STAMPA – Una partita per cambiare vita?

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

I Match del fine settimana (The Blasting news)

E’ crollato il Perugia che nelle prime gare della stagione occupava la prima posizione in classifica. Grande ripresa invece del Catania che in poco meno di un mese ha recuperato posizioni e ora occupa il centro classifica con 15 punti, tornando in gioco anche per una possibile promozione.

Catania, se un derby può cambiare la vita (La Sicilia 13 Novembre 2014)

Ci sono partite speciali, che lasciano il segno, un ricordo, bello che brutto che sia. Ma lo lasciano. I derby, nell’immaginario del tifoso e dell’appassionato, rappresentano la partita per eccellenza. Si rincorrono reti, aneddoti e anche precedenti che potrebbero ripetersi, chissà. Se lo augurano in tanti in un Catania che per continuare il percorso di risalita verso obiettivi prestigiosi deve cominciare a vincere lontano dal Massimino. Condizione necessaria. E Trapani sembra che arrivi proprio al momento giusto di questa stagione. L’ULTIMA IN B. In B l’ultimo derby il Catania lo giocò nell’aprile 2004, una giornata storta conclusa con una “manita” inferta dall’allora Palermo di Luca Toni che andò a fine anno in Serie A. Anche all’andata i rossazzurri persero 2-0 al Massimino. Una vittoria per parte, invece, con il Messina che seguì i rosanero nella massima Serie. Il Catania alla sesta superò i peloritani di Patania (che fu esonerato per far spazio a Mutti) per 1-0 (gol di Marc Nygaard), che vinsero, però, in casa per 3-0. DI DERBY IN DERBY. Il Catania raggiunse Palermo e Messina in A nel 2006. La squadra di Pasquale Marino era a Palermo già alla terza d’andata. Finiva con un pirotecnico 5-3 in favore dei rosanero: in gol Simplicio, Tedesco, Corini, Amauri e Barzagli per il Palermo, mentre per il Catania andarono a segno Corona, che aprì le marcature, Mascara e Spinesi. La settimana successiva, i rossazzurri affrontarono il Messina in casa. Il Massimino scoppiava di passione: Floccari portava il vantaggio gli ospiti, al 32′, Nella ripresa, tra il 58′ e il 61′, ci pensavano Mascara e Spinesi a ribaltare la situazione. Al 64′, Cordova recitava il ruolo di guastafeste. Ad arbitrare il derby contro il Messina di Bruno Giordano fu Stefano Farina. Il fischietto internazionale di Ovada fu chiamato anche nel girone di ritorno per la sfida di ritorno con il Palermo in quella tragica notte degli incidenti e della morte dell’ispettore Raciti. Fu il derby (perso dal Catania per 2-1) che cambiò la storia della prima in A. Il Massimino fu squalificato, il Catania giocò le successive otto partite tutte in campo neutro. La prima difficile prova per il Catania, dopo la sfida con il Palermo fu la partita di Messina (arbitro Gianluca Paparesta). Si giocò in un San Filippo deserto: finì 1-1, al gol di Zanchi rispose Mascara.


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