STAMPA – Stovini e Di Marzio: “Il club continua a sbagliare”

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

«Catania, perché Sannino ha mollato?» (La Gazzetta dello Sport)

“Di Marzio: «La società doveva difenderlo, lui non ha colpe e non ha mai avuto la squadra al completo»

“S ui social la rabbia dei tifosi invade le bacheche a tutte le ore. C’è chi ironizza e posta la foto di Gianni Simonelli e rievoca persino il Gagliardi transitato negli anni bui della Serie C2. Chi, invece, inveisce pesantemente e si vede già retrocesso. Chi ringrazia Beppe Sannino, chi invoca rinforzi e una calma difficile da trovare, considerata la tempistica degli eventi. Catania attonita e arrabbiata. Di più: Catania incazzata per le dimissioni choc di Sannino. I tifosi non entreranno allo stadio, almeno una fetta consistente della curva, ma anche molti abbonati diserteranno per protesta o per una rassegnazione che comincia a serpeggiare anche tra i Vip della Tribuna A. FUORI DALLE REGOLE Gianni di Marzio, opinionista ed ex tecnico rossazzurro parla senza mezzi termini, più che mai perché la B la conosce e l’ha vinta con il Catanzaro: «Una decisione che amareggia. Sannino è entrato in corsa, ha ereditato una squadra non sua, ha trovato un gruppo con il sessanta per cento di infortuni, gli acciacchi muscolari sono continuati, che colpe ha? La società sapeva che Beppe avrebbe giocato con il 4­4­2 rispetto al tridente offensivo che è la storia del Catania recente. Mai, Sannino, ha avuto la squadra al completo, ha trovato un Catania retrocesso con giocatori che mai si sono calati nella realtà della B, si sono sempre creduti campioni di Serie A senza esserlo. Ho visto tutte le partite con i calciatori che giocavano sul piano individuale, la squadra non ha giocatore compatibili tra loro e non è stato Sannino. A centrocampo i giocatori hanno lo stesso passo, al di là di Rosina che è un trequartista, utilizzato largo alto a destra. Non c’è una vera alternativa a Calaiò, Capuano da terzino sinistro ha interpretato il ruolo di centrale per emergenza, non ho visto il vero Spolli, che è un leader e che non ha espresso il valore degli anni passati. In B si corre, il Catania non ha mai attaccato gli spazi. Salvo solo Calaiò e Rosina. La squadra è stata costruita magari in buona fede, ma io avrei mandato via tutti coloro che sono retrocessi».

Stovini: “Catania, la situazione ora è dura. Scelte sbagliate” (TMW)

“Il Catania inizia un altro capitolo. Le dimissioni di Sannino però aprono il dibattito. “Sarà sempre più dura risalire”, dice Lorenzo Stovini, a lungo difensore dei siciliani. “Purtroppo – dice a tuttomercatoweb.com – è stata sbagliata la gestione della situazione e non sono state azzeccate le scelte dei giocatori. Le responsabilità vanno divise tra tutti”. Sulle dimissioni di Sannino in particolare che idea si è fatto? “Strano, perché è un combattente. Evidentemente ci sarà qualcosa di preciso che gli ha fatto prendere questa decisione”. Lui ha detto di averlo fatto per dare serenità all’ambiente… “Può anche darsi, ma forse non riusciva a lavorare come voleva o non aveva le risposte che si aspettava”. Adesso sarà la volta di Pellegrino. Che ne pensa? “Conosce l’ambiente ma a questo punto l’allenatore conta e non conta. Serve ritrovare la mentalità da serie B”. Possibilità di risalire? “E’ dura perché la squadra è lontana dalle zone che contano. Per i play off ci sarebbe tempo ma ora non dipende solo dal Catania”


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