CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.
Toro, col Catania occhio a Castro (Toro News)
“L’anno scorso è stato tra le sorprese più positive del nostro campionato, mettendo in mostra velocità, dribbling, puntualità negli inserimenti, fantasia e anche qualche gol di pregevole fattura, inserendosi alla grande nel Catania dei sogni di Rolando Maran […] Quest’anno però, come tutti i suoi compagni, ha incontrato delle difficoltà, e non è più riuscito a confermarsi su alti livelli. Domenica all’Olimpico scenderà in campo nel tridente con Maxi Lopez e Keko, e il Torino dovrà comunque stare attento alla sua verve: Castro nasce come centrocampista offensivo ma si adatta benissimo anche come attaccante esterno, partendo da sinistra per poi accentrarsi e trovando sempre il varco giusto per inserirsi senza palla. All’occorrenza può agire anche centralmente ma la corsia mancina è la sua preferita, grazie anche alla sua capacità di mettere in mezzo ottimi palloni per le punte. Lavoro duro dunque per Glik e gli altri difensori granata, chiamati ad una prova di ordine e di attenzione.
Toro, problemi difensivi 4º peggiore reparto in A (La Sicilia 19.11.2013)
“[…] Il rendimento del Torino a questo punto della stagione è, infatti, decisamente e chiaramente peggiore rispetto a quello di un anno fa, dopo lo stesso periodo. Ne fanno fede i due punti in meno in classifica che testimoniano, come primo rilievo da sottolineare, che il Toro non è in grado, al momento, di trovare una regolarità di rendimento apprezzabile. E, così, alla buona prova sostenuta con la Roma, ecco immediatamente il tonfo di Cagliari, anche se questa battuta a vuoto trova giustificazioni probanti, al di là delle recriminazioni, per il gol decisivo dei sardi giunto a tempo scaduto. SUPERFICIALISMI. C’è anche molta sfortuna nelle vicende vissute dai granata fino a oggi, questo è vero. Ma non si possono sottacere alcune gare letteralmente buttate via, quando sembravano artigliate (il finale della gara casalinga col Milan, i rigori regalati alla Samp, il 2-0 che fissava il vantaggio a Livorno, tanto per fare degli esempi). Erano gare, queste, che dovevano e potevano essere gestite in modo ben diverso. E qui viene a galla una delle principali verità che condizionano il rendimento granata: la fragilità difensiva. Con la quarta peggior difesa del campionato, il Toro deve assolutamente porre rimedio a questa carenza che un anno fa non esisteva, tant’è vero che, alla dodicesima giornata, le partite chiuse con zero gol al passivo erano state, addirittura, cinque. PROBLEMI. È, quindi, su questo che Ventura è chiamato a lavorare sodo durante i giorni che separano il Toro dallo scontro-salvezza con il Catania. Uno scontro che «non sarà certo uno spartiacque», come ha avuto modo di sottolineare Meggiorini, ma che certamente si presenta como nodo cruciale da sciogliere al meglio per decifrare più positivamente il futuro immediato. Che, poi, sarà lo stesso imperativo del Catania che, fra l’altro, si presenta all’Olimpico con due giocatori, Almiron e Maxi Lopez, che avrebbro potuto essere del Torino, nel mercato della scorsa estate.
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