STAMPA- Trionfo del Made in Italy, firmato Marcolin

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

CATANIA, il trionfo del made in Italy (La Sicilia 25 gennaio 2015)

“Ribadiamo: il made in Italy funziona. Adesso anche a Catania. Funziona in Serie B quasi dappertutto. Basta programmare, basta dotarsi di giocatori che hanno un minimo di coscienza professionale. Non è una discriminazione verso chi non è nato dalle nostre parti, ma un dato di fatto incontrovertibile. Gli stranieri, anche con provata esperienza in A, non è detto che tra i Cadetti debbano primeggiare. Quelli che il Catania ha congedato senza molti complimenti, non si sono mai calati nella parte. E non è vero, com’è stato detto, che basta essere bravi per dominare in qualsiasi categoria. La B è un campionato difficile e chi non lo conosce, chi ignorava il livello e forse non conosceva neanche le sedi in cui si giocano le partite, adesso sta cominciando a capire. In ritardo. Perché in pochi giorni, il Catania è stato capace di vincere, dopo una serie quasi infinita di disastri? Perché si è dotata di calciatori che sono arrivati in Sicilia senza portare nello zainetto il blasone. Ci sono, adesso, giocatori quasi sconosciuti – non tutti – che considerano questa piazza come un possibile trampolino di lancio o un’occasione per rilanciarsi. Mazzotta, a Cesena, stava per precipitare in B. Sarebbe andato incontro a un campionato disastroso. In rossazzurro ha la prospettiva di rimontare. Ma la rimonta, adesso, passa da altre partite, prima tra tutte quella in casa contro il Perugia, avversario che oltre al nome, porterà al Massimino una buona dote di tecnica e un gioco che sarà difficile contrastare. Diciamo che si tratta della prova immediata, da superare per non cancellare improvvisamente il 4-0 che ha fatto riemergere, in città, quell’entusiasmo smarrito da due stagioni, quasi. Altro particolare: il fatto che contro la Pro Vercelli abbiano segnato i tre attaccanti è un segnale di forza che le avversarie ora temono: studieranno il Catania, lavoreranno per frenarne l’impeto offensivo.

BRAVO MARCOLIN SQUADRA RIVOLTATA CON NUOVI EQUILIBRI E I GEMELLI DEL GOL (La Sicilia)

“E, soprattutto, solidità ad una retroguardia spesso E’ imbarazzante per le sue performances negative precedenti. I nuovi difensori sono apparsi già ben affiatati, aggressivi senza essere inutilmente fallosi, attenti sulle diagonali, pronti a chiudere gli spazi con i due centrali, gli esperti ed affidabili Schiavi e Ceccarelli; quanto agli esterni bassi, Belmonte è più incline alla interdizione, dunque, perfettamente complementare ad uno straripante Mazzotta, grande gamba e buon piede, che, spesso e volentieri, andava a sovrapporsi ma era ben coperto da un efficace Coppola. Nuovo look pure per il centrocampo, con un unico sopravvissuto all’epurazione, Rinaudo, schierato playmaker. Ha ben impressionato anche Sciaudone, fortemente voluto da Marcolin, che ha caldeggiato l’acquisto proprio di un giocatore abile tra le linee e bravo ad inserirsi. Il successo del Catania è anche merito della strategia tattica dell’allenatore che imponeva all’ex Bari di interscambiarsi con Rosina, a sua volta pronto a svariare ma anche a rientrare e a sacrificarsi. Quanto alla “strana” coppia in attacco, non so quanti avrebbero scommesso sulla loro pacifica e proficuacoesistenza ed invece ecco che i due bomber attaccavano la profondità, si venivano incontro e si cercavano. Bisogna, quindi, dare atto all’intelligenza tattica di entrambi e merito alle loro eccellenti prestazioni suggellate da splendidi gol. Si respira un’aria nuova in casa Catania; anche sul tre a zero, per esempio, la squadra non si è mai adagiata e ha continuato a proporsi e a pressare con convinzione e decisione. E’ presto per dire se la serie cadetta abbia ritrovato un protagonista perduto. Sarebbe, invece, un errore imperdonabile pensare che la crisi sia già definitivamente alle spalle; la strada intrapresa è quella giusta ma non c’è spazio per i voli pindarici, soprattutto in considerazione della vittoria del Cittadella ad Avellino. …