STAMPA/Moviola – Massa non sbaglia

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Livaja va giù e simula è corretto il giallo (Corriere dello Sport)

DISTANZA RAVVICINATA – Pallonetto di Gomez, Canini col braccio, distanza ravvicinata. Però… Bergessio e Del Grosso arrivano a mettersi le mani in faccia, arriva il giallo per entrambi. DOPPIO MARCHESE – L’Atalanta vorrebbe due rigori, vede bene Massa. Nel primo, su tocco di Bonaventura, Marchese ha il braccio attaccato al corpo, nel secondo (colpo di testa di Giorgi), pur col braccio largo, tutta l’azione lo vede sempre girato di schiena. SIMULAZIONE – Corretto il giallo per simulazione a Livaja: non c’è alcun tocco dei difensori del Catania.

Tutti a chiedere rigori ma sono inesistenti (La Sicilia)

“Giornata quasi tranquilla per l’arbitro ligure Massa. In avvio di ripresa Canini tocca col braccio un pallonetto di Gomez, la distanza è ravvicinata e quindi ci sta la decisione di non concedere il rigore. prootesta anche l’Atalanta per due episodi, in entrambi i casi è Marchese il protagonista: l’esterno etneo tocca involontariamente col braccio un tiro di Bonaventura, in un’altra azione quello di Giorgi, ma in entrambe le occasioni è vicinisisimo il contatto. In entrambi i casi Massa giustamente non assegna il penalty. Al 90’ Livaja – appena entrato – si tuffa in area catanese dopo un contatto con Biagianti e rimedia la giusta ammonizione per simulazione. Insomma un arbitraggio senza infamia e senza lode, ma con qualche ammonizione di troppo su entrambi i fronti.

Massa di Imperia (La Gazzetta dello Sport)

Molti tocchi con la mano in area, non sempre giudicati in modo corretto. Giusto valutare involontario quello di Canini (distanza minima da Gomez), ma era da punire il braccio di Marchese che sbaglia il tempo sullo stacco e poi lo allarga, aumentando così il volume del corpo e stoppando la girata di Giorgi. Proprio nel finale ammonito Livaja per una simulazione: vede bene l’arbitro.


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