STAMPA/Interviste – Eliminati e ridimensionati

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Maran: «Peccato,ma bravi lo stesso» (Il Giornale di Sicilia)

“Un po’ di delusione. È quella che legge sul volto di Rolando Maran alla fine della partita con la Lazio che ha sancito l’eliminazione del Catania dalla Coppa Italia. «Eravamo partiti bene, abbiamo preso un palo – dice Maran e in queste partite gli episodi contano. Nel primo tempo abbiamo sofferto un po’, nella ripresa potevamo pareggiare, invece nel nostro momentomigliore è arrivato il secondo gol della Lazio che ci ha tagliato le gambe.

Maran: Per noi è stata dura (Il Corriere dello Sport)

“Izco, Almiron, Bergessio, Capuano. Questi sono alcuni dei portavoce del cuore rossoazzurro che ieri sera, allo stadio Olimpico, hanno tentato di portare in trionfo il Catania in Coppa Italia, ma per la quarta volta contro la Lazio in questa competizione, hanno dovuto rimandare l’appuntamento con la storia. Già, gli etnei non hanno mai raggiunto una semifinale in Coppa Italia e dal 1966, l’abbinamento contro i biancocelesti segue un destino quasi preannunciato: la sconfitta. L’impegno del Catania si è palesato in diverse forme: dalle occasioni sprecate, alle scelte dell’allenatore che ha spedito in campo i migliori. Il tecnico Rolando Maran al termine della gara ha difeso la sua squadra, seppur rammaricato per le palle da gol che i suoi ragazzi non hanno concretizzato, elogiandola per la voglia dimostrata: «Siamo partiti molto bene con il palo di Izco, non siamo riusciti a sfruttare l’episodio come ha fatto la Lazio con Radu. In queste partite bisogna capitalizzare tutto quello che arriva, ci sono squadroni che quando possono ti colpiscono. Siamo stati un po’ sfortunati, loro hanno trovato il gol su un colpo di testa su calcio d’angolo, ci hanno puniti nel nostro momento migliore».

Nel «buio» rossazzurro brilla la stella di Rolin (La Sicilia)

“«Dopo una partita di questo genere però non si può essere contenti. Ci tenevamo alla qualificazione»

“Nella buia notte di Coppa brilla la stella di Alexis Rolin. E’ lui il volto positivo di un Catania che dimostra di credere nei giovani e che conferma, con i fatti, di essersi già messo in moto per costruire la squadra del futuro. E che squadra, se i risultati saranno quelli che sembra possano essere garantiti da questo ragazzo, arrivato in Sicilia quasi alla chetichella, ma che ogni volta che scende in campo fra strabuzzare gli occhi agli osservatori del calcio di casa nostra. Anche ieri sera, all’Olimpico, gli applausi e i complimenti per Rolin si sono sprecati. Ma se pensate a slanci di euforia da parte del difensore uruguaiano, felice per la pioggia di consensi che puntualmente gli sono stati riversati addosso, beh, avete sbagliato strada. La risposta, per quanto possa essere scontata, è disarmante: «Ringrazio per le belle parole – dichiara in un italiano che, nelle ultime settimane, ha fatto passi da gigante – ma dopo una partita di questo genere non si può essere contenti. Tenevamo alla qualificazione alla semifinale di Coppa Italia. Purtroppo la Lazio si è dimostrata più forte e alla fine sono i nostri avversari a festeggiare».

Maran: “Stavamo reagendo ma il secondo goal ci ha tagliato le gambe” (La Sicilia)

“Il tecnico rossazzurro prova a dimenticare subito la sconfitta di ieri e si proietta sul prossimo impegno di domenica prossima in casa: «Rolin è pronto, vediamo come sta Spolli e a centrocampo abbiamo anche Salifu»

“«Adesso sotto con la Roma, il campionato non aspetta»

“«Ho fatto giocare Bergessio per fargli ritrovare un po’ di condizione fisica. Peccato per quel palo di Izco»

“Il punteggio è pesante. Troppo per quel che, a sprazzi, ha messo in mostra il Catania. Rolando Maran, al pari dei dirigenti rossazzurri, condivide l’analisi e rilancia: «Sotto con la Roma, il campionato non aspetta». C’è rammarico per avere lasciato i quarti di Coppa in questo modo? «Ovviamente, perché nel primo tempo avevamo aperto la sfida sfiorando il vantaggio. Per sfortuna non abbiamo messo subito l’impronta sul match. Nella ripresa avevamo preso il sopravvento. Poi, la Lazio è una squadra abile nel gestire palla, ma avevamo corso e, soprattutto, rincorso di meno la palla». Il momento decisivo del match è stato il secondo gol avversario. «Avevamo creato molto, sprecato e sfiorato il gol. Perché anche Bizzarri ha compiuto parate determinanti. Il secondo gol ha deciso la partita e, anche dopo il 2-0 non ci siamo fermati, tentando di riaprire il match». Con quale spirito ricominciate a lavorare? «Con l’atteggiamento giusto: domenica sarà tutt’altra musica, contro la Roma, che gioca diversamente rispetto alla Lazio vista adesso. Che, questo era scontato, non era la Lazio affrontata e battuta in campionato». Bergessio titolare dopo il rientro contro il Toro. «L’ho ricollocato in campo perché gli manca ancora un po’ di condizione fisica, avendo saltato molti giorni di allenamento. Questa partita è servita anche e soprattutto a lui per allinearsi con la condizione del gruppo». Spolli come sta? «Vedremo al ritorno in campo per gli allenamenti». Ha comunque ricevuto conferme da Rolin, schierato nel ruolo di centrale. «Alexis ha disputato un’ottima partita. E’ pronto anche lui»

Dimenticare subito questa sconfitta (La Sicilia)

Capuano: «Sì, pensiamo alla Roma»

“Non sorride nessuno. E gli unici volti felici che ti sembra di conoscere sono quelli di Albano Bizzarri e di Juan Carrizo, gente che ai piedi dell’Etna qualche soddisfazione se l’è tolta, ma che adesso difende i colori della Lazio. Carrizo, fresco ex, è il più espansivo, ma da Bizzarri arriva al Catania l’onore delle armi: «Buona squadra quella di Maran. Ha giocato una buona partita ed è rimasta in gara a lungo, rischiando a più riprese di giocarci un brutto tiro. Noi, però, volevamo a tutti i costi questa vittoria, anche per proseguire il momento positivo: siamo andati sempre al massimo e abbiamo arpionato la qualificazione». In effetti non è che il Catania non ci tenesse, spiega Ciro Capuano. «Ci tenevamo, sì – commenta amaro il difensore – siamo andati in campo convinti di potere fare la nostra partita, ma la Lazio, che è comunque la seconda forza del campionato, ci ha aggredito da subito e alla fine, sbloccando il risultato, ha messo la partita sui binari a lei più congeniali». Loro sono sembrati da subito più cattivi, più determinati. «Forse è vero, forse no. Di certo c’è che la prima occasione della partita è stata la nostra, con Izco, e anche nella ripresa, sull’uno a zero, abbiamo avuto l’opportunità di riequilibrare il risultato e giocarcela fino in fondo». Una delle occasionissime l’ha avuta pure lei! «E vi confesso che ero convinto di fare gol: stavo già esultando… Purtroppo, le cose sono andate diversamente e, alla fine, non ci resta che archiviare la Coppa e cominciare da subito a pensare alla Roma: gli errori fatti contro la Lazio devono servire da insegnamento ».

Maran: «Maledetto palo Il risultato è eccessivo» (La Gazzetta dello Sport)

“Scivola dalla coppa Italia col magone dentro. Il Catania ci ha provato. Per superare il turno, con diritto d’ingresso alla semifinale (traguardo toccato solo con Zenga) i siciliani hanno osato. Gli indizi univoci e concordanti: difesa da turnover (solo un po’), ma mediana e attacco blindantissime con assetto titolare (Bergessio inserito a sorpresa). «Il risultato finale è troppo pesante», giura Maran che maledice palo, paratona di Bizzarri su Bergessio e rigore invocato dallo stesso attaccante.

Catania ridimensionato (La Gazzetta dello Sport)

“«Che peccato tante le palle-gol non finalizzate»

“Un bell’avvio, con un gran destro di Izco, che ha fatto tremare il palo alla sinistra dell’ex Bizzarri, una discreta reazione ad inizio ripresa, sullo 0-1, prima della doppietta di Hernanes: troppo poco per conquistare una storica semifinale di Coppa Italia. «Un vero peccato — esordisce Ciro Capuano —. Come tutti, anche noi speravamo di passare il turno e andare avanti nella competizione. Il rammarico c’è, e si è visto anche a fine partita, le palle-gol le abbiamo avute, potevamo pareggiare, e forse fare anche qualcosa in più. Forse la Lazio si ricordava di quel 4-0 in campionato, ci hanno lasciato poco spazio, è stata la loro forza. Non siamo riusciti a venir fuori, peccato perché le occasioni le abbiamo avute, ma non siamo stati bravi a concretizzarle. Dobbiamo fare tesoro di queste esperienze, e metterle a frutto già per domenica: dobbiamo superare la delusione, e pensare solo alla Roma». Magari senza lasciarsi distrarre dalle voci di mercato, che continuano a circolare intorno ai talenti del Catania. «Ma ormai lo sappiamo, ogni sei mesi è così — conclude Capuano —, siamo adulti e vaccinati, dobbiamo essere bravi a giocare senza lasciarci distrarre».


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