STAMPA – Scommesse, Bonucci “capítano”

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Scommesse, Da Costa squalificato serve un vice-Romero per tre mesi (Repubblica – GE)

“TRE mesi di squalifica e trentamila euro di multa. La richiesta di patteggiamento formulata dal procuratore federale Palazzi, è stata accolta dalla Commissione Disciplinare della Figc. Ma Angelo Da Costa non è per nulla soddisfatto. Il portiere blucerchiato, punito dalla giustizia sportiva per non aver denunciato una presunta combine in Ancona-Grosseto del 30 aprile 2010, ieri si è allenato regolarmente. Non ha però nascosto la propria amarezza per una “sentenza” che lo penalizza nonostante in carriera si sia sempre rifiutato di giocare sporco. I tifosi fedelissimi del Mugnainie i compagni lo hanno rincuorato, ma resta un fatto: da oggi e per tre mesi Da Costa non potrà scendere in campo o in panchina. In campionato salterà dieci partite, in Coppa Italia il match del 18 agosto (probabile avversario la Juve Stabia).

Derby dei veleni, sentito Marco Rossi (Repubblica – GE)

“Mai saputo di alcuna combine”

“Cremona, ha preso le mosse da una telefonata del capoultrà genoano Massimo Leopizzi fatta ad un amico nella quale riferiva di avere appreso di una colletta da un milione e ottocentomila euro fatta da tutta la rosa blucerchiata per aggiustare il risultato del derby. I soldi sarebbero stati offerti a cinque giocatori del Genoa, tra cui Rossi, che però avrebbe rifiutato. Ma il capitano rossoblù ha ribadito di non sapere nulla di quanto riferito da Leopizzi all’amico

Sotto processo (Il Secolo XIX)

“Salta il patteggiamento per Conte La Juve attacca: «Atto gravissimo»

“Guerra totale. Politica. Di nervi, di carte bollate e di provocazioni (Bonucci ieri in campo con la fascia da capitano contro il Benfica). Conte e la Juventus però sono furibondi. Pensavano di metterci una pietra sopra. Patteggiareeingoiare il rospo. Ed invece ieri è andato tutto peraria.Laposizione del tecnico leccese è ancora pendente al processo sul calcioscommesse che si è aperto ieri mattina a Roma. Può succedere tutto. Che Conte vadaagiudizio e rischi 7 mesi di squalifica oppure che patteggi(fortilepressionichearrivanodalla proprietà). Ieri però ilbanco è saltato quando tutto sembrava fatto. La Commissione Disciplinare ha rigettato l’istanza di patteggiamento. Doveva essere una giornata tranquilla, formale. Tutto era già stato confezionato nelle stanze dei bottoni: 3mesi di squalificae200mila euro di ammenda. Così avevano concordatoilegalideltecnicolecceseela ProcuraFederale.Appunto,avevano concordato. Senza fare i conti con l’oste, con i giudici. Che non hanno ritenuto congrua la richiesta di patteggiamento.

PER BERTANI CHIESTI 3 ANNI E MEZZO (Il Secolo XIX)

«TRANQUILLI, IN AULA SMONTO TUTTO»

“L’ex dirigente blucerchiato Asmini: «Colletta? Ma se non c’era neanche un premio salvezza»

Sito a sfondonero Juve furibonda “Èunatto gravissimo” (La Stampa)

“Il club: “Qualunque sia l’esito della vicenda è stata lesa l’onorabilità di tutti i soggetti coinvolti”

Scontentati (La Stampa)

“La Corte respinge la richiesta di intesa tra Conte e il pm federale Palazzi “Tre mesi e 200 mila euro sono pochi”. In giornata si cerca un nuovo accordo

Siena, partenza a meno 6 per lo scandalo scommesse (Repubblica – FI)

“I sei punti in meno non spaventano il presidente bianconero:«Dimostreremo sul campo che siamo in grado di guadagnarci la salvezza — dice Mezzaroma — anche partendo con questa zavorra iniziale».

Conte, no al patteggiamento “Sono pochi tre mesi di stop” Ira Juve, ora rischia un anno (Repubblica)

“La società: “Atto gravissimo”. Ma è respinta la ricusazione

“«Non possiamo essere giudicati da un giudice che ha già ritenuto incongrua l’ipotesi di pena concordata», il pronunciamento della Corte Costituzionale nel 1992 citato dal collegio difensivo. Istanze respinte però dalla commissione stessa, che le ha ritenute inammissibili in quanto «un patteggiamento è il frutto di un accordo negoziale — come recita una sentenza della Cassazione del 1999 — e non di accertamento di giustizia. E la commissione ha valutato la congruità senza entrare nel merito. In più l’istanza presentata dopo l’apertura del dibattimento va giudicata inammissibile. E nel caso di specie non esiste ipotesi di astensione e quindi ricusazione ». Il fronte, a quel punto, era già ufficialmente aperto. «Un atto gravissimo», per la Juventus, il parere contrario della Disciplinare a un accordo, raggiunto lunedì mattina con i federali, grazie al quale il club bianconero si sentiva blindato. Anche a fronte delle garanzie ricevute a livelli indubbiamente più alti della procura di Palazzi

