STAMPA – Torino, la formula per battere il Catania

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Il Toro cerca la svolta “Meritavamo di più ma basta recriminare” (La Stampa)

“Si sono parlati a lungo, hanno ripassato gli errori fatti e soprattutto iniziato il percorso per ritrovare le antiche certezze smarrite. A partire dal modulo, passando per la solidità difensiva e per poi arrivare all’obiettivo di conquistare una vittoria che manca da quasi due mesi. La sosta non è stata vana per i giocatori granata ed è stata ampiamente sfruttata per capire che cosa è successo al Toro in questo ultimo periodo. E tra le prime operazioni effettuate nello spogliatoio con Ventura c’è stato l’azzeramento del recente passato. Che non include solo i problemi emersi in campo, ma anche le polemiche arbitrali e i punti persi per strada. «Siamo partiti bene e meritavamo un’altra classifica – commenta Giovanni Pasquale, terzino sinistro da dieci stagioni in serie A -, però ora bisogna resettare tutto. Perché se pensiamo questo non andiamo più avanti: dobbiamo ripartire da dove siamo. Purtroppo abbiamo 12 punti e la classifica sotto si accorcia, ma adesso tocca a noi mettere qualcosa di più in campo per fare punti». L’autoanalisi del Torino dovrà essere subito efficace, visto che domenica pomeriggio all’Olimpico arriva il Catania che sogna l’aggancio. «È un appuntamento da non sbagliare – aggiunge l’ultimo arrivato in granata -: loro sono sotto di noi e dobbiamo mantenere questo distacco».

Al Toro serve la concentrazione per diventare grande (Toro News)

“A tratti in questa prima parte di campionato si è visto un Toro forte, compatto e maturo. Contro Inter e Roma i granata sono scesi in campo mostrando il vero cuore granata, la voglia di lottare fino all’ ultimo contro un avversario più forte. Il Toro capace di fermare la capolista è caduta invece a Cagliari, e ancora una volta negli ultimi minuti. La concentrazione è il tallone d’Achille dei granata. E’ una nuvola che aleggia sopra le teste del Toro fin dall’anno scorso. Gli ultimi momenti di gara sono i più traumatici. Troppe rimonte e troppe disattenzioni. Il Toro è una coperta corta. Se l’anno scorso il Toro prendeva pochi gol e segnava poco, quest’ anno la storia è cambiata. E’ completamente l’opposto. Ora il reparto d’attacco funziona, Immobile è il giovane bomber che sta trovando continuità grazie anche a un super Cerci mai così decisivo come in questo inizio di stagione. La difesa è sembrata invece più traballante e alcuni episodi di immaturità come contro la Sampdoria hanno portato solo rabbia e pochi punti. Ora il Toro ha la possibilità di rifarsi, di scacciare i fantasmi e togliersi di dosso tutte le critiche fin qui subite. Catania e Genoa sono due avversarie ostiche ma alla portata. I granata hanno bisogno di punti per abbandonare la zona rossa e guardare più in alto. Non solo punti ma anche ritrovare quella concentrazione che permetterebbe al Toro di diventare una squadra fastidiosa per le grandi e decisiva con le piccole. Domenica il Toro ritorna in campo. Domenica il Toro si rimbocca le maniche.


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