, momento dopo momento, allenamento su allenamento direttiva su direttiva. Quante se ne sono sentite e quante se ne sentono su Pellegrino. Prima ci fu lo sconcerto, quando gli affidarono in extremis, e già troppo tardi in verità, una squadra che con un po’ di equilibrio e un po’ di serenità agguantata prima non sarebbe mai, diciamo mai, potuta retrocedere. Allo sconcerto seguì lo stupore, per quei risultati che furono frutto non soltanto (anche, ma non solo) del fatto che s’era arrivati ad un passo giusto dalla fine e rimaneva ben poco da giocarsi e assai poco per sperare in un miracolo. Quei risultati furono anche frutto di una gestione distesa, di un lavoro coordinato, forse per la prima volta nella stagione balorda, tra la società e un tecnico. Scelte coraggiose, scelte giuste, scelte mirate. E il Catania, quanto meno, retrocesse senza la mortificazione finale, senza essere umiliato. La mano di Pellegrino c’era in quel finale, la società si era fidata e si era affidata al ragazzo che era stato prima chiamato a coordinare uno dei gangli nevralgici del Catania, il settore giovanile. Ma ubi maior, e così, via per la seconda ed ultima volta Maran, tutto era caduto sulle spalle di Pellegrino. Con quel risultato che abbiamo ricordato. E che convinse Nino Pulvirenti e Pablo Cosentino, a tagliar corto nel giro di 48 ore l’affannosa ricerca di un allenatore che potesse prendere in mano il Catania per riportarlo in Serie A. Perché non Maurizio, si chiesero entrambi. E fu subito sì.

Un altro argentino a Catania Dal Basilea ecco Sauro (La Gazzetta dello Sport 14 Agosto 2014)

Staccate già più di 10 mila tessere Nemmeno in A erano così tante

“Tutta la città aspetta il Catania. Poche ore appena e domenica la squadra rossazzurra comincerà la lunghissima stagione, in un (putroppo) ritrovato campionato di Serie B con un interessante prologo che, poi, sarà un esame vero, il primo di una lunga serie. C’è il turno di Coppa Italia, per di più in casa, visto che al Massimino arriverà il Sudtirol. Per il tecnico Maurizio Pellegrino si tratta di una verifica importante: «Aspettiamo la partita di Coppa come un passo fondamentale per avvicinarci alla prima di campionato con la giusta tensione, con un’intesa che ora si è sviluppata». L’abbraccio della città Catania ha subito abbracciato la squadra. Gli abbonati hanno superato le 10 mila unità, e sono almeno mille in più rispetto alla (disastrosa) stagione passata vissuta in Serie A, che avrebbe dovuto essere un naturale seguito dopo l’ottavo posto del campionato 201213 ma che è stata una rovinosa caduta. I catanesi amano la propria squadra e per una questione d’orgoglio e una campagna oculata, con prezzi molto ridotti, hanno deciso di restare al fianco del gruppo del presidente Pulvirenti. Contro il Sudtirol la prevendita è partita spedita. Biglietti di curva a tre euro per gli abbonati, a sette per gli altri. Un invito a cena domenica, che molti tifosi non si perderanno perché la curiosità attorno a questo gruppo che è diventata morbosa. Il prologo Nelle precedenti tre partite amichevoli, il Catania ha ricevuto a Torre del Grifo quasi diecimila persone che, a turno, visto che la capienza è limitata, si sono dati il cambio sugli spalti per osservare la squadra contro avversari non di grido. Ma quando gioca il Catania non c’è afa che tenga (si è giocato anche con 40 gradi). Lo zoccolo duro e qualcosa in più, sarà allo stadio in una data impossibile: domenica sera, quella da bollino nero del rientro post ferragosto. Ma, traffico a parte, il Catania sarà seguito e applaudito alla prima uscita. Ci sarà una corsa all’ultimo momento per acquistare i biglietti. Dipenderà anche dalla voglia last minute di recarsi allo stadio. C’è entusiasmo, c’è ottimismo, c’è qualcosa nell’aria che si respira dopo otto anni in Serie A e dopo una retrocessione amara. C’è la voglia di ripartire, forti di una campagna acquisti oculata e di spessore.


Be the first to comment on "STAMPA – Ripartire con Pellegrino e più tifosi di prima"

Leave a comment