La squadra sotto shock, i dubbi e la paura per l’ultima volta di Antonio in panchina (Repubblica)

“Rimane nello staff il suo collaboratore Stellini condannato a 2 anni. Ma per lui non c’è un piano B

“Frode sportiva” per Andrea Ranocchia il difensore dell’Inter domani in Procura (Repubblica)

“Indagini su un gruppo criminale. Sotto accusa per combine i giocatori del Bari 2008

“Non è partito con i nerazzurri per Spalato dove si gioca il match di Europa League. Secondo Andrea Masiello avrebbe partecipato alla combine insieme a Guberti e altri

INSULTI BIANCONERI A PALAZZI (Il Corriere dello Sport)

“China la testa, Palazzi. Incassa il no della Disciplinare al suo patteggiamento. E si becca pure gli insulti di una cinquantina di tifosi bianconeri in arrivo all’ex Ostello della Gioventù: «Pupazzo, uomo di m…» , urlavano in mattinata. Contro la Figc un immenso striscione sullasfalto: «Dal 2006 solo noi. Omessa giustizia. Noi 30 scudetti, voi 30 denari. Palazzi e Carobbio i vostri top player» . Il Procuratore Federale sorrideva amaro, ma riceveva subito la solidarietà della Commissione. Sembrava tutto indirizzato verso i titoli di coda in bianconero. Sino a quel colpo di scena e alla furia della Juventus.

JUVE, BONUCCI CAPITANO (Il Corriere dello Sport)

“Nell1-1 col Benfica spicca il gesto del club: fascia al difensore a rischio squalifica

PIÙ BUONSENSO MENO ARROGANZA (La Gazzetta dello Sport)

“Certo, la prima cosa che viene da osservare è che la Disciplinare poteva risparmiarsi questo eccesso di zelo. Se proprio il famigerato Palazzi, il noto persecutore del calcio italiano e dei suoi tutti immacolati protagonisti, s’era accordato coi difensori di Conte sui tre mesi più supermulta, c’era proprio bisogno di andare a guardarci dentro, a quel patteggiamento? […] E tuttavia, liquidare così i perché della Disciplinare, composta da cinque fior di professionisti, è troppo semplicistico. Ci sono almeno tre buoni motivi per cui quella valutazione di «non congruità» che peraltro, oltre a Conte, ha colpito altre sei situazioni su sedici presentate da Palazzi (segno che il «perseguitato» non è necessariamente il tecnico della Juventus, come invece si vuole dare a intendere), può avere un senso.

Il Siena limita i danni: -6. Il Torino da -1 Grosseto shock: chiesta la Lega Pro a -3 (La Gazzetta dello Sport)

Conte tradito, saltano i patti (Tuttosport)

“Altro che tre mesi e 200.000 euro di multa da devolvere in beneficenza, sei mesi di squalifica patteggiati sono la pena «congrua» per Antonio Conte , secondo la Disciplinare. La Juventus è con vivo raccapriccio e con reazione rabbiosa in diretta con i giornalisti assembrati nellex ostello della Gioventù del Foro Italico: il presidente, lavvocato torinese Sergio Artico , e la sua commissione tirano le orecchie di brutto al procuratore Stefano Palazzi che aveva trovato un accordo sulle due omesse denunce (con capo dimputazione ad avviso dei giudici pesante) troppo al ribasso e troppo sbilanciato dalla parte della salatissima multa.

Accordo col Toro: -1 e multa di 30 mila euro (Tuttosport)

“Cairo precisa: «Nessuna ammissione di colpa, siamo stati coinvolti nostro malgrado»

“Dal suo sito (e poi in una intervista rilasciata da Cairo a Omegna), il Toro precisa: «Il patteggiamento non è unammissione di colpa. Ancor più qui dove il Torino è stato coinvolto suo malgrado a titolo di responsabilità oggettiva per il comportamento presunto di un suo tesserato. Per questa ragione, pur con amarezza, perché il Presidente ritiene la società assolutamente estranea dagli addebiti contestati, il Torino Fc ha deciso di scegliere la strada del patteggiamento». Se proprio non bastasse, arriva anche la specifica di Palazzi, quando respinge la richiesta di ricusazione avanzata dalla Juventus: «Non sussiste – spiega Palazzi – alcun motivo di inopportunità, perchè con il patteggiamento non cè valutazione nel merito delle richieste ma solo in astratto».

 


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