STAMPA- Terracciano tra passato e salvezza

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

CATANIA, Terracciano ritrova il «suo» Avellino (La Sicilia 26 Marzo)

“Un cambio improvviso, necessario, una volta tanto non causato da infortuni. Fuori Francois Gillet, in porta contro l’Avellino giocherà Pietro Terracciano. Che è un ex di turno. L’anno scorso ha indossato per 19 partite la casacca dell’Avellino. Quando il Catania ha liquidato Frison e Anania, si disse che questo gigante classe 1990 poteva benissimo reggere il peso di un campionato che aveva appena affrontato e con ottimi risultati. Ma poi, di fronte alla prospettiva di collocare in rosa un senatore come il belga (c’era ancora la volontà e la possibilità di rimontare in classifica verso le posizioni di vertice) sì è scelto di compiere questo passo. Gillet ha parato moltissimo, nell’ultima partita ha commesso anche errori gravi, come tutti i suoi compagni. Adesso va in Nazionale e a sorpresa, vista l’età e la chiamata improvvisa. Meglio per Terracciano. Quando ha indossato la maglia del Catania non ha mai fatto malissimo, anzi: «Io sono qui per imparare – ha sempre affermato quando è stato portato in sala interviste – e l’opportunità di restare qui, in rossazzurro, mi permetterà di crescere ancora. Certo, come tutti quanti aspiro a giocare, ma il miei maestri e compagni di squadra mi permetteranno di arricchire il mio bagaglio». Quando, dopo il 3-3 con il Lanciano, all’esordio in campionato, Pietro subì la frattura del metacarpo, lo stop diventò prolungato. Il portiere di San Felice saltò tutto il periodo che va dal confronto perso a Vercelli a quello vinto ai danni del Varese: dalla terza alla tredicesima giornata. Un tempo infinito per Terracciano. Rientrato in panca nel derby di Trapani, ecco che la partenza di Frison gli ha riaperto le porte del campo: 0-3 a Lanciano, nel match di ritorno (gioca sempre contro lo stesso avversario, che coincidenza) e il successo netto sulla Pro Vercelli (4-0).

Terracciano mette le mani sulla salvezza (La Gazzetta dello Sport)

“G ioca Pietro Terracciano. Segno di un destino a volte beffardo, a volte benevolo. La trama sembra scritta da un regista che ama sorprendere e meravigliare i suoi spettatori. Gioca il portiere che aveva riempito l’attesa di Gillet. E a nostro avviso l’aveva fatto al meglio, al punto da mettere in dubbio anche la necessità di ricorrere ad un altro estremo difensore, per quanto molto bravo, beninteso. Terracciano ha fatto in tempo a giocare 3 partite in tutta l’annata prima di cedere i guanti, si fa per dire, al nuovo arrivato belga. Guarda caso torna titolare proprio nella domenica che il Catania ospita l’Avellino, ex squadra del calciatore di San Felice a Cancello (Caserta). In Irpinia, Pietro era finito in prestito, girato proprio dal Catania che l’aveva acquistato nel 2011, pescandolo in Sicilia, dal Milazzo, in Seconda Divisione della Lega Pro. INFORTUNIO Terracciano quest’anno è stato uno dei 4 atleti che si sono alternati fra i pali rossazzurri. In ordine alfabetico, Anania, Frison e poi il portiere campano che da pochi giorni ha compiuto 25 anni. E proprio a Terracciano toccò esordire alla prima di campionato di questa disgraziatissima stagione quando in panchina c’era Pellegrino: al Cibali contro il Lanciano finì 3 a 3 e fu l’inizio di un’annata per certi versi irripetibile. Dopodiché Terracciano andò fuori per infortunio, procurandosi la frattura del metacarpo della mano destra, motivo per cui a Vercelli la settimana successiva in porta tornò Frison e in panchina andò Ficara. Fu il primo acciacco della lunga catena di infortuni che hanno costellato il campionato etneo.