STAMPA – Toni-Ljajic è il dubbio di Montella

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

El Hamdaoui ancora fuori Ljajic si prepara (Repubblica – FI)

“EL HAMDAOUI continua a non allenarsi in gruppo, quindi prende sempre più corpo l’ipotesi che domani contro il Catania ci possa essere una staffetta in attacco tra Ljajic e Toni. Montella deciderà oggi, ma dovrebbe essere Ljajic a partire titolare con Toni pronto a entrare a partita in corso. L’altro posto è di Jovetic, che è in buone condizioni nonostante l’impegno con la nazionale. Per quanto riguarda il resto della formazione, Cuadrado potrebbe avere ancora un’occasione da titolare (Cassani ha giocato anche con gli azzurri), mentre in mezzo al campo si contendono un posto Migliaccio e Romulo, con il primo leggermente favorito. In difesa confermati Roncaglia- Rodriguez-Tomovic.

Missione Valero conquistare l’Italia (La Gazzetta dello Sport)

“Lo spagnolo della Fiorentina vuole imporsi in A, dove hanno fallito molti suoi connazionali in passato

“Spagnolo anomalo. La definizione è di Fabio Capello, il valore del giocatore è invece sotto gli occhi di tutti. BorjaValero vuole riuscire dove tanti suoi connazionali, per la verità quasi tutti, hanno fallito: imporsi in Italia. Non ce l’hanno fatta ex «pichichi», numeri dieci, centrocampisti dai cartellini milionari. Niente da fare. Spagna e Italia si guardano geograficamente da vicino, ma cozzano calcisticamente come pochi.Questione di mentalità, cultura del gioco, forse del lavoro. Il mistero è aperto. Borja però, anomalo o meno, ha iniziato alla grande. E del ragazzo nato a Madrid, Firenze, si sta già innamorando […] Intanto contro il Catania Borja giocherà nel centrocampo a cinque studiato da Montella proprio per far convivere lo spagnolo con Pizarro e Aquilani (ancora ai box) senza scoprire una difesa altrimenti vulnerabile. Dopo un assist per il primo gol di Jovetic contro l’Udinese, e una buona gara a Napoli, spera di trovare anche la via del gol.Ne hamessi a segno 10 complessivi nel biennio alVillarreal: adesso spera di aggiustare la mira dopo le prime due di campionato in cui raramente le sue conclusioni hanno centrato la porta. Che la fiesta abbia inizio.

TONI, UN CAVALLO DI RINCORSA (La Gazzetta dello Sport)

“Il centravanti parte dalla panchina.

“L’allenatore della Fiorentina punta forte sugli esterni: Pasqual è il migliore della A con 16 cross in 2 gare […] Fuori Aquilani e Della Rocca, non al meglio El Hamdaoui. Davanti tocca a Ljajic affiancare Jovetic con Toni che va in panchina. In difesa ancora Tomovic oltre a Roncaglia e Rodriguez […] Jovetic: tre gol in due giornate. Una garanzia. Tomovic: può soffrire la velocità degli attaccanti del Catania.

Roncaglia: «Sono qui per vincere e sento che sarà bello uno spettacolo» (Il Corriere dello Sport)

“Riportare città e tifosi in Europa questo lobiettivo della società. Giocavo con Messi, una pulce imprendibile: così mi sono spostato. Convinto dal progetto. Subito Sono il primo ad aver detto sì. Stimo Montella cè feeling, darò cuore e anima E con la Juve…

Lui e la grande scommessa di vincere in questa strana città, lui e le mille invenzioni sulla rete, fra canzoni e slogan. Una giornata diversa fra opere fantastiche e la concretezza di un ragazzo che vorrebbe catturare la luna. Con la convinzione di poterci riuscire davvero. E vero che Facundo Roncaglia è cattivo? «Io cattivo? No, chi lo ha detto?». Cosa diceva sua madre di lei quando era piccolo, che era cattivo? «Che non ero né buono né cattivo. Ero…una via di mezzo». Lei fa più paura o ha più paura? «Io non ho paura. Tranne pochissime occasioni che riguardano la sfera privata». La notte ha gli incubi? «No. Mai avuto uno».

Della Valle attacca John Elkann (Il Corriere dello Sport)

“«Il vero problema della Fiat sono i suoi azionisti di riferimento e il suo ad» Montezemolo: «Da Diego espessioni inaccettabili»

“Ma se a infiammare la polemica e a rendere sempre più distante la società fiorentina da quella di Torino era stato il mondo del pallone con appunto Andrea Della Valle protagonista, questa volta a scatenare la battaglia è stato Diego con una dichiarazione che ha davvero dato fuoco alla prateria: «Continua questo ridicolo e purtroppo tragico teatrino degli annunci ad effetto da parte della Fiat. Il vero problema della Fiat non sono i lavoratori, l’Italia o la crisi (che sicuramente esiste): il vero problema sono i suoi azionisti di riferimento e il suo amministratore delegato. Sono loro che stanno facendo le scelte sbagliate». Un attacco alzo zero, durissimo e che non può essere equivocato, Diego della Valle ha messo nel mirino direttamente Sergio Marchionne e il presidente di Fiat, John Elkann. Diego Della Valle ha poi continuato: L’ad Fiat, Sergio Marchionne, è «inadeguato» , e costituisce insieme agli azionisti «il vero problema» della casa torinese, perché «stanno facendo le scelte sbagliate o, peggio ancora, le scelte più convenienti per loro e i loro obiettivi, senza minimamente curarsi degli interessi e delle necessità del Paese»

Fiorentina: Toni-Ljaijc è il dubbio di Montella (La Sicilia)

“A centrocampo toccherà all’ex rosanero Migliaccio sostituire Aquilani

“Si è fermato El Hamdaoui per un persistente dolore al ginocchio. E’ stato costretto a uscire dall’allenamento dell’altro ieri assistito dal dottor Manetti. Sembra che non ci sia niente di grave però per la partita col Catania è notevolmente in dubbio. Sarebbe stato quasi certamente in campo a fianco di Jovetic, ma a questo punto Montella potrebbe decidere di non rischiarlo anche perché ha diverse soluzioni alternative. La prima è quella riguardante Ljajic, che entrerebbe in ballottaggio con Toni. Si tratterebbe di una scelta fra due giocatori decisamente agli antipodi, non solo per l’età (un ventiduenne contro un trentacinquenne). In questo momento li unisce la identica funzione: fare da spalla a Jo-Jo. Uno agile e tecnico, l’altro imponente. Con El Hamdaoui, che tuttavia spera di farcela e rifinirà la preparazione differenziandola dal resto della comitiva, fra Toni e Ljajic ci sono pure differenze di condizione perché Toni non è ancora al massimo, mentre il serbo è stato il migliore in assoluto nel ritiro precampionato di Moena e si porta ancora dietro il brillante lavoro svolto in altura. Sono in lizza in tre, quindi, per un posto nell’attacco viola. Come si può notare a Montella le alternative non mancano. Quello che è importante è sapere che le alternative, valide, ci sono e scalpitano. A scapito di Toni, in questo momento, c’è anche il fatto che non sembra aver ancora perfettamente assimilato gli schemi e le direttive di Montella.


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