STAMPA/Lecce- La serie B in mano, ma…

Redazione

Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

«Lecce, ce la farai Ma niente calcoli»(La Gazzetta dello Sport)

“Dopo lo scivolone del Trapani a Francavilla, è arrivata anche la frenata del Catania con la Juve Stabia. E così, nel giro di due giorni, in maniera quasi insperata, il Lecce è tornato ad essere padrone del proprio destino nella corsa verso la promozione diretta. Ma non solo: anche il calendario sembra sorridere ai giallorossi in questa volata finale. Il cammino che attende la squadra di Liverani, almeno sulla carta, è decisamente meno insidioso rispetto a quello che dovranno affrontare Catania e Trapani. FIDUCIA In particolare, il Lecce potrà sfruttare il doppio turno casalingo in programma contro Fondi e Paganese (inframmezzato dalla giornata di riposo), come sostiene Francesco Moriero. «Il Lecce deve approfittare della situazione favorevole che si è determinata – afferma il tecnico salentino –. La situazione si era un po’ complicata dopo il pareggio con il Siracusa, ma i risultati dell’ultimo turno di campionato sono stati decisamente a favore dei ragazzi di Liverani. Sulla carta, i prossimi due impegni casalinghi sembrano alla portata del Lecce, mentre potrebbe essere più insidiosa la trasferta dell’ultima giornata a Monopoli. In questo momento, però, non bisogna stare lì a fare troppi calcoli. A fine campionato entrano in ballo altri fattori, che vanno al di là dei valori stabiliti dalla classifica, come le motivazioni o la condizione atletica. Bisogna pensare dopo partita. Il Lecce deve vincere le ultime tre gare per mettersi al riparo da sorprese e ha la possibilità di farlo, perché, a mio avviso, resta comunque la squadra più attrezzata del girone C».

IL FUTURO È NELLE MANI DEL LECCE A PATTO DI NON SBAGLIARE MAI PIÙ (Corriere dello Sport)

“Il calcio è bello perché un po’…pazzerello, anzi imprevedibile sino alle estreme conseguenze, al punto da ritenere che, per quanto riguarda la lotta per la promozione diretta in B nel terzo girone della Lega Pro, il termine thrilling appare più che mai appropriato. Infatti, nemmeno il più abile scrittore di libri gialli avrebbe potuto descrivere questa lotta a tre fra Lecce, Catania e Trapani, fra disperazioni, resurrezioni, nuove cadute, imprevisti successi. Ma ora si arriva veramente al dunque, manca poco per avere la soluzione del mistero. LE OCCASIONI MANCATE. Per tre volte il Lecce ha avuto in mano la gara per un tranquillo balzo in B e per tre volte ha mancato il colpo finale. L’ultima, circostanza pareggio col Siracusa, ha indotto cupi pensieri a molti sostenitori, perché si è segnato il passaggio alla dipendenza dai risultati degli altri dinanzi ad una matematica che sembrava spietata. Conseguenza: lungo ritiro, silenzio stampa e bagno di umiltà testimoniato dalla volenterosa, generosa e spesso artigianale prestazione di Cosenza, con una vittoria che, visti i risultati degli inseguitori, riporta il Lecce nel ruolo di lepre fuggiasca, nuovamente arbitro del proprio destino.

«Lecce aiutato da due flop Ora servono tre imprese» (Quotidiano di Puglia)

“Giannini e Francioso spingono il team di Liverani verso la serie B. Frecciatina a Lucarelli dall’ex attaccante giallorosso”

“Dice Francioso: «Catania e Trapani hanno sprecato la loro grande occasione, rilanciando il Lecce. Il Catania mi è sembrata una squadra molto forte, che ha pagato però l’obbligo di dover vincere a tutti i costi, ognuno cercava di dare il massimo, e il collettivo passava in secondo piano. Contro una Juve Stabia che ha dato anche senso al successo di Lecce, il Catania nel finale, per l’ansia del risultato ha messo in atto un arrembaggio disordinato che mi ha ricordato il secondo tempo leccese contro il Siracusa. Mi ha sconcertato l’intervista finale di Lucarelli, quando affermava “Nessuno ci ha regalato niente. La Juve Stabia ci ha contrastato. Dimenticando che la Juve Stabia a Lecce aveva vinto, e nessuno si era lamentato. La vittoria leccese di Reggio vale oro, ora che conta soprattutto il risultato. Nel corso della stagione capita di vivere certe fasi dalle quali sembra difficile uscire. Accadde a noi in serie B. Il successo di Reggio è uno stimolo per ritrovare equilibrio e serenità ». Pro e contro i ritiri e il silenzio stampa? Dice Giannini: «Il silenzio stampa può servire per ricompattare il gruppo». Replica Francioso: «Non cambia niente. Certo tutti fanno i conti con le tensioni in questo periodo». Di Piazza che nega la mano al suo allenatore al momento della sostituzione è il segno di un malessere? Ecco Giannini, la voce dell’allenatore: «Io considererei il momento particolare. L’episodio ci può stare. Va compreso. Io avrei sdrammatizzato come intelligentemente ha fatto Liverani. L’allenatore pensa al bene collettivo. Si chiariranno certamente nel chiuso degli spogliatoi». Poi l’analisi di Francioso: «L’attaccante è un animale particolare. Vive per il gol. E vuole provarci sino alla fine. Lo si fa uscire in anticipo per regalargli l’ovazione collettiva o perché non sta giocando bene. Magari Di Piazza, che voleva dare il massimo alla squadra, può aver colto questo segnale. La reazione ha in sé qualcosa di positivo. Sono convinto che il bomber sia già tornato sui suoi passi. La concorrenza ha sempre le due facce, positiva o negativa, dipende da come uno la vive. Il Lecce ha bisogno di tutti. Deve vincere le tre partite che deve giocare sino alla fine». Si comincia con il Racing Fondi. Giannini lo ha allenato per le prime quattro giornate. Poi si sono avvicendati altri tre allenatori».