STAMPA- Salvezza è calcoli, fiducia e calciomercato

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

UNA SPERANZA CHE NON PUÒ PRESCINDERE DAL MERCATO (La Sicilia 16.12.2013)

“Quando si dice che un punticino muove la classifica. Sensazioni sull’altalena in meno di ventiquattro ore dove rassegnazione e speranza si confondono nella mente. Uscendo dallo stadio sabato sera non dico che fosse subentrata del tutto l’ amara consapevolezza da “game over”, ma un certo scoramento certamente sì, il tutto frutto di un senso di impotenza per un Catania che pur battendosi non era riuscito a cogliere quei tre punti che tutti ritenevamo (e probabilmente lo erano) vitali per la sopravvivenza in Serie A. Pensi così che le altre il giorno dopo stacchino definitivamente i rossazzurri in classifica e, invece, ti accorgi che alcuni pareggi e alcune sconfitte danno sostanza anche al “puntello” che il Catania ha conquistato contro il Verona. Che le paturnie scompaiono d’un colpo? No. Assolutamente no. Anzi subentra la consapevolezza che si sta gettando alle ortiche una stagione che si potrebbe ancora salvare con una ritrovata unità d’intenti (che sembra essere stata smarrita) e, soprattutto, da un progetto mirato che non può assolutamente prescindere da interventi sul mercato che scatterà il 3 gennaio. Vero che sabato sera s’è rivisto in campo Gonzalo Bergessio, ma un’altra prima punta “ci voli comu u’ pani” per dare sostanza ad un reparto che ha dato molto poco in questa prima fase del campionato, visto, peraltro, che Maxi Lopez non riesce a sbloccarsi.

Un po’ di calcoli per sperare nella salvezza (La Sicilia 16.12.2013

Concorrenti. Bologna, Livorno, Sassuolo e Chievo saranno le probabili antagoniste dei rossazzurri

“Bene o male il Catania qualcosa ha guadagnato dall’ultimo turno di campionato. Le sconfitte di Bologna, Sassuolo, Livorno e Chievo, infatti, hanno permesso ai rossoazzurri di capitalizzare al massimo il punticino raccolto contro il Verona che, alla vigilia, poteva suonare negativo ed invece, al controllo dei fatti scaturiti dai risultati degli avversari diretti, fa balenare una fiduciosa prospettiva di speranza. UN PUNTO DI SPERANZA. Magari tenue e poco appariscente, ma forse foriera di qualcosa che potrebbe smuoversi in chiave di svolta decisiva. La giornata appena trascorsa, fra l’altro, ha praticamente eliminato dal gioco della salvezza quella Sampdoria che ha vinto a Verona sponda Chievo ed ha comunque compromesso ulteriormente una delle rivali più pericolose per il Catania, andando soprattutto a considerare che i blucerchiati stano attraversando un momento magico legato all’avvento sulla loro panchina di quel Sinisa Mjhailovic che sta dimostrando di avere attributi notevoli (a Catania, però, lo sapevano in presa diretta).

La storia recente dà fiducia al Catania (La Sicilia 16.12.2013)

Nel 2009-2010 la squadra di Atzori aveva un punto in meno e un distacco maggiore da chi poi retrocesse Pro e contro. Incoraggiano i risultati in casa, deprimono il rendimento in trasferta e il saldo gol fatti-subiti

Crederci si può. Lo dicono i diretti interessati, ovvero i giocatori, lo staff tecnico e i dirigenti; lo prevede la matematica, che con i tre punti a partita apre spiragli clamorosi anche ad una squadra nelle condizioni di classifica come quella del Catania; lo lascia sperare tranquillamente pure la storia, che racconta ai tifosi di oggi come questo gruppo, attualmente fanalino di coda, stia addirittura andando meglio rispetto a «un altro Catania», ovvero quello guidato nella stagione 2009-2010 da Gianluca Atzori prima e da Sinisa Mihajlovic successivamente, che riuscì a garantirsi la clamorosa permanenza in Serie A. Basta mettere a confronto le due classifiche e i rispettivi dati statistici bloccati alla sedicesima giornata, magari ricordando quanto fatto di buono dagli etnei nella gara di sabato sera contro il Verona (va bene, non si è vinto, ma i segnali di risveglio si sono finalmente colti), per ritrovare il sorriso. Non un sorriso smagliante, certo, perché questa sarà comunque una stagione di sofferenza, ma il mezzo sorriso di chi sa di trovarsi nelle condizioni di chi può coltivare l’ottimismo. SALDO PUNTI. Nel dettaglio. Alla sedicesima giornata della stagione del campionato 2009-2010 il Catania appena affidato a Mihajlovic e battuto in casa dal Livorno poi retrocesso di Danilevicius, aveva raccolto il misero bottino di nove punti. Oggi sono dieci, in virtù del pari sgraffignato dal Verona al “Massimino”. Certo, bisogna dire che quel Catania, che poi avrebbe pure acquistato Maxi Lopez (non quello di oggi, ma quello forte e decisivo di allora…), la settimana successiva andò ad espugnare il campo della Juventus, ma se la formazione di De Canio dovesse riuscire a non perdere domenica prossima a Roma, ebbene, ecco che si aprirebbero all’improvviso spiragli di luce proprio come avvenne in quella stagione.


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