STAMPA – WindJet, no fallimento, sì al concordato

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Wind Jet non fallisce, sì al concordato (Il Corriere della Sera)

“Respinto il fallimento della compagnia aerea Wind Jet. Il tribunale fallimentare di Catania ha ammesso la società al concordato preventivo dopo l’offerta del presidente Antonino Pulvirenti di mettere a disposizione dei creditori il capitale della sua holding Finaria spa. Saranno pagati per intero i crediti Iva e le ritenute fiscali nella misura del 47%, mentre gli altri crediti (anche privilegiati) saranno pagati al 5%. «Ora vanno ricollocati i 500 dipendenti», ha chiesto ieri la Cisl, visto che è difficile che la compagnia torni a volare.

Wind Jet ammessa al concordato: scongiurato il fallimento (Blog Sicilia)

“La sezione fallimentare del Tribunale di Catania ha respinto la richiesta di fallimento della compagnia aerea catanese Wind Jet e ha ammesso la società al concordato preventivo. A fare da garanzia per la restituzione di parte dei crediti è stato il presidente Antonino Pulvirenti che ha messo a disposizione il capitale della holding Finaria spa, di cui è titolare. Copertura giudicata soddisfacente dal tribunale. Nello specifico saranno pagati per intero i crediti privilegiati di Iva e le ritenute fiscali nella misura del 47%. I restanti crediti privilegiati saranno degradati a chirografari e saranno pagati nella misura del 5% (la proposta originaria era dell’1%, ma il giudice ha voluto che si alzasse al 5). Il fallimento sembrerebbe scongiurato, ma non è detto che la compagnia aerea low cost tornerà a volare. “Forse con l’impegno delle istituzioni – hanno detto Rosaria Rotolo e Saro Pappalardo, segretari generale e territoriale Cisl a BlogSicilia – si sarebbe potuto fare di più per salvare Windjet, ma adesso bisogna fare il massimo sia per ricollocare i 500 lavoratori altamente professionalizzati, sia per il territorio, perché le infrastrutture e i servizi rappresentano un volano necessario per la nostra economia. Ecco perché la Cisl di Catania e la Fit-Cisl etnea hanno inviato una richiesta di incontro a Enac, Sac e Regione così da analizzare la situazione dei lavoratori Windjet e sfruttare ogni opportunità di reimpiego”.

Wind Jet: Cisl, ora ricollocare 500 dipendenti societa’ (Repubblica)

“”Forse con l’impegno delle istituzioni si sarebbe potuto fare di piu’ per salvare Wind Jet, ma adesso bisogna fare il massimo sia per ricollocare i 500 lavoratori altamente professionalizzati, sia per il territorio, perche’ le infrastrutture e i servizi rappresentano un volano necessario per la nostra economiua”. Lo afferma in una nota la Cisl di Catania in merito all’omologazione al concordato preventivo concessa dal tribunale fallimentare alla compagnia aerea low cost.

Windjet: omologata richiesta concordato preventivo (Agi)

“La quarta sezione fallimentare del Tribunale di Catania ha omologato la richiesta di concordato preventivo per i creditori presentata da Windjet. I giudici hanno ritenuto sufficienti le garanzie economiche presentate dal presidente della societa’, Nino Pulvirenti, che e’ anche il presidente e proprietario del Calcio Catania, che ha depositato delle fidejussioni. Fissata al 5% la quota per i chirografi e intorno al 50% quella per dipendenti e creditori. Il Tribunale ha nominato commissario il professor Mario Libertini.


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