STAMPA – Sfida anemica, vietato sbagliare

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Di Francesco-Maran È sfida anemica tra le versioni bis (La Gazzetta dello Sport)

“Per entrambi esonero e ritorno. Neroverdi: un successo in 14 gare. Fuori casa siciliani senza vittorie da 385 giorni

“Il Sassuolo ha vinto una volta nelle ultime 14 uscite, mentre il Catania non raccoglie tre punti in trasferta da 385 giorni. Numeri da pareggite? Non ditelo ai proprietari: Giorgio Squinzi e Antonino Pulvirenti sono convinti che questa possa essere la domenica della svolta. Condizione Con il ritorno di Eusebio Di Francesco in panchina è tornato anche il sereno. Settimana di porte aperte al centro sportivo di Sassuolo, compreso giovedì per la partita amichevole. Tutto ciò non porta punti, però almeno aiuta il morale del gruppo. La pressione è scemata e anche la condizione può beneficiarne visto che sotto questo aspetto la brillantezza latita. La vittoria contro il Milan del 12 gennaio fu, paradossalmente, il traguardo del primo Sassuolo, non solo di Massimiliano Allegri. Il rilancio del Di Francesco «bis» dovrebbe partire oggi, visto che a Bologna la squadra ha risposto «presente» ma non è andata oltre lo 0-0. E il tecnico punta sul gruppo iniziale più che sugli innesti invernali. Sansone escluso, l’elemento che può dare freschezza. Il Catania non vince in trasferta dal 24 febbraio 2013 (a Parma) e in assoluto solo una volta delle ultime 9 ha raccolto i tre punti. Oggi mancheranno i centrali Rolin e Spolli, altri due nomi per una lista infortunati che si allunga senza soluzione di continuità. Il gruppo di Maran sembra essersi abituato a gestire i problemi fisici, non ancora forse l’idea che da un anno con l’altro si lotta per la salvezza e non più per l’Europa. Dovrà anche imparare a mandare in gol non solo Bergessio per curare l’anemia (20 gol segnati, peggior attacco della A). Calendario Il calendario del prossimo mese sorride al Sassuolo: due delicate in casa (con Samp e Roma) e due più morbide in trasferta (Udine e Bergamo). A Catania invece arrivano Juventus e Napoli subito. Ci sarà il Massimino pieno, ma di fronte ci sono la prima e la terza: le motivazioni dovranno limare l’evidente gap.

Catania, non perdere altro terreno nella classifica degli scontri diretti (La Sicilia 15.03.2014)

“Bisogna tirar fuori gli attributi di riserva, stavolta. Anche perché non è che avanzino molte altre opportunità, da qui alla fine. Anzi, questa è una di quelle che vale il triplo, oltre la banalità dei titoli dei giornali, la comodità degli stereotipi, le frasi fatte e le analisi di circostanza. Tante belle parole in settimana, alcuni mea culpa, qualche riconoscimento che, comunque, anche contro il Cagliari se si è dimostrato di faticare a vincere, si è confermato d’essere duri a morire. Ma Sassuolo non è una tappa come le altre. Siamo ad un altro scontro diretto e il Catania, che avanza arrancando, poco e male ancora in quella che dovrebbe essere una proiezione verso la salvezza, per il momento nel bilancio degli scontri con le dirette concorrenti è in parità con il Chievo (2-0 e 0-2), è in svantaggio con il Livorno (2-0 e 3-3), parte da un buon vantaggio con il Bologna (2-0), è sotto con il Cagliari (2-1 e 1-1) e si parte con il Sassuolo dallo 0 a 0 dell’andata. Questo è il quadro numerico che indica chiaramente la necessità dei rossazzurri di lasciarsi alle spalle non solo in classifica ma anche nella graduatoria degli scontri diretti il Sassuolo e il Bologna. Perché a fine stagione, con questo trend, con il passo lento, ma tutto sommato diffuso, che le squadre stanno tenendo, si rischia di arrivare in un pezzo ristrettissimo di classifica, anche tutti insieme disperatamente. E lì avere una classifica migliore nelle sfide dirette potrebbe risultare determinante. Ecco da dove il Catania deve ripartire, anche da questa stringente necessità, dall’obbligo che ha di non concedere più vantaggi a nessuno. Anche perché accumulare anche dal punto di vista psicologico una quota di ottimismo in più e un sostegno concreto, potrebbe risultare determinante in quello che si preannuncia un rush finale a rischio infarto per tutti. Ci vorranno nervi saldi, personalità, carattere, rabbia, una forza agonistica straordinaria ma anche lucida. Il Catania ha tutte queste caratteristiche? Giustamente i tifosi continuano a chidere, e pretendere, che la squadra supplisca con una maggiore determinazione in campo a quelle carenze che sono state amplificate dalla sfortuna, dagli infortuni, da difficoltà negli innesti dei nuovi. Vero, ma è anche vero che la stessa forza fisica e muscolare, una sorta di trance agonistica non sono il prodotto della disperazione, ma devono essere l’espressione naturale di una reazione anche ragionata, studiata, trasmessa non nei momenti della difficoltà suprema, ma nell’approccio ad ogni partita. In sostanza se parliamo di reazione veemente, il Catania spesso l’ha tirata fuori, ogni qual volta è andata in svantaggio ha provato a recuperare e c’è anche riuscito. Come contro il Livorno e contro il Cagliari.


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