CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.
La scelta di Rolin (La Sicilia)
“Il nazionale uruguaiano si presenta «Ho voluto Catania in barba alle big»
“Il giocatore: «Mio padre, primo allenatore, è stato importante per me. Se sono qui lo devo principalmente a lui». Il vicepresidente del Nacional: «Dimostra chi sei». L’amministratore delegato rossazzurro, Sergio Gasparin: «Un’operazione davvero importante»
“«Ragazzo, fatti valere ». Quando la conferenza stampa, affollata e attesissima, per presentare Alexis Rolin si chiude, il difensore uruguaiano dribbla fotografi e cronisti per appartarsi con il suo primo allenatore. Che è anche il padre, German. Un abbraccio, una bottarella sulla spalla che vale come una benedizione di un genitore oggi orgoglioso, ieri più che mai severo verso il suo figlioletto che, ad appena cinque anni, s’era messo in testa di diventare un calciatore professionista. Il grande salto in Italia è sancito dalle firme su un contratto di cinque anni. Rolin farà parte del futuro rossazzurro. Papà sorride e rivela: «L’ho messo di fronte alla realtà dei fatti: nel calcio è difficile emergere. E lo so io che ancor oggi alleno i ragazzini del Nacional e prima quelli del Danubio ». Gongola, il presidente Pulvirenti. «Su Rolin c’erano molte squadre, complimenti a Gasparin per aver condotto un’azione così efficace». In prima fila lo staff di procuratori di Rolin, i parenti e il vice presidente del Nacional, Guglielmo Pena, che poi prende posto sul palchetto e sibila: «Vai, Alexis, difendi i colori rossazzurri del Catania, che sono anche quelli del Nacional, con l’amore e la grinta che hai avuto in casa nostra»
Rolin: «Catania, adoro Thiago Silva» (La Gazzetta dello Sport)
“Papà Hernan lo accarezza con lo sguardo mentre Alexis Rolin si presenta al nuovo pubblico italiano usando la modestia e il garbo come biglietti da visita. Il nuovo centrale difensivo delCatania è arrivato in Italia scortato dal padre che è stato anche il suo primo allenatore nelle giovanili del Danubio dove iniziò a tirare calci all’età di 5 anni: «Mi faceva sgobbare il doppio degli altri per non farmi sentire privilegiato ». La serie A come tutti i sudamericani la conosce bene per averla seguita in tv: «So che è ben differente dal calcio uruguaiano, mi aspetta un duro lavoro ». Con l’ultima squadra, il Nacional di Montevideo ha vinto 2 volte il campionato: «Ora però sono qui per imparare le regole e i trucchi del calcio italiano. Atleticamente sono pronto, ma non posso partire con l’idea di fare subito il titolare perché sarei presuntuoso». Il suo nulla osta per scendere in campo in ogni caso non sarà pronto prima della seconda giornata (in casa contro il Genoa).
ECCO ROLIN: «SONO VELOCE E GIOCO DANTICIPO» (Il Corriere dello Sport)
“Luruguaiano: «Felice di essere in Italia. La serietà del Catania mi ha conquistato subito»
“«Lobiettivo è quello di disputare un gran campionato, ma non posso pretendere subito una maglia»
“Rock and Rolin. La roccia rossazzurra veste la maglia numero 5, si chiama Alexis e ha un soprannome eloquente: la muraglia. Il nuovo colpo di mercato targato Catania si presenta a Torre del Grifo accompagnato dal padre German, seduto in prima fila a godersi uno dei giorni più importanti della carriera del figlio: «E stato il mio primo allenatore e non mi ha mai risparmiato alcunché» , garantisce il difensore uruguaiano.
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