STAMPA – Un rigore in moviola per il CT

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

CATANIA-ATALANTA 2-1 (La Gazzetta dello Sport)

Ci stava un rigore per l’Atalanta: al 28’ la punizione di Lodi è respinta dal gomito (molto largo) di Cazzola in barriera. Grave gesto di Bergessio a fine primo tempo: l’argentino rifila un pugno a Lucchini, gesto sfuggito ad arbitro e collaboratori. Possibile la prova tv. Nella ripresa, rischia Spolli per un abbraccio su Lucchini.

In barriera Cazzola tocca con il gomito Era rigore (Il Corriere dello Sport)

“Un solo episodio per il giovane Irrati alla seconda partita in serie A della sua carriera, che però poteva risultare decisivo. Al Catania manca un rigore, lazione incriminata capita nel primo tempo. Lodi batte una punizione, in barriera Cazzola salta insieme ai compagni e, così facendo, finisce per allargare il gomito sinistro. Il tocco sul pallone è netto, il movimento congruo con la volontarietà, larbitro però, che pure sembra avere visuale libera, assegna solo il calcio dangolo.

I brevilinei penalizzati dagli arbitri (La Sicilia)

“Per Massimiliano Irrati alla seconda presenza in Serie A nessun problema o quasi. Anche se l’arbitro pistoiese non mostra la stessa fiscalità quando ammonisce Gomez, mentre poi sorvola su un paio di interventi alquanto rudi che lo stesso «Papu» è costretto a subire. Questo è uno dei punti dolens che sta attanagliando il Catania nel rapporto con i fischietti. Infatti dopo Roncaglia che praticamente a Firenze mise ko Gomez con alcuni interventi decisi, un po’ tutti i difensori sono favoriti dal nuovo metodo arbitrale che penalizza molto i giocatori di piccola statura. Un fenomeno a largo raggio che non è da personalizzare, nel caso di Gomez, ma ne va che giocatori brillanti e scattanti vengono stesi facilmente e gli arbitri sorvolino con troppa disinvoltura. Sarebbe bene che si rivedesse qualcosa al riguardo. Tornando a Irrati c’è da dire che ha buona personalità e sicuramente sarà un ottimo elemento in mano al designatore Braschi


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