STAMPA- Spezia e Perugia restano in B

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

E’ un Avellino di leoni In 10 elimina lo Spezia e si regala il Bologna (La Gazzetta dello Sport)

“Dopo il Pescara, anche l’Avellino vince in trasferta 2-1 il preliminare e va in semifinale a sfidare il Bologna. Spezia fuori subito come un anno fa a Modena. Una vera impresa quella della squadra di Rastelli (vincente al Picco anche in campionato), che è andata in vantaggio, ha giocato un tempo e i supplementari in dieci e, dopo essere stata raggiunta, è riuscita a segnare la rete del k.o. Il tutto in una serata palpitante, ad altissima tensione dentro e fuori dal campo (1.100 i tifosi ospiti, encomiabili), con mille emozioni, bel calcio e incertezza fino in fondo di 130 minuti epocali

Il Perugia si butta via Impresa del Pescara Adesso c’è il Vicenza (La Gazzetta dello Sport)

“Colpaccio del Pescara, a Perugia guadagna la semifinale con il Vicenza mandando in copertina l’ex Politano. Debuttanti indigesti al Curi, dove aveva vinto solo Stellone col suo Frosinone. A Oddo bastano circa 40’ per ribaltare l’1-0, classifica e pronostici. Non ruba nulla, vince anche ai punti (4-6 le azioni gol), ma sono due episodi bislacchi che danno la piega indelebile al match e mandano k.o. il Perugia. Una panciata-papera di Koprivcec (si fa passare il tiro di Politano sotto il corpo, assist di Brugman) e un tuffo-spaccata di Fossati, versione trattore d’area, che sul dischetto atterra Politano, davanti Fabbri, per eccesso di esuberanza. Rigore sacrosanto. Bjarnason col destro confeziona una sassata che piazza a mezza altezza, palla imprendibile, da studiare nelle scuole calcio. Annulla del tutto il vantaggio di Goldaniga, lesto a saltare di testa (punizione di Fossati) bruciando Pucino, che lo guarda volare e non fa da contraerea