STAMPA- Terracciano e Calaiò salvano Marcolin

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Terracciano, le cinque parate dell’ex che salvano il Catania Ma i rossazzurri di Marcolin non sanno più segnare su azione (MeridioNews)

“ Il tecnico salva la panchina e mangerà l’uovo di Pasqua. E la sorpresa l’ha già trovata: il portiere di riserva, subentrato al belga Gillet convocato nella sua nazionale, che riesce quasi da solo a vincere la partita contro l’Avellino. Meno male che c’era lui. E che il Catania ha potuto battere un rigore. Dato che su azione, da un po’ di tempo a questa parte, non riesce a segnare quasi mai

“Dario Marcolin, l’allenatore del Catania, ieri si giocava la panchina. E l’avrebbe salvata – così almeno si diceva – solo in caso di vittoria sull’Avellino. Il risultato dice che Marcolin mangerà l’uovo di Pasqua. Anche se, tra tutte le sue scelte tecniche, quella che ha determinato questa vittoria è l’unica che non possa definirsi una scelta. Ossia la decisione obbligata di mettere in porta Pietro Terracciano al posto di Jean-François Gillet, che non poteva giocare perché impegnato con la nazionale belga […]Zitto zitto, Terracciano ci ha regalato forse la più bella partita giocata da un portiere del Catania dai tempi di Bizzarri. Dando anche – da ex portiere dell’Avellino – la sua interpretazione di quello che per gli altri giocatori è il gol dell’ex. Ne ha fatte quattro o cinque, Terracciano, di parate che valgono un gol. E questa è una buona notizia. Ma anche una notizia cattiva. Perché ovviamente le speranze di salvezza del Catania non possono affidarsi solo a un portiere capace di tanto in tanto di fare gli straordinari. E dovrebbero passare per una ordinaria amministrazione meno prevedibile, meno confusa, meno spaventata di quella di cui è capace il Catania di Marcolin. Che ha battuto l’Avellino, oltre che per le parate di Terracciano, per un rigore segnato da Calaiò. Senza il quale rigore, a esser sinceri, riesce difficile immaginare come sarebbe riuscito a fare gol.

Catania s’aggrappa ai gol di Calaiò per il bis a Varese (La Gazzetta dello Sport)

“Rossazzurri a caccia della prima vittoria esterna L’arciere con i suoi colpi è ancora pronto a far centro

“L’ ossigeno dei 3 punti guadagnati domenica contro l’Avellino è già entrato in circolo e irrora tutti i vasi sanguigni rossazzurri. Ora il Catania può respirare normalmente, il ritmo cardiaco è ripreso sereno. E la squadra di Marcolin è pronta a preparare le altre nove battaglie che rimangono di qui alla fine. La salvezza è ancora un porto lontano e il mare da navigare, lungo e pieno di insidie. Ma sapere che la barca è ritornata in linea di galleggiamento è una buona notizia che conforta e incoraggia la ciurma. Non è stata una partita epica, quella vinta contro gli irpini, ma piena di coraggio e buona volontà. Ottenuta con l’aiuto dei suoi principali lottatori che hanno profuso energie e grinta, elementi indispensabili per centrare l’obiettivo minimo della stagione che è appunto la permanenza in B, perché la seconda retrocessione in dodici mesi sarebbe un colpo mortale per il club etneo.