STAMPA – Zamparini: “Qui non siamo a Catania”

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Via Lo Monaco, torna Perinetti (Repubblica – PA)

Zamparini contestato: “Se andremo in B risaliremo subito”

“ADESSO il ribaltone è completo. La porta girevole di viale del Fante in ventiquattro ore ha visto uscire Gasperini e Lo Monaco e, al loro posto, ha visto entrare Malesani e Perinetti. Un via vai voluto da Zamparini che rischia di disorientare tutti, ma che ha avuto il primo effetto concreto nella contestazione da parte dei tifosi nei confronti del presidente rosanero. Una contestazione nata inizialmente come un confronto dai toni accesi ma sempre nei limiti dialettici e poi degenerata con calcio, pugni e sputi all’auto con a bordo il presidente. Zamparini è arrivato a Boccadifalco subito dopo pranzo. Con lui il vice presidente Guglielmo Miccichè e il neo allenatore Alberto Malesani. Al centro sportivo del Palermo c’erano già ad attenderlo una cinquantina di tifosi per lo più ultrà dei gruppi organizzati. Una delegazione di una ventina di loro è entrata nell’impianto presidiato da carabinieri, polizia e dagli steward del Palermo e ha incontrato Zamparini. Un colloquio serrato interrotto bruscamente dal presidente quando i toni si sono accesi. Niente in confronto a quello che attendeva Zamparini all’uscita dal “Tenente Onorato” intorno alle 16. A quel punto i tifosi, molti dei quali si erano dati appuntamento via Internet, erano un centinaio che, nonostante il cordone delle forze dell’ordine, hanno sfogato tutta la loro rabbia contro l’auto del presidente. Calci, pugni e sputi hanno investito l’autovettura con Zamparini che è andato via con un sorriso amaro e ironico dipinto sul volto. «A Palermo mi voglio bene — dice Zamparini — mi fermano per strada. È chiaro che quando le cose vanno male qualche sputo puoi prenderlo, ma tutto finisce lì».

LoMonaco:«L’addio? Inevitabile» (Il Giornale di Sicilia)

“«ConZamparinicisonostatedivergenze,era impossibilerestare.Daunoadiecisonodispiaciuto… undici»

“«Inevitabile». Come dice Brad Pitt nello spot diunprofumoleggendario. «Inevitabile» sussurra Pietro Lo Monaco. È l’unico aggettivo che trova per dar senso all’addio ai colori rosanero. Nonè più l’amministratore delegato del Palermo, ha rassegnato le dimissioni. Un’altra esperienza breve, dopo quella lampo al Genoa, entrambe lontane anni luce dall’epopea di Catania, unacavalcata che resta un«unicum » nella carriera del dirigente di Torre Annunziata, trapiantato da anni in Sicilia. L’alone di tristezzacheloaccompagna,all’ uscita dagli uffici di viale del Fante, sarà complicatodasmacchiare. Non ci sono molti tifosi, ma quei pochi ce l’hanno con Zamparini – uno in particolare, feroce contro il presidente, quando ha lasciato lo stadio in compagnia di Malesani – e gli mostrano solidarietà e affetto. Strette di mano, applausi per Lo Monaco, che ringrazia, abbassa losguardo, smetteipanni delcapopopolotrascinatore, del «carro armato», come si era definito nei primissimi giorni in rosanero. Per l’ex ad, dallo scorso 18 gennaio anche consigliere della Lega di A, i giorni al Palermo sono stati appena 132, una bazzecola temporalmente ma, a sentirlo, unascossa emotivaspeciale.

Caos Palermo: contestazione a Zamparini Lo Monaco saluta, Malesani già alla guida (La Sicilia)

“Calci e sputi contro l’auto del presidente. Lo Monaco: «Mi resterà nel cuore la bellissima cornice di pubblico, così come la passione dei palermitani». Malesani: «Salvezza possibile, bisogna ripartire da zero»

“Visibilmente amareggiato, ha preferito non fare polemiche uscendo di scena in punta di piedi. «Mi resterà nel cuore la bellissima cornice di pubblico, così come la passione dei palermitani – ha detto Lo Monaco – anch’io ho messo altrettanta passione in questi mesi. Le dimissioni? Era una decisione inevitabile. Conta soltanto la salvezza del Palermo. Ci sono state delle divergenze, la decisione del ritiro e del nuovo allenatore è stata presa dal presidente in piena autonomia, senza alcun consulto. C’è stato il passaggio di consegne con Malesani. Lo conosco da tanto tempo, gli ho dato delle informazioni utili sulla squadra. Gli faccio un grosso in bocca al lupo per questa avventura. Lasciare il calcio? No, però adesso sarà difficile trovare lavoro in un altro club. Quanto sono dispiaciuto? Da uno a dieci, direi undici». Non saranno sicuramente dispiaciuti i giocatori rosa ai quali Lo Monaco aveva imposto regole ferree. Ad esempio Barreto si era visto appioppare una multa di 17.000 mila euro per un’espulsione. Ma Lo Monaco è il passato ed il futuro è legato al binomio Malesani-Perinetti. Il tecnico sarà ufficialmente presentato questa mattina al termine dell’allenamento che la squadra sosterrà al Tenente Onorato. Avrà, già, al suo fianco il dirigente che ha vissuto tutte le “stagioni” della Palermo calcistica: dalle difficoltà della gestione Polizzi-Ferrara a quelle di Sensi e D’Antoni, dalla nascita della squadra costruita con Sannino a quella che adesso tenta la disperata risalita in classifica.


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