STAMPA – Tutta una questione di motivazioni

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Catania e il dubbio amletico: battere o non battere il Siena? (Catania Today)

“Vincere o non vincere, questo è il problema”. E’ il copione “ufficioso” della nuova tragedia: i tifosi rossazzurri lo staranno ripetendo fino alla nausea. Il Siena, infatti, è invischiato nella lotta per non retrocedere, così come il Palermo“

“I tifosi rossazzurri lo staranno ripetendo fino alla nausea :”Vincere o non vincere, questo è il problema”. E’ il copione “ufficioso” della nuova tragedia in casa Catania. Amleto, in confronto, aveva forse meno dubbi per la testa. L’avversario che i rossazzurri dovranno affrontare nella prossima giornata di campionato, infatti, è il Siena di Giuseppe Iachini. La tappa siciliana si presenta come l’ultima spiaggia per la squadra bianconera. Per il Catania, invece, la “spiaggia” è sempre più vicina. Finite le motivazioni di classifica, il clima in casa rossazzurra rimane disteso e sereno. Finire la stagione a testa alta: questo l’unico obiettivo ancora esistente. L’avversario di domenica impone però un dubbio. Il Siena, infatti, è invischiato nella lotta per non retrocedere, così come il Palermo. Fare un favore ai rosanero, troncando definitivamente le speranze del Siena, o magari tenere ancora in vita la squadra toscana? La risposta, come sempre, sarà il campo a darla. Le motivazioni faranno la differenza?

Ma vogliamo davvero l’Europa? (La Gazzetta dello Sport)

“Se il campionato finisse oggi, l’Europa sarebbe questa. Champions a gruppi: Juve e Napoli. Playoff: Milan. Euroleague: Fiorentina, Roma più una tra Lazio (se vince la Coppa Italia) o Udinese (se la finale va alla Roma). Restano in ballo anche Inter e, con un po’ d’immaginazione, Catania. Come ogni anno, la rincorsa per gli ultimi posti sembra valere la stagione. Ma, a giochi fatti, si cambia registro. E cominciano le litanie. Chi è nei preliminari pensa al debutto balneare di fine luglio, alla preparazione «inevitabilmente» condizionata, al fiato corto nel girone di ritorno. Chi è in Europa League — vedi De Laurentis — crede che questo torneo sia inutile, disperda energie e che gli incentivi finanziari dovrebbero aumentare. Eccetera […] Spiegateci: per gli altri il doppio impegno è meno stressante? Hanno meno bisogno di soldi o «rose» più larghe? Si preparano meglio? O è soltanto questione di atteggiamento? Nessuno risponde mai. Intanto il ranking Uefa — questo «ufo» minaccioso — perde colpi. Il rischio è di risvegliarsi, un giorno non lontano, con due sole squadre in Champions e invocare allora un governo d’emergenza senza memoria. Ma attenti: l’Uefa aspetta meno dell’Ue.

Gazzetta dello Sport

Molto più complicata la situazione del Siena, bloccato a quota 30. Le prossime avversarie spaventano: Catania, Fiorentina, Napoli, Milan. Nel calcio tutto può accadere, però in questo caso serve una specie di miracolo. L’ultimo aspetto da analizzare, prima di assistere alla volata, è quello psicologico: la testa, a volte, conta più dei muscoli

 


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