STAMPA/Lecce- In 23mila per la festa serie B

Redazione

Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Il Lecce con23.000cuori che battono per la B (La Gazzetta dello Sport)

“Sotto il traguardo, manca solo un passo per la promozione in Serie B: il Lecce gioca oggi il primo matchball del suo campionato. Alle ore 17,30 contro la Paganese, in uno stadio da incorniciare, con 23 mila spettatori, va incontro al destino più felice, rincorso sotto la guida di Fabio Liverani, arrivato alla quinta giornata d’andata (dopo le dimissioni di Rizzo) e capace di conquistare 64 punti in 30 incontri, per 18 successi, 10 pareggi e 2 sconfitte, dopo aver infilato una serie utile di 22 gare. LE SOFFERENZE Superata una crisi di risultati lo scorso mese, adesso con 4 punti di vantaggio su Trapani e Catania, a due turni dalla conclusione, Lepore e compagni non devono attendere i risultati delle dirette concorrenti. Basta una vittoria (magari anche meno, a seconda dei risultati odierni delle due siciliane), tra Paganese e la trasferta a Monopoli, per sbarcare in B, torneo nel quale il Lecce manca dal 30 maggio 2010 (00 con il Sassuolo e la formazione di De Canio salì in A). Il successivo anno nella massima divisione, poi dalla stagione 201112, a parte la retrocessione in B maturata sul campo – con Di Francesco e poi Cosmi per i salentini cominciò l’inferno. Per la combine ad opera del presidente Pierandrea Semeraro nel derby a Bari del 15 maggio 2011, il Lecce fu condannato a ripartire dalla Lega Pro nell’estate 2012. Tre anni di tentativi con la proprietà Tesoro, poi l’avventura dal 2015 con il gruppo creato dall’avvocato Saverio Sticchi Damiani, l’attuale presidente.

Lecce si prepara Alla grande festa «Stadio strapieno Sì, andiamo in B!» (La gazzetta dello Sport)

“Èil giorno che può riscattare sei anni di delusioni. Lecce freme nell’attesa e la voglia di festa prevale sulla prudenza, in questa vigilia frenetica. Una città intera è pronta ad esplodere di gioia, per cancellare in un colpo solo la doppia retrocessione dalla A del giugno 2012 e le promozioni sfumate nei playoff contro Carpi, Frosinone, Foggia e Alessandria. I tifosi giallorossi sentono che è arrivato il momento di chiudere i conti con un destino amarissimo. COLORE In città già da ieri sono spuntati furgoncini e bancarelle carichi di bandiere, sciarpe e magliette giallorosse. Il clima di grande attesa coinvolge anche le centinaia di turisti, che si sono riversati nel centro storico per ammirare le bellezze del barocco, approfittando anche del ponte per il primo maggio. «What’s happening, cosa succede? », chiede una donna britannica, incuriosita. «Signora, stiamo tornando in serie B», risponde con orgoglio un ragazzino con la maglietta di Chevanton addosso. AL COMPLETO È solo l’assaggio di quello che potrebbe succedere questa sera, al fischio finale di Lecce-Paganese. Lo stadio è esaurito da giorni, in tribuna ci saranno tanti ex giallorossi. Presente anche Davide Riccardi, impossibilitato a scendere in campo per il grave infortunio al ginocchio destro riportato nel febbraio scorso e comunque convocato da Liverani, per il ritiro trascorso in un albergo cittadino. Se dovesse arrivare la promozione, un pezzo di B sarebbe anche suo, visto che ha realizzato due gol determinanti (ad Andria e con la Casertana in casa) in 14 partite. Al Via del Mare ci sarà anche Torromino (31 presenze e 5 reti in campionato) che, dopo l’infortunio delle scorse settimane, ha risolto il contratto per consentire il reinserimento in lista di Pacilli, per il finale di stagione.

LIVERANI: IL LECCE SA CHE NON PUÒ FALLIRE (Corriere dello Sport)

“Le coincidenze della vita! Oggi, giorno del possibile suo primo trionfo da allenatore, Fabio Liverani compie 42 anni, ma nessuno osi fargli auguri, anche per il compleanno, prima del triplice fischio dell’arbitro a suggello di Lecce- Paganese. Come si usa dire, non crede nella scaramanzia ma non si sa mai… Un rimpianto, comunque, il tecnico salentino ce l’ha. «Avrei voluto che ci fosse in tribuna mia madre; purtroppo non c’è più ed è la persona che mi manca maggiormente in questa occasione». Lo ha incoraggiato, sostenuto, seguito in ogni fase della sua carriera, oltre che della vita. Un motivo di più per cullare un sogno in un campionato particolare. VINCERE. Dopo il miracolo del salvataggio della Ternana e la breve, sfortunata, avventura nel Genoa, ecco per il romano la prospettiva del primo trofeo da allenatore. Ma tiene i piedi ben saldi a terra, come ha fatto per tutto il campionato, reso prudente dalle tante insidie trovate per strada quando stava per esultare, anche se è convinto che oggi andrà come tutti sperano e sognano: «Abbiamo la possibilità di chiudere questo campionato – dice – la squadra ha ritrovato determinazione e consapevolezza di ciò che deve fare. I giocatori hanno trascorso una settimana serena ma sono attenti e convinti che questa partita è il riassunto di tanti sacrifici e di tante battaglie». Una raccomandazione in più, anche se non ce n’è bisogno. «Stavolta in un solo colpo, ci giochiamo tanti mesi nel corso dei quali siamo stati prevalentemente in testa, per cui questa posizione di classifica e questa prospettiva alla quale puntiamo non è frutto del caso». Per una settimana, la più delicata, la sosta è stata vissuta da tutti nel modo giusto: «Non è cambiato nulla – dice Liverani – il bivio lo ha segnato la vittoria di Reggio Calabria perché i giocatori hanno ritrovato consapevolezza nelle proprie possibilità ed hanno capito che la serie B non doveva sfug- gire per tutto ciò che hanno fatto e per questo pubblico inimitabile».