STAMPA- Un anno da dimenticare

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Annus horribilis (La Sicilia Web)

Il Catania chiude un 2014 disastroso con l’ennesima prestazione avvilente. Il Carpi passa per 2-0 al Massimino senza neppure forzare. Gol nella ripresa di Di Gaudio e Inglese (foto Galtieri). Etnei in piena zona retrocessione. Pronto un nuovo cambio in panchina: Liverani per Pellegrino. Ma sono altri gli avvicendamenti che servirebbero ai rossazzurri

Difficile dire cosa sia più desolante: ciò che si vede in campo o quel che c’è fuori. Due facce della stessa, inguardabile medaglia. Il Massimino totalmente vuoto – 1.360 paganti e curve spopolate, in particolare la nord, che fuori dallo stadio ha proseguito la protesta contro la società – è la degna cornice nella quale il Catania chiude il 2014, annus horribilis rossazzurro, con l’ennesima prestazione avvilente, figlia di un progetto naufragato in toto tra gravi errori di valutazione e infortuni in serie. Ad approfittare della caduta libera degli etnei, a secco di vittorie da sei turni e ora terz’ultimi e quindi in piena zona retrocessione, è la capolista Carpi, che vince quasi per inerzia inanellando il tredicesimo risultato utile consecutivo. Il fatto che i primi della classe portino a casa i tre punti senza neppure sforzarsi la dice lunga sulle condizioni attuali del Catania, un gruppo a pezzi sotto ogni punto di vista: tattico, fisico e psicologico. E’ invece il caso, invece, di farsi delle domande sul futuro di questa squadra, sprofondata in soli dodici mesi dalla Serie A alle porte della Lega Pro e con un futuro strapieno di incognite. Maurizio Pellegrino, richiamato appena dieci giorni fa per rimpiazzare Sannino, sta per salutare per la seconda volta dopo sole tre giornate. Al suo posto, salvo sorprese, arriverà Fabio Liverani. Ma il balletto in panchina non risolverà nulla. Sono altri gli avvicendamenti – e le prese di coscienza – di cui avrebbe bisogno l’ambiente rossazzurro. Chi risponde di certe scelte di mercato? E della preparazione fisica? Tutto tace. Mentre il Catania affonda.

Catania ko in casa contro la capolista Carpi si chiude male un 2014 tutto da dimenticare (La Sicilia)

“Il Catania chiude nel peggiore dei modi un 2014 da dimenticare: in uno stadio deserto per la protesta del tifo rossazzurro e per anche per la giornata piovosa, la squadra di Pellegrino è stata dominata al Massimino (nella foto di Filippo Galtieri tutta la delusione dei giocatori) dalla capolista Carpi che ha vinto per 2-0 con due reti segnate nella ripresa: al 56’ da De Gaudio e all’81’ da Inglese. Nel Catania quasi nessuno sopra la sufficienza, stavolta nemmeno Calaiò che nelle ultime partite era sempre stato l’ultimo ad arrendersi e che comunque ha provato ha mettere la sua qualità al servizio di una squadra che non c’è. Anche questa volta sono venuti fuori tutti i limiti dell’11 rossazzurro che se continua così rischia veramente di ritrovarsi in Lega Pro e di continuare la caduta libera cominciata con l’anno che sta per concluderi, anno che verrà ricordato per la retrocessione in serie B e per un girone d’andata tra i cadetti veramente inguardabile, frutto di scelte societarie sbagliate e di una squadra senza capo né coda.