STAMPA – Rivoluzione? Nuova occasione!

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Cataniamania: un’altra chance si concede sempre (Calciomercato.com – Antonio Costa)

“La massima serie è un lusso assoluto e nel calcio italiano di oggi permette alle squadre che vi partecipano di garantirsi la sopravvivenza. Ecco perchè la società rossazzurra dà l’idea di voler fare di tutto per costruire una squadra che consenta di lottare subito per conquistare l’immediato ritorno in Serie A. Al momento però rimane solo l’idea, perchè a questa dovranno seguire necessariamente i fatti. I primi ad onor del vero ci sono stati, perchè le conferme di alcuni giocatori di talento permettono sicuramente di pensare ad una squadra che può vantare delle individualità superiori a quelle delle dirette concorrenti. Questo ovviamente non può minimamente bastare perchè, al contrario di quanto avvenuto nella stagione scorsa, bisognerà innanzitutto lavorare sul gruppo e non sul singolo. E’ chiaro però che ci vorranno proprio quegli innesti che devono necessariamente permettere di primeggiare in un campionato difficile come quello cadetto, ma i nomi che vengono fuori dalle prime trattative in essere sono di tutto rispetto, dato che si parla con insistenza di giocatori del calibro di Calaiò e Rosina. Poi c’è la suggestione del ritorno di Adriano, che da un lato preoccupa chi ricorda i suoi momenti difficili e dall’altro galvanizza chi spera che abbia messo la testa a posto. Certo, se fosse davvero così il Catania potrebbe trovare in lui il simbolo della riscossa. Alla fine però è bene ribadire che nella prossima stagione non conteranno solo le motivazioni, ma sarà fondamentale avere anche giocatori integri sin dalla prima giornata di campionato per lottare ad armi pari con chiunque già dall’inizio.

Catania, comincia così la rivoluzione mentale (La Sicilia 31 Maggio 2014 – Andrea Lodato)

Più ordine. Dalla nuova coppia nascerà più ordine, sia tattico che atletico, per tutta la squadra rossazzurra

“Una totale, perfetta, inequivocabile sintonia, una sincronizzazione di pensieri e azioni, un feeling tecnico operativo ma anche umano che consenta di arrivare al prodotto perfetto. Ogni mossa studiata, ogni scelta ponderata, i tempi rispettati, anche se in un caso è stato necessario attendere che si chiudessero determinate trattative (e anche certe porte) per arrivare alla definizione dell’accordo. Il Catania riparte dalla Serie B per vincere e lo fa con quella che è una autentica rivoluzione, al punto che ieri le ultime mosse della società del presidente Pulvirenti hanno molto fatto discutere anche a livello nazionale. Perché l’arrivo di Giampiero Ventrone non è un fatto marginale, né secondario, né può passare come un ingaggio scontato, tutt’altro. Ventrone è stato uno dei protagonisti della Juventus di Lippi che vinse tutto, al di là delle polemiche e degli strascichi che quella stagione portò con sé. Ma, per esser chiari, Ventrone non è solo il personaggio di quell’era juventina, è anche l’uomo che Antonio Conte, oggi considerato a ragione uno degli allenatori più forti e più quotati del calcio europeo, avrebbe fortemente voluto. E Conte e Ventrone avrebbero potuto lavorare insieme se l’allenatore, come pareva avesse lasciato la Juventus, magari con destinazione Milan. Era già tutto pronto. Poi la Juventus ha deciso di tenere a tutti i costi Conte, Ventrone con la società bianconera non ha rapporti idilliaci e non se n’è fatto nulla. E qui il Catania, che da tempo aveva preso contatti con Ventrone, è tornato alla carica ed ha chiuso l’accordo biennale. Così nasce l’accoppiata Pellegrino-Ventrone, testa, ragione, equilibrio, saggezza tattica e muscoli, rigore atletico, determinazione, spirito di battaglia. Il presidente Pulvirenti e l’amministratore delegato, Cosentino, non hanno dubbi: Pellegrino e Ventrone daranno vita ad un abbinamento vincente, ad una forza motivazionale che potrebbe e dovrebbe fare la differenza. Del resto sulle due scelte la società ha fatto una riflessione profonda, ma rapida, perché non c’era da perdere tempo, non c’era da attendere che altri scegliessero e se qualcosa o qualcuno avanzava provare a portarlo a Catania. A Catania la società voleva un tecnico pronto ad intestarsi la causa del riscatto, anche con un orgoglio personale, anche con una rabbia dentro per un obiettivo mancato per un soffio, quella salvezza che sarebbe stata un miracolo.


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