STAMPA/Lecce- Occhi su Catania-Trapani

Redazione

Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Di Piazza e Perucchini sugli scudi (Quotidiano di Puglia)

“I numeri sono lo specchio della realtà. Se da una parte il Lecce, a 180’ dalla fine del girone di ritorno, ha realizzato meno gol rispetto a quelli messi a segno nella prima parte del campionato, dall’altra però la squadra allenata da Fabio Liverani presenta un saldo attivo nel computo dei gol subiti. Lo stakanovista Filippo Perucchini, l’unico dei calciatori del Lecce ad aver giocato per intero tutte le 34 gare di campionato, nel girone di ritorno ha incassato soltanto 9 reti, quasi la metà rispetto alle 17 reti subite nel girone di andata. Merito anzitutto suo ma più in generale della fase difensiva nella sua totalità attuata con maggiore attenzione e sacrificio da parte di tutti. A cominciare dagli attaccanti che, nel calcio moderno, rappresentano i primi difensori nella fase di non possesso e nel Lecce i vari Caturano, Torromino, Saraniti, Di Piazza, Dubickas e Persano hanno dato davvero tanto sotto questo aspetto. Ad oggi Matteo Di Piazza è il miglior realizzatore stagionale del Lecce con i suoi 10 gol: 7 realizzati nel girone d’andata in cui si è segnalato tra i migliori attaccanti dell’intera serie C, poi altri 3 segnati nel ritorno in cui però l’ex foggiano non è riuscito a ripetere le stesse brillanti prestazioni. Un po’ per scelte tecniche a volte non condivisibili ma anche per evidenti limiti caratteriali di un calciatore che, probabilmente, in carriera ha raccolto meno di quanto invece avrebbe potuto raccogliere. La flessione degli attaccanti del Lecce nella seconda parte del campionato è confermata anche dai gol messi a segno da Sasà Caturano, ovvero l’investimento più oneroso in questi tre anni del club presieduto da Saverio Sticchi Damiani. Anche il centravanti di Scampia, come Di Piazza, non ha ripetuto l’ottimo girone di andata: per lui 6 gol nella prima parte del torneo e appena 2 nella seconda. Per fortuna, sono arrivati i gol del calciatore di maggior qualità dell’intero organico, Marco Mancosu, autore di 3 reti nel girone di andata e 4 nel ritorno, praticamente tutti decisivi. Senza dimenticare poi il peso che hanno avuto, a partire da febbraio, i 4 gol realizzati da Andrea Saraniti, l’acquisto più importante della sessione invernale di calciomercato. Le reti messe a segno dall’ex bomber della Virtus Francavilla, con cui fino a gennaio aveva segnato 9 reti, hanno fruttato 12 punti

Zanoncelli dall’Australia «Lecce, ti seguo: vai in B» (La Gazzetta dello Sport)

“Arriva dall’Australia un incoraggiamento speciale per il Lecce. Spinge i giallorossi verso la Serie B anche Francesco Zanoncelli, il capitano dell’ultima promozione nel campionato cadetto dei giallorossi, allenati da Ventura, nella stagione 19951996. Da Brisbane, dove allena la formazione del Thunder (impegnata nella National Premier League Australiana), l’ex difensore continua a seguire con grande partecipazione le sorti del Lecce. «Spero davvero che possa essere l’anno buono – afferma Zanoncelli, 50 anni –. Sono molto lontano dal Salento, ma resto sempre aggiornato sulla formazione giallorossa. Anche perché faccio parte di un gruppo Facebook di tifosi del Lecce, dove vengono proposti gli highlights delle partite». SCELTA DI VITA Zanoncelli era uno dei centrali difensivi del Lecce di Ventura. Diventato allenatore, dopo una serie di esperienze in Italia e all’estero è approdato in Australia, dove si è stabilito nel 2011. «Ho iniziato a Sidney in una Soccer Academy del Milan – racconta Zanoncelli, 58 presenze e un gol in due stagioni con il Lecce –. Poi due anni fa mi sono spostato a Brisbane, dove adesso alleno il Thunder, una squadra in crescita che sta portando avanti un progetto interessante. L’impatto non è stato facile, ma adesso mi sono ambientato bene, anche perché qui in Australia la qualità della vita è molto alta». RICORDI A distanza di oltre venti anni, resta un bellissimo ricordo della sua avventura in giallorosso. «È stata un’esperienza straordinaria sul piano umano e professionale – racconta Zanoncelli –. A Lecce sono tornato una sola volta, una decina di anni fa, per seguire alcuni allenamenti di Zeman, quando ero impegnato in un Master a Coverciano. Per me l’arrivo nel Salento fu l’occasione di un grande rilancio, perché venivo dalla retrocessione di Ascoli. Il segreto di quella squadra era la fame del gruppo, ciascuno di noi aveva un motivo particolare per imporsi o riscattarsi. Alla base, comunque, c’erano la grande qualità di diversi compagni e l’abilità di Ventura, che era alle sue prime esperienze importanti ma aveva già idee innovative per quei tempi. E poi la società dei Semeraro era organizzata ed ambiziosa: c’erano tutti i presupposti per centrare l’obiettivo».