STAMPA- Rolin&Plasil, carattere è antidoto contro la Roma

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Catania, undici guerrieri alla Plasil per affrontare la Roma a muso duro (La Sicilia 19.12.13)

“Educato, determinato e lucido in campo e fuori, Jaro è il simbolo di chi non si arrende Rispetto. Il centrocampista ceco rispetta tutti, ma pretende lo stesso dagli altri

“Se c’è un simbolo di continuità, nella buona e nella cattiva sorte, questo è Jaroslav Plasil. E nessuno potrà obiettare, perché al di là dei risultati ottenuti dal Catania, al di là delle prestazioni corali, le gare costruite dal nazionale ceco sono sempre state al di sopra della sufficienza. E, allora, parafrasando uno degli slogan degli ultras e delle curve, ci vien facile titolare: Catania, vogliamo undici Plasil. Perché al di là del suo comportamento in partita, quindi da professionista in campo, ci sono aspetti del ragazzo che fanno veramente riflettere. In chiave positiva, ovvio. Vi raccontiamo l’episodio che sembra insignificante, ma che serve a capire il personaggio (taciturno) che è Plasil. Giorni fa eravamo a colloquio con il presidente Nino Pulvirenti. Si discuteva di calcio, certo. E’ passato Plasil, tutto imbacuccato. Aveva in testa un cappellino di lana. Si è fermato, se lo è tolto in segno di rispetto verso il suo datore di lavoro. Ha stretto la mano a tutti quanti quasi inchinandosi, un po’ come faceva il Morimoto prima maniera. Ecco, Plasil è anche questo. Un po’ inaspettato per chi non lo conosce e per chi non ne riconosce ancora il garbo e la signorilità. E il presidente Pulvirenti stesso ci spiegava con entusiasmo che persona è il centrocampista. Rispettoso, ma, ovviamente, uno che pretende rispetto. E soffre in questo momento. Tanto che quando il Catania becca gol, è il primo ad andare a cercare il pallone e a collocarlo sul disco del centrocampo per ricominciare a giocare. Non si arrende, non perde tempo, non manca di rispetto a nessuno, avversari compresi, anzi lo dà con l’umiltà dei campioni. Al di là degli episodi, Plasil ha mostrato tutta la sua classe. Corsa, visione di gioco, accelerazioni. Ma quando una squadra è ultima in classifica, a perdere terreno sono anche i conducenti, coloro che guidano e che sono abituati a farlo. Siccome c’è un momento in cui la risalita comincia, ecco che Jaroslav potrebbe essere un punto di riferimento, un’ancora sulla quale appigliarsi per non affondare ancora di più e per non deprimersi. Izco e Plasil laterali, uno tra Guarente e “Taxi” centrale di centrocampo. Con una formula così, il Catania conta di vincere le due partite di fila che sarebbero la medicina giusta per risalire la china. Soprattutto per riacquistare quel morale fino a oggi smarrito, anche se lo 0-0 con il Verona, è sembrata sì una mezza sconfitta, ma guardando solo alla prestazione, dà segnali di ripresa. Pulvirenti, ovviamente, stima Plasil, altrimenti perché ha insistito per averlo, seppur in prestito? Un’operazione immediata, perché c’era altra concorrenza e non si poteva fare altrimenti, a proposito della formula dell’affare. Per Jaro si è sbilanciato persino il vice Cosentino, uno che mai parla e men che meno dei singoli: “E’ stato un acquisto molto sottovalutato, vedrete in tv che giocatore è approdato al Catania”. Questa frase, pronunciata alla vigilia del match contro l’Italia che il calciatore rossazzurro ha disputato prima di esordire con la casacca del Liotru, è stata profetica.

C’è l’antidoto per la Roma Il Catania alza il muro Rolin (La Gazzetta dello Sport)

Il centrale sostituirà Spolli e al centro farà coppia con Legrottaglie: con lui in difesa l’ultimo acuto contro l’Udinese

“Nel Catania delle mille assenze e nella difesa sempre in emergenza è nuovamente Spolli a doversi fermare. Il difensore argentino che salterà per squalifica la trasferta dell’Olimpico, sponda giallorossa, era da poco rientrato dopo una pausa per infortunio. Recuperato dal problema muscolare, Spolli era tornato in campo nella partita persa in casa contro il Milan (13) seguita poi dalla trasferta di Genova contro la Sampdoria (2 a 0 per i blucerchiati) e infine, la settimana scorsa, dalla partita casalinga contro il Verona (0 a 0). Ora gli toccherà rimanere al palo un ancora un turno per la sanzione del giudice sportivo che lo ha stoppato per un turno. Assetto Il Catania è reduce da una delle rare partite di questo campionato chiuse senza subire reti: uno degli aspetti positivi della gara contro la rivelazione Verona è stato proprio quello di avere conservato la sua porta imbattuta. A questo punto però De Canio è costretto, ancora una volta, ad un forzato turnover: a Legrottaglie al centro della difesa domenica pomeriggio farà compagnia Rolin. Non si tratta di un’accoppiata inedita, l’ultima volta i 2 si erano ritrovati fianco a fianco fu quasi un mese e mezzo fa, in occasione dell’ultima vittoria dei rossazzurri, contro l’Udinese al Massimino (1 a 0). Ma in quella circostanza Rolin fu utilizzato come terzino destro al posto di Alvarez in una retroguardia del tutto inedita dove al centro c’era la coppia LegrottaglieGyomber e a sinistra Capuano (per Biraghi). Mentre l’ultima apparizione di Rolin rislae a 3 settimane addietro nella gara casalinga contro il Milan quando affiancò Spolli al centro del reparto arretrato. Quella dell’uruguaiano in questo caso non è comunque una scelta obbligata, dal momento che De Canio avrebbe anche un’alternativa, cioè Gyomber, pure questa abbastanza valida. Ma la scelta del tecnico sembra però orientata verso il difensore di colore.


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