STAMPA – Tanti registi, quante soluzioni..

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Mille Catania senza Lodi Nuovi registi per Maran (La Gazzetta dello Sport)

Gli acquisti Freire e Tachtsidis assicurano qualità al reparto di centrocampo, che ha in Almiron e Barrientos i suoi leader

“Biagianti e Castro pronti a disputare una stagione da protagonisti. Sciacca in gruppo

“Cambia pelle il Catania a centrocampo. Archiviati i ricordi legati a Ciccio Lodi, in questi giorni di ritiro, per il tecnico Rolando Maran, solo problemi di abbondanza e qualità. La provocazione è d’obbligo, poiché gli uomini di mercato Cosentino e Bonanno, hanno ingaggiato giocatori che hanno identiche caratteristiche rispetto a chi non veste più la maglia rossazzurra. Sotto questo aspetto Federico Freire ed il nazionale greco Panagiotis Tachtsidis, rappresentano sicurezza e poliedricità sulla mediana. Conferme L’amichevole contro i dilettanti del Megara Augusta ha dato riscontri più che positivi. Benché l’avversario non fosse, dal punto di vista tecnico, all’altezza del Catania, il primo test stagionale ha fornito ottimi elementi al tecnico di Rovereto. Il mercato della società del presidente Nino Pulvirenti ha regalato gol, ma anche ordine e brio a centrocampo. Sebbene l’allenatore pare sia orientato su due moduli, 4231 ed il 433, lo spazio in campo per l’ex romanista chiuso da De Rossi, Tachtsidis ed il mancino dal tocco raffinato e ordinato Federico Freire, potrebbe esserci in virtù di una buona intesa e visione di gioco, da offrire agli arieti in avanti. Entrambi infatti, si sono fatti notare dal tecnico per la facilità di mandare nello spazio il pallone, non disdegnando di calciare in porta. Freire agisce come un vero regista offensivo.

Nel Catania sempre più multietnico l’Argentina fa sempre la parte del leone (La Sicilia 22.07.2013)

“Un Catania sempre più multietnico dopo il ritorno in serie A nel terzo millennio. Sembrano lontani gli anni Ottanta dei brasiliani Luvanor e Pedrinho. Dal 2006, con il nuovo corso avviato dal patron Pulvirenti e un calcio ormai globalizzato, è lunga ed ampia la lista di stranieri che ha vestito la maglia rossoazzurra. ARGENTINA SUPER. Il «carico» più grosso è stato quello degli argentini che continuano a fare la parte del leone. Si potrebbero comporre quasi due squadre con i calciatori argentini ingaggiati in sette stagioni sull’asse Catania-Buenos Aires. Il primo in assoluto è stato Mariano Izco e il centrocampista argentino è ancora oggi il veterano di una colonia che si è sempre più ingrandita lasciando il segno sui successi della formazione etnea. Nella stagione 2006-2007, che segna il ritorno nella massima serie, gli stranieri in rosa sono cinque. Due argentini (Izco e l’oggetto misterioro Garcia, zero presenze), il brasiliano Cesar e il ghanese Edusei, volti già noti nel nostro campionato. La novità assoluta è l’attaccante Morimoto, nuovo talento del calcio giapponese. Non è la prima volta in Italia di un calciatore con gli occhi a mandorla (da Miura a Nakata), ma rappresenta una ventata di esotismo e curiosità. ARRIVA L’URUGUAY. La stagione successiva Lo Monaco torna ancora dall’Argentina con i difensori Silvestre ed Alvarez e l’esterno Llama, oltre al portiere Bizzarri che sbarca in Sicilia dopo una lunga militanza in Spagna. L’affare d’oro è Jorge Martinez, centrocampista uruguaiano del Nacional. Il Malaka farà grande il Catania (22 gol in 89 partite). Anche Silvestre, che arriva dal Boca Juniors, diventa un pilastro. I flop sono Inacio Pià e Babù. Sono ancora gli acquisti tra Buenos Aires e il mar de La Plata a regalare soddisfazioni al Catania. Al nucleo storico si aggiungono Carboni e Ledesma. Due acquisti agli antipodi. Ezequiel Carboni, centrocampista di combattimento, è scoperto nel Salisburgo dopo un’esperienza al Lanus dove è tornato ed allena le giovanili. Ledesma, dopo cinque stagioni al Boca Juniors, è il grande colpo dell’estate 2008. Un punto di riferimento negli schemi tattici di Zenga, nonostante i problemi di pubalgia. Dopo quattro stagioni il ritorno al Boca.


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