STAMPA/Lecce- Prove di serie B

Fonte: leccesette.it
Redazione

Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Pacilli in attacco Il Lecce fa le prove per centrare la B (La Gazzetta dello Sport)

“È tempo di esperimenti in casa Lecce. Approfittando del turno di riposo previsto dal calendario, Liverani in settimana ha testato delle soluzioni alternative, in vista degli ultimi impegni della stagione regolare (dopo l’allenamento di ieri due giorni di riposo, la preparazione riprenderà martedì allo stadio). Una delle novità più interessanti è quella che riguarda Pacilli, provato con insistenza come seconda punta, anche nell’amichevole contro la formazione Berretti. NUOVA OPZIONE Un’opzione in più che potrebbe tornare utile. Magari anche a partita in corso, se c’è da gestire una situazione di vantaggio. Liverani ha ribadito di considerare Pacilli soprattutto un esterno offensivo in un tridente. Ruolo però non previsto nel 4-3-1-2 dell’allenatore romano. In questo schieramento, il fantasista abruzzese potrebbe però agire da attaccante e dunque si sta lavorando proprio in questa direzione. Molto difficile, invece, che Pacilli venga utilizzato come trequartista. Alle spalle delle due punte, per la sfida di domenica 29 con la Paganese, Liverani potrebbe insistere su Costa Ferreira.

Fascetti: «Lecce, hai tutto per riconquistare la B» (Quotidiano di Puglia)

“È la domenica dell’attesa. Una domenica strana. Il pallone, protagonista su tutti i campi del torneo, non rimbalza sulla via della serie B. Il pallone è sospeso, fra ansie, speranze, paure. Il Lecce conta le ore che mancano alla sera di domani, ore 20.45, fischio del via per Catania-Trapani, rispettivamente 4 e 7 punti in meno della capolista giallorossa. E farà il tifo per se stesso, davanti agli schermi televisivi della Rai. “Clamoroso al Cibali”, urlò Sandro Ciotti, radiocronista straordinario per competenza e timbro della voce. “È la mia, non quella della Callas”, disse una volta sul filo dell’intelligente autoironia. “Clamoroso al Cibali”, urlò Sandro Ciotti il 4 giugno del 1961 per sottolineare l’impresa del Catania che aveva battuto l’Inter per 2-0. Ora quel “Cibali”, si chiama “Massimino”, in omaggio allo storico presidente catanese. Il “clamoroso” in versione leccese, nell’anno di grazia che viviamo, la sera di un giorno feriale del mese di aprile, sarebbe un pareggio, magari un successo del Trapani che accrescerebbe in maniera esponenziali le certezze di promozione del Lecce. Lucarelli ha già definito la partita una sorta di finale di Coppa del Mondo e di Champions, riproponendo lo stucchevole pianto greco “ci mancano sette punti per gli errori arbitrali”. «Mi ricordo Lucarelli da calciatore, è uno che ha carica, grinta, che sa accendere i suoi, è uno molto diretto, ex del Lecce ora nelle vesti di avversario, si giocherà tutto col Catania in un grandissimo derby, in uno stadio storico, contro un Trapani che sogna di rimettersi in gioco in extremis o prendersi il secondo posto. Ma il Lecce non ci deve pensare. Se è primo sin dall’ottava giornata, se ha fatto tutto un cammino in solitudine, vuol dire che sa che ancora deve fare da solo, deve prendersi sei punti nelle due partite che dovrà giocare, ed ha tutto per farlo». Parla così, dalla sua Viareggio, l’Eugenio che ora viaggia verso gli 80 anni, compleanno in calendario a ottobre, l’Eugenio che è nonno di cinque nipotini e che si gode felice la sua città, ma riempie ancora le sue giornate di calcio, «uno spettacolo del quale non posso fare a meno, anche se non è sempre bello», come ti dice dopo l’ora di cena, «seguo tutto sui giornali, in televisione», l’Eugenio Fascetti che parla chiaro, come è sempre abituato. Ti chiede il calendario. Gli dici della Paganese al Via del Mare, che potrebbe giocarsi tutto per la salvezza diretta, scansando i play out, e poi, per finire, il derby di Monopoli, con i baresi impegnati nei play off. «Ma se la Paganese è laggiù», dice, «significa che non è una squadra di fenomeni, e se il Lecce è lassù in alto in classifica, con il massimo rispetto dell’avversario, non può avere incertezze sulla vittoria. Dovesse fallire l’occasione, non meriterebbe di andare in serie B. Gli appuntamenti decisivi non si possono mancare. E poi il derby di Monopoli in terra di Bari. Non credo ci siano i presupposti per la storica rivalità salentino-barese. Monopoli mi pare altro ambiente, altra logica. Avrà l’interesse a giocare per un posto migliore nei play off, ma se i valori in campo contano, devono anche fare la differenza. Ed i valori del Lecce sono i migliori, così almeno ha detto sino ad ora il campionato. Se non ci sarà il divieto per i tifosi salentini, mi aspetto un esodo storico